Serbia “celeste” o Serbia europea: la lotta per il futuro del popolo serbo
In un continente europeo segnato da una forte retorica nazionalista e dalla crisi delle forze socialiste, vi sono paesi dell’Europa orientale e balcanica che aspettano di essere ammessi nell’Unione Europea.
L’anno da poco iniziato può rappresentare un’importante punto di svolta per l’allargamento dell’istituzione sovranazionale europea, iniziando un processo di apertura che si concluderà nel 2025 per molti paesi candidati che rispetteranno i parametri richiesti.
Un cammino silenzioso, così potremmo definire lo spostamento via terra a piedi dei rifugiati da Siria, Afghanistan e dalle aree coinvolte dai combattimenti in Medio Oriente di questi ultimi anni. Contemporaneamente alle immagini drammatiche che ci giungono ogni giorno dai nostri telegiornali sui naufragi e disperati recuperi dei migranti nel Mediterraneo, un altro dramma si consuma dal Bosforo sino ai Monti Dinarici e oltre.
Venti anni tra le macerie: la mancata ricostruzione della Bosnia Erzegovina dopo Dayton
“Sono stato qui l’ultima volta nell’inverno del 1995, sotto le pallottole. Ricorreva una triste ricorrenza: mille giorni di assedio. E’ difficile confrontare la situazione di allora con quella odierna. Molti edifici distrutti sono stati rinnovati o almeno resi abitabili. Per le strade la gente cammina senza dover temere i colpi dei cecchini. La vita torna a scorrere nelle vene della città, ma non c’è più quella solidarietà tra cittadini costretti a sopportare gli stessi tormenti insieme.”
Nubi sui Balcani: la vittoria di Kolinda Grabar Kitarovic e la rinascita nazionalista croata
Una notizia che ha trovato poca risonanza nei media italiani, pur trattandosi di un paese poco lontano da noi, in un momento in cui i fari della stampa europea sono ancora puntati sulle ferite di Parigi e sull’Isis, mentre in Italia si stava giocando la partita politica per il Quirinale: per la prima volta dall’uscita di scena di Franjo Tudiman, il partito Hrvatska demokratska zajednica (Unione popolare croata) riesce a eleggere un suo candidato come capo dello stato nel nuovo presidente Kolinda Grabar Kitarovic.
Ingegneria senza Frontiere (ISF) è un’associazione di volontari nata nel 1996 a Torino. A Firenze l’associazione si è formata nel 2002, partendo prima da un’esperienza di studenti universitari, per poi negli anni successivi aprirsi al mondo del lavoro. Oggi come oggi annovera fra i membri studenti, dottorandi, professori e professionisti appartenenti a diversi ambiti scientifici. Questo sembra andare in contrapposizione con il nome stesso dell’associazione, ma la parola "ingegneria" è intesa come scienza applicata, come si può leggere sul sito dell’associazione (www.isf-firenze.org). Nei 12 anni dalla nascita i volontari annoverano esperienze nelle più diverse zone del mondo, sia l’africa sub-sahariana che il medio oriente, ma monitorano spesso anche la situazione italiana. Un’attività che per loro
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