5 Exodus: dei e re (Ridley Scott)
Un'americanata dominata,come al solito, da un tripudio di effetti speciali che non sono utili alla storia. La padronanza tecnica non si discute, il resto sì. Cast male utilizzato. Ridley non ci siamo.
4 The Gunman (Pierre Morel)
Per il cast ero convinto che fosse un film da vedere e invece... Penn mostra solo i bicipiti pompati, Bardem è sempre sopra le righe. La storia è farraginosa. Il resto sono le sparatorie tipiche di Morel.
3 Jupiter Ascending (Lana e Andy Wachowski)
Dopo "Matrix", i Wachowski si sono ridimensionati. Dopo lo sperimentale "Cloud Atlas", scrivono un film ricco di effetti speciali ma povero come storia. Da segnalare il bel cameo di Terr y Gilliam.
2 Fury (David Ayer)
Film infarcito di retorica americana in un war movie ruvido, violento che arriva addirittura a giustificare la guerra in nome della religione. L'aspettavo al varco, mi ha deluso tantissimo.
1 Cinquanta sfumature di grigio (Sam Taylor Johnson)
D'accordo ha sbancato i botteghini ma per la mole di pubblicità non poteva essere altrimenti. Tutto il resto però fa schifo, non è né un film erotico né tanto meno di costume. Recitazione irritante.
Prima della Top 20, c'è da segnalare il miglior documentario e un film che ha diviso profondamente critica e pubblico. Entrambi meritano attenzione.
MIGLIOR DOCUMENTARIO EX-AEQUO
Citizenfour (Laura Poitras)
Il documentario dell'anno premiato con l'Oscar. La vera storia di Edward Snowden che denunciò l'invadenza della NSA americana che sorvegliava (e sorveglia) illegalmente le vite dei cittadini.
Going Clear: Scientology e la prigione della fede (Alex Gibney)
Gibney ci mostra ciò che i seguaci di Scientology sono disposti a fare in nome della religione. Chi è il fondatore Ron Hubbard? Chi ne fa parte? Quali sono i loro metodi? Consiglio la visi one a tutti (specie ai credenti).Prima però guardatevi "The Master" di Paul Thomas Anderson.
FILM CHE HA DIVISO CRITICA E PUBBLICO
Il bambino n.44 (Daniel Espinosa)
Nell'URSS degli anni '50 l'eroe di guerra Leo (Hardy) diventa "nemico del popolo" quando rifiuta di denunciare la moglie come traditrice. I due vengono esiliati in Ucraina. Qui Leo scopre una sfilza di omicidi di bambini ad opera del mostro di Rostov. Dire la verità o insabbiare? Bel thriller che dà il senso di quanto fossero difficili i tempi della Russia stalinista. Il film intreccia due vicende che un po' confondono lo spettatore. Buona intesa tra Hardy e Rapace,sottoutilizzati Oldman e Cassel.
Veniamo alla TOP 20 del primo semestre 2015:
20 Se Dio Vuole (Edoardo Falcone)
Ottima commedia italiana che riflette sul ruolo della fede.Giallini,ateo convinto,vuole convincere il figlio a non fare il prete. Così finisce per confrontarsi con il "diverso" Don Pietro (Gassmann).
19 Black Sea (Kevin Macdonald)
Jude Law è un ex capitano che vuole riscattarsi dal fallimento della sua vita.Gli viene offerta una missione pericolosa: recuperare un tesoro in fondo al Mar Nero. Il problema non è la missione,ma i dissapori nell'equipaggio. Gran bel film d'avventura che tiene lo spettatore incollato alla poltrona.
18 American sniper (Clint Eastwood)
Il grande ritorno di Clint Eastwood fa bene al botteghino. Si narra la storia del cecchino più letale degli Stati Uniti: Chris Kyle (Bradley Cooper). Ottimo ritmo e un po' di retorica americana. Ma Clint Eastwood regista sa sempre emozionare e parlare al cuore dello spettatore.
17 Il racconto dei racconti (Matteo Garrone)
Tre storie (attuali) tratte dal "cunto dei cunti" di Basile: una principessa data in sposa a un orco,una regina che vuole un figlio a ogni costo e un re che ama le belle (e giovani?) donne. Location, fotografia e attori da urlo. Garrone,attraverso il fiabesco,analizza l'attualità senza essere invadente.
16 Blackhat (Michael Mann)
I cyber-crimini corrono pericolosi sulla rete. I servizi speciali americani e cinesi indagano con l'aiuto dell'ex galeotto Hathaway (Chris "Thor" Hemsworth). Il grande ritorno del maestro del noir metropolitano Michael Mann.Non è al livello di "Heat" e "Nemico pubblico" ma lascia il segno.
15 The Salvation (Kristian Levring)
Presentato a Cannes 2014. Un western danese (di un regista tra i firmatari del "Dogma 95") che rende omaggio a Sergio Leone e John Ford con tutti gli ingredienti tipici del genere. Cast ben assemblato: Eva Green,Madds Mikkelsen e un inedito Eric Cantona.
14 French connection (Cedric Jimenez)
Un'altro noir francese di qualità con il magistrato Dejardin che dà la caccia al boss della mafia marsigliese, Lellouche. E' "Il braccio violento della legge" in salsa francese. Fotografia da urlo. Film sottovalutato con due bravissimi interpreti. Se vi piace il "polar", ve lo consiglio vivamente.
13 Come ammazzare il capo 2 (Sean Anders)
Sequel del film del 2011.Il secondo capitolo mostra,ironicamente,i problemi del "mettersi in proprio". Il trio di amici, dopo i problemi con i capi, decidono di mettersi in società,ma un boss di una grossa ditta (Waltz) li ricatta. Cast ottimo come al solito,in cui spicca il solito Kevin Spacey.
12 Big Eyes (Tim Burton)
Burton narra la storia dei coniugi Keane.Lei (Adams) è una pittrice che fa perso naggi dagli occhi grandi,lui (Waltz) sa vendere i quadri a suo nome. Soldi a palate. Ma reggerà la bugia? Burton, senza Depp e Bonham Carter, dirige (senza invadere) una storia attuale in tempi di "quote rosa".
11 Vizio di forma (Paul Thomas Anderson)
Gli anni Settanta secondo Paul Thomas Anderson. Joacquin Phoenix è Doc, un investigatore privato hippie che rimane coinvolto in uno strano caso dove non mancano i più loschi individui. Vizio intriseco o di forma? Cast ben assortito con Phoenix-Brolin in gran spolvero.
10 Il nome del figlio (Francesca Archibugi)
Remake di "Cena tra amici". Un'innocua cena tra parenti e amici sfocia in liti e vendette di ogni tipo dopo che uno di loro dichiara di voler chiamare il figlio Benito. I cinque attori italiani (Papaleo, Golino, Gassmann, Ramazzotti, Lo Cascio) sono molto bravi, sorretti da un'ottima sceneggiatura.
9 Selma – La strada per la libertà (Ava DuVernay)
1965,Selma (Alabama). Martin Luther King guida i neri ad una marcia pacifica per far ricono scere i diritti civili dei suoi simili. I bianchi,alla guida del Paese, però non ci stanno. Scatta la repressione. A 50 anni dall'episodio,la regista nera Ava DuVernay ricorda un fatto storico importante.
8 The imitation game (Morten Tyldum)
La vera storia di Turing che decifrò il codice tedesco Enigma. La seconda guerra mondiale si accorciò di diversi anni in favore degli Alleati. Peccato che Turing fosse gay. All'epoca era illegale. Sapete cosa c'entra Turing con la "mela" di Apple? Oscar alla miglior sceneggiatura non originale.
7 Mad Max Fury Road (George Miller)
Quarto capitolo della saga. Il grande ritorno di George Miller con il reboot di Mad Max. Tutti gli ingredienti sono miscelati nel modo giusto. Al posto di Gibson, ci sono Tom Hardy e una straordinaria Charlize Theron contro Immortan Joe. Ritmo forsennato, senza un attimo di tregua.
6 Youth – La Giovinezza (Paolo Sorrentino)
Sorrentino racconta l'amicizia fra due ottantenni: un ex direttore d'orchestra (Caine) e un regista (Keitel) che sta terminando il suo film testamento. Che mondo sarebbe senza emozioni? Sorrentino ci fa sorridere e ci interroga sulla vita. Da applausi il cast (con cameo di Jane Fonda).
5 Whiplash (Damien Chazelle)
Film nato da un corto. Andrew sogna di diventare il miglior batterista di jazz,ma sulla sua strada troverà il feroce insegnante Fletcher. Ritmo indiavolato e Oscar meritato a J.K.Simmons in versione sergente Hartman di "Full Metal Jacket". Qual è il prezzo del successo? Fino a dove puoi spingerti?
4 Foxcatcher (Bennett Miller)
La vera storia del rapporto tra il mecenate Du Pont e i fratelli Schultz,campioni di lotta libera. Cast da urlo in cui spicca un inedito ruolo drammatico per Steve Carrell. L'effimero american dream secondo Miller,che torna a graffiare dopo gli acclamati "Truman Capote" e "L'arte di vincere".
3 Mia madre (Nanni Moretti)
L'ultimo capolavoro di Nanni Moretti narra la storia di una regista (Margherita Buy) che si sente inadeguata. Deve girare un film,ma contemporaneamente si deve occupare anche della madre da tempo malata. Bravissimi gli attori: divertente John Turturro,sorprendente Giulia Lazzarini.
2 Birdman - le imprevedibili virtù dell'ignoranza (Alejandro Gonzales Inarritu)
I tormenti di un attore dal folgorante passato che sta per dirigere un ambizioso spettacolo per rilanciare la carriera. Dovrà fare i conti con il suo ego. Girato con un (quasi unico) pianosequenza. Cast meraviglioso,fotografia da urlo di Lubezski. 4 Oscar meritati tra cui miglior film e regia.
1 Fino a qui tutto bene (Roan Johnson)
Dal regista del divertente "I primi della lista". Il racconto degli ultimi tre giorni di cinque universitari che hanno condiviso casa, paste con il nulla, feste, tormenti esistenzia li. Gioiello del cinema italiano indipendente in tempi di crisi. Dedicato a chi continua a remare.
Anche con poco budget, è possibile creare delle belle storie. In tempi come questi,bisogna avere il coraggio di premiare una storia attuale. Il cinema italiano non ha saputo parlare dell'attualità,del mondo del lavoro,delle trasformazioni della società. Per questo è rimasto indietro e non rispecchia totalmente i gusti di un pubblico sempre più diverso. Il piccolo film dell'anglo-pisano Roan Johnson merita il massimo riconoscimento. Probabilmente sarà ricordato (purtroppo da pochi) come un film generazionale.
Fateci sapere la Vostra opinione. A luglio Vi illustreremo le novità del secondo semestre 2015. Vi annuncio che ci saranno tanti film di qualità. Vi aspettiamo sulle nostre pagine.