In ambito economico, lo scorso 19 marzo durante una seduta della Commissione Bilancio della Camera dei Consiglieri il senatore Tomoko Kami del PCG ha attaccato la politica agricola del governo Abe, sottolineando come l'agricoltura dovrebbe costituire il pilastro dell'economia del Sol Levante.
Il parlamentare comunista ha fortemente criticato l'intenzione del governo di ridurre le sovvenzioni sul riso ed ha denunciato come nel periodo tra il 1990 ed il 2010 il reddito degli agricoltori nipponici sia calato di oltre il 40%.
I redditi bassi sono un problema anche per i lavoratori postali che lo scorso 18 marzo hanno scioperato dopo il rifiuto da parte del Gruppo Poste del Giappone di aumentare i salari di 20.000 yen al mese per i lavoratori con contratto a tempo indeterminato e di 150 yen l'ora per i lavoratori precari. La controproposta dell'azienda prevede un aumento rispettivamente di 1.000 e 10 yen. Scioperi hanno riguardato anche i lavoratori portuali e dei trasporti.
In tema di diritti civili un appello ai partiti d'opposizione affinché si battano per cancellare la legge sul segreto di Stato - recentemente approvata dalla maggioranza conservatrice – è giunto dai lavoratori del settore dell'informazione. Alcuni rappresentanti sindacali dei giornalisti hanno incontrato il 20 marzo il Presidente del PCG Shii il quale ha assicurato l'impegno del proprio partito a coinvolgere in questa battaglia anche gli altri gruppi dell'opposizione.
Durante l'incontro Shi ha anche sottolineato come un unico filo leghi il cosiddetto diritto all'autodifesa collettiva, l'esaltazione del passato coloniale del Giappone ed il tentativo di imbavagliare la stampa con più restrittive norme sul segreto di Stato.
(con informazioni di Japan Press Weekly 19 – 25 mar. 2014)