Prima di identificare la figura oggetto della nostra segnalazione è necessario però porsi una domanda: chi è il più grande e il più famoso degli amanti, reali o immaginari che siano esistiti? Attenzione la risposta non è scontata. Voi direte: Don Giovanni? Nooo! Casanova? Macché! Rodolfo Valentino? Neanche per idea! Suvvia non affrettatevi a dare risposte scontate e ovvie, il più grande, il più famoso di tutti i tempi, è lui e solo lui: PEPE’ LE PEW!
Ciuffo gaglioffo, eleganza flemmatica, ma piglio deciso, pressing assiduo nel corteggiamento, non c’è femmina che possa resistergli, nonostante egli, pur gentlemen dai modi distinti, non emani un bel profumo.
C’è un po’ di incertezza sulla sua natura, è una puzzola o una moffetta? Il suo aspetto fisico lo dirette una moffetta (famiglia animale americana), ma l’idioma, i modi, l’ambientazione e i riferimenti culturali lo direbbero piuttosto una puzzola (famiglia animale europea). Parla franglais, che sarebbe come dire francliano o itagliese, con un buffo accento, poi prestato all’ispettore Clouseau, vive di solito a Parigi, ma non esita a trasferirsi nel Sahara (arruolato nella legione straniera) o a New Orleans (dove come francese è praticamente di casa).
La storia comincia sempre con una gattina che per un qualche accidente subisce una tinteggiatura dorsale, suscitando così l’interesse di Pepé che la sottopone seduta stante ad una corte serrata che non si arresta davanti a niente, superando ogni impossibile ostacolo.
Esilarante è il cartone, l’ultimo dove appare, dove Pepé insegue la sua preda nelle stanze del Louvre, con effetti devastanti sulle diverse opere esposte, colpite dal “profumo” emanato dal nostro eroe, costringendo fra l’altro la moglie di Francesco Gherardini del Giocondo di Montagliari a tapparsi il naso, nascondendo così il suo celebre sorriso.
La storia di Pepè ha però un triste epilogo, almeno per un vero maschio come lui, una gattina che non vuole più essere soggetto passivo del rapporto, si chiude in monastero, excusez-moi, dans une usine de fromage, onde assimilarne il profumo, mentre Pepé si rifugia in una profumeria saccheggiandola, il risultato è drammatico: il cacciatore diventa preda o meglio il corteggiatore diventa corteggiato e le parti si invertono, Pepé non insegue più, fugge!
C’è una causa in tutto questo e sono in grado di rivelarlo, le date coincidono oltre ogni ragionevole dubbio: la gatta aveva letto Betty Friedan!
Ecco tutti i cartoons (rigorosamente classici) dove appare il nostro tombeur des femmes:
Odor-able Kitty (1945);
Scent-imental Over You (1947);
Odor of the Day (1948, dove però Pepé non ha accento francese e non corre dietro alle donne);)
For Scent-imental Reasons (1949);
Scent-imental Romeo (1951);
Little Beau Pepe (1952);
Wild Over You (1953);
Dog Pounded (1954, breve apparizione);
The Cat's Bah (1954);
Past Perfumance (1955);
Two Scent's Worth (1955);
Heaven Scent (1956);
Touche & Go (1957);
Really Scent (1959);
Who Scent You? (1960);
A Scent of the Matterhorn (1961);
Louvre Come Back to Me! (1962).
Quasi tutti reperibili in DVD o su You Tube. Se poi qualcuno conosce l’inglese potrà notare come quasi tutti i titoli giocano sulle parole: scent = profumo e odor = odore.
In una prossima occasione parlerò del più irascibile degli uomini, anzi l’uomo più irascibile ad ovest del fiume Pecos: Yosemite Sam!