Giovedì, 02 Ottobre 2014 00:00

Pillole dal Giappone #52 - Iroren: necessario raddoppiare il numero di infermieri

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Cominciano a scendere in campo i candidati per le vicine elezioni per il rinnovo della carica di governatore della Prefettura di Okinawa. Tra i principali temi della campagna elettorale vi è ovviamente la contestata nuovo base a stelle e strisce che dovrà sorgere a Nago.
A rappresentare il fronte anti-base vi sarà il sindaco di Naha, Takeshi Onaga, ex segretario locale dei Partito Liberal-Democratico ha raccolto intorno a sé una fronda di esponenti conservatori ma contrari alla nuova installazione militare statunitense e potrà contare anche sull'appoggio del Partito Comunista.


Tra i sicuri candidati anche il governatore uscente Hirokazu Nakaima (appoggiato dal PLD) ed il centrista Mikio Shimoji.

In ambito nucleare lo scorso 10 settembre l'Agenzia Regolatrice per il Nucleare ha pubblicato un proprio report nel quale afferma – dando in sostanza il via libera – che la centrale di Sendai a Satsumasendai (Prefettura di Kagoshima) rispetta le linee guida in termini di sicurezza attualmente previste.
Il Segretario Generale del Gabinetto Yoshihide Suga ha affermato che il governo compirà i passi necessari a riattivare l'impianto. La riattivazione della centrale avviene nonostante le numerose opinioni contrarie fornite da esperti e le perplessità riguardanti i carenti piani di evacuazione dei comuni prossimi all'impianto.
Secondo un recente sondaggio l'85% della popolazione di Satsumasendai è contraria alla riattivazione. Contrario anche il Partito Comunista che, tramite il proprio deputato Kasai, ha chiesto all'Agenzia di ritrattare la propria decisione.

Sul fronte lavoro lo scorso 10 settembre un network di lavoratrici licenziate o costrette alle dimissioni durante la gravidanza o successivamente alla nascita del figlio ha chiesto al governo di inserire politiche di tutela delle lavoratrici madri in una bozza di disegno di legge riguardante l'accesso delle donne alle posizioni manageriali nelle aziende.
Richieste di intervento al governo giungono anche dal sindacato dei lavoratori della sanità Iroren che ha chiesto il raddoppio del personale infermieristico. L'organizzazione sindacale ha rilevato come il calo del numero degli infermieri, tanto negli ospedali quanto nei servizi domiciliari, ha causato per gli stessi un netto peggioramento delle condizioni lavorative. Una ricerca condotta da Iroren nel 2013 ha mostrato come oltre il 70% dei lavoratori intervistati affermi di sentirsi “sempre stanco”, ed oltre la metà di essi ritiene di avere difficoltà nel fornire un'adeguata assistenza ai propri pazienti. Oltre il 75% ha inoltre affermato di voler lasciare il lavoro. Secondo Iroren il numero complessivo di infermieri dovrebbe passare dagli attuali 1,5 milioni a circa 3 e che le ore lavorative andrebbero limitate ad un massimo di 32 settimanali.

(con informazioni di Japan Press Weekly 10 – 16 sett. 2014)

Ultima modifica il Mercoledì, 01 Ottobre 2014 19:47
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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