Sabato, 20 Dicembre 2014 00:00

Ingegneria senza frontiere

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Ingegneria senza Frontiere (ISF) è un’associazione di volontari nata nel 1996 a Torino. A Firenze l’associazione si è formata nel 2002, partendo prima da un’esperienza di studenti universitari, per poi negli anni successivi aprirsi al mondo del lavoro. Oggi come oggi annovera fra i membri studenti, dottorandi, professori e professionisti appartenenti a diversi ambiti scientifici. Questo sembra andare in contrapposizione con il nome stesso dell’associazione, ma la parola "ingegneria" è intesa come scienza applicata, come si può leggere sul sito dell’associazione (www.isf-firenze.org). Nei 12 anni dalla nascita i volontari annoverano esperienze nelle più diverse zone del mondo, sia l’africa sub-sahariana che il medio oriente, ma monitorano spesso anche la situazione italiana. Un’attività che per loro

veramente importante è il Progetto Carceri che prevede la collaborazione con il Polo Universitario Penitenziario offrendo collaborazione ai detenuti che si sono iscritti all’università di Firenze. Un ruolo veramente importante l’hanno svolto come supporto tecnico ai promotori del referendum Acqua Bene Comune.

L’occupazione principale di ISF Firenze in questo momento è il “progetto Balcani”: un’attività che prevede il costante monitoraggio del territorio della ex repubblica Jugoslava in vista dei lavori di costruzione ad opera dell’EU di centrali idroelettriche che devieranno il flusso di grossi fiumi presenti sul territorio balcanico. Parlando con Giulio Castelli, presidente di Isf Firenze, si capisce meglio il perché della scelta di impegnarsi su questo territorio. Giulio spiega: “L’obiettivo dei nostri progetti è quello di non cercare la migliore soluzione tecnica per risolvere i problemi, ma quella di trovare una soluzione socio-politica adeguata al contesto in cui ci muoviamo.” Nello specifico: “La Bosnia si trova in una situazione politica molto frammentata e la popolazione non riesce a partecipare alla pianificazione territoriale. Le strutture che oggi si stanno costruendo non fanno che aggravare la già grave situazione in cui si trovano i cittadini bosniaci dopo le alluvioni dell’ultimo maggio”. Il modus operandi dei volontari è quello di cercare relazioni con associazioni ponte con forti legami sul territorio e che seguono gli stessi principi di ISF “Non operiamo in zone di emergenza, perché sarebbe impossibile creare contatti stabili con persone del luogo e cerchiamo sempre di confrontarci con le idee che essi esprimono”. Il soggetto a cui si rivolgono i progetti dell’associazione è principalmente sociale, non legato a specifici interessi economici dominanti e soprattutto non si va cercare l’optimum tecnico. “Molto spesso la soluzione tecnica che i professionisti del nord del mondo trovano è la stessa sia in zone molto sviluppate che nei paesi più poveri al mondo. Un esempio pratico: se dovessi progettare un’unità abitativa sul territorio andino potrei benissimo scegliere di costruirla in calcestruzzo armato ma ciò comporterebbe dei problemi nella popolazione locale, primo fra tutti il progetto non sarebbe riproducibile più di una volta in quanto sarebbe molto complicato sia il trasporto del materiale che il reperimento della forza lavoro qualificata; la scelta che noi preferiamo è adeguarci alla tecnologia locale e tornando alle Ande sceglieremmo di realizzarla in terra cruda, una soluzione ben conosciuta dagli abitanti del luogo, tecnicamente affidabile, facilmente realizzabile in autonomia e indipendentemente dalla presenza del progettista”.

Da anni il gruppo fiorentino ha creato un concorso che va a premiare tesi che seguano i loro principi fondamentali, il Premio Tattarillo. “Il premio serve a dare rilevanza ai nostri temi centrali, la Tecnologia Appropriata e il Sud del Mondo”. Per Tecnologia Appropriata si intende un modo di risolvere problemi tecnici facendo attenzione soprattutto agli aspetti ambientali e sociali dei luoghi dove viene applicata. “Questo tipo di Tecnologia -continua Giulio- risponde ad un’esigenza espressa e pensata per creare un certo livello di indipendenza. Una volta realizzata in un contesto deve creare un cambiamento ma non deve portare ad un rapporto di dipendenza del luogo con il progettista. Mentre invece per Sud del Mondo non si intende la distinzione fra nord e sud che viene descritta in Geografia Economica ma sono tutti quei contesti in cui l’accesso alle risorse fondamentali per la vita umana non è possibile per vincoli economici, tecnologici e politici”- Il premio raccoglie una trentina di tesi l’anno di provenienza internazionale ed è stato pensato per mettere in relazione i tesisti in modo da influenzarsi l’un l’altro. Il bando del concorso è aperto per i primi due mesi dell’anno ed è retroattivo di tre anni, ciò significa che le tesi presentabili sono tutte quelle scritte nei tre anni precedenti il bando. “La premiazione non è fine a sé stessa ma il nostro obbiettivo è quello di permettere al candidato di parlare della propria tesi. La divulgazione e la cooperazione fra i partecipanti sono fondamentali. Ad oggi raccogliamo alcune centinaia di tesi e ne cerchiamo sempre di nuove per incrementare il materiale, perché crediamo che sia una buona base da cui partire per tutti gli studenti che vogliano confrontarsi su questi argomenti”. La presentazione e la premiazione si svolgono nel mese di giugno nel Salone dei 200 a Palazzo Vecchio e sono seguite da una cena per tutti i partecipanti.

La presentazione del bando avverrà sabato 20 Dicembre alla casa del popolo “La Montanina” di Fiesole durante l’annuale cena di Natale.

Per avere informazioni su Ingegneria senza Frontiere:
info@isf_firenze.org
www.facebook.com/isffirenze

Ultima modifica il Sabato, 20 Dicembre 2014 16:28
Lorenzo Palandri

Sono nato a Firenze il 07-02-1990. Diplomato nel 2009 al Liceo Scientifico Guido Castelnuovo, frequento a tutt’oggi la Facoltà di Ingegneria, e sono iscritto al corso di Laurea in Ingegneria Civile. Sono rappresentante degli studenti del corso di laurea e della facoltà. I miei interessi sono la politica, il cinema, la letteratura e il buon vino.

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