Dieci Mani

Dieci Mani

Ogni martedì, dieci mani, di cinque autori de Il Becco, che partono da punti di vista diversi, attorno al "tema della settimana". Una sorta di editoriale collettivo, dove non si ricerca la sintesi o lo scontro, ma un confronto (possibilmente interessante e utile).

A volta sono otto, altre dodici (le mani dietro agli articoli): ci teniamo elastici.

Tragedia di Genova: si riapre il dibattito sulle nazionalizzazioni?

Il crollo del ponte Morandi a Genova rappresenta anche solo plasticamente la dissoluzione economica, sociale e politica italiana a seguito delle privatizzazioni selvagge operate negli anni '90.

L'attentato al presidente Maduro e la situazione in Sud America

Il 4 agosto una serie di esplosivi trasportati da droni ha preso di mira il Presidente venezuelano Maduro, che presenziava ad una parata militare a Caracas. L’attentato ha ferito sette persone ma lasciato illeso l’inquilino di Miraflores, che lo ha subito attribuito a una connessione tra l’estrema destra interna e una cospirazione basata a Miami e a Bogotá, dove riceverebbe l’appoggio del Presidente colombiano (uscente) Juan Manuel Santos. Una rivendicazione è giunta successivamente dai “Soldados de franelas”, i cui toni e argomenti richiamano quelli delle mobilitazioni di piazza della destra venezuelana.

Lo stesso giorno, il Partito dei Lavoratori brasiliano ha ufficialmente nominato Lula, in carcere dal 7 aprile, come candidato alla Presidenza per le elezioni di ottobre.

Martedì, 31 Luglio 2018 00:00

La beatificazione di Marchionne

La beatificazione di Marchionne

Raramente l'economia occupa le cronache quotidiane della discussione diffusa nel Paese. La morte di Sergio Marchionne ha colpito anche perché inattesa, data la giovane età e la riservatezza mantenuta sulle sue condizioni di saluteFCA occupava gli spazi dei giornali per lo sviluppo del suo progetto industriale, nettamente sbilanciato su marchi quale Jeep e lusso, a sfavore del nucleo storico di FIAT. Il cambio di vertice pare essere stato inatteso per la stessa azienda. 

Giganti del web: capitalismo classico o esigenza di regole e strutture nuove?

Dopo i 2.4 miliardi di euro di multa del 2017 la Commissione Europea ha recentemente inflitto a Google un'altra maxisanzione da 4.3 miliardi – la multa singola più elevata mai inflitta ad un'azienda – sempre per aver violato le norme sulla concorrenza favorendo propri servizi a scapito di quelli dei concorrenti facendosi forte del dominio indiscusso nel campo dei motori di ricerca e dei sistemi operativi per dispositivi mobili.

Martedì, 17 Luglio 2018 00:00

Su Mélenchon uscito dalla Sinistra Europea

Su Mélenchon uscito dalla Sinistra Europea

Nello scenario turbolento delle ultime settimane, ha fatto poca notizia l'uscita dalla Sinistra Europea (SE) del Parti de Gauche (PG) di Jean-Luc Mélenchon.

Si tratta però di un passaggio significativo per il presente e forse il futuro della sinistra radicale in Europa.

Motivo della rottura è la forte divergenza fra la linea anti-austerità del PG con le decisioni prese in Grecia da Syriza e dal suo leader Tsipras, alla guida di un esecutivo che non ha voluto o potuto rompere con i diktat della Troika.

Magistratura e politica: (continua) un rapporto complicato

La richiesta dei pm di Genova è stata accolta sei giorni fa dalla Cassazione che ha disposto il sequestro di "qualsiasi somma di denaro ovunque venga rinvenuta" riferibile alla Lega Nord, fino a raggiungere 49 milioni di euro, ricorrendo “anche alle somme affluite in un momento successivo alla data di esecuzione del decreto di sequestro del 4 settembre 2017 sui conti e depositi riferibili alla Lega Nord”.

Il "manifesto Calenda": la proposta che non salverà il Paese

Dopo il voto del 4 marzo 2018, le forze politiche sconfitte presenti in Parlamento hanno provato a fare opposizione; essa si è tradotta, sostanzialmente, da un lato nella denuncia dei provvedimenti e delle dichiarazioni di Salvini e dall’altro nell’apprezzamento dell’osservazione dell’inconcludenza del Movimento 5 stelle.

Fuori gli USA dal consiglio ONU per i diritti umani

Il 19 giugno l’ambasciatrice degli Stati Uniti all’Onu, Nikki Haley, ha annunciato ufficialmente l’uscita del suo Paese dal Consiglio per i Diritti Umani. La scelta, nell’aria già da diverso tempo, è stata motivata con l’accusa di ipocrisia da parte di un organismo eccessivamente schierato contro Israele e silente invece verso quelli che una volta George W. Bush avrebbe definito gli “Stati canaglia”, che la Haley e il Segretario di Stato Pompeo si sono premurati di elencare (parzialmente?): Iran, Russia, Cina, Cuba, Egitto, Venezuela, Congo.

Scricchiolano il Governo della Merkel e l’Europa?

La dialettica tra CDU (della cancelliera Angela Merkel) e CSU (del ministro degli Interni Hornst Seehofer) segnala come la questione delle migrazioni non si al centro del solo episodio di confronto tra Salvini e Macron.

La Germania affronta partite internazionali importanti anche sul piano economico, esposta ai dazi di Trump più degli altri paesi del vecchio continente, oltre che con la Deutsche Bank sotto analisi da parte della Fed a stelle e strisce.

Questione palestinese all'ombra di Argentina-Israele

Ha suscitato un certo clamore la decisione della nazionale di calcio argentina di non disputare un match amichevole con Israele che si sarebbe dovuto tenere lo scorso nove giugno, decisione giunta dopo che la ministra della cultura israeliana aveva suggerito lo spostamento della partita dalla città di Haifa a Gerusalemme.

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