Domenica, 22 Marzo 2015 00:00

Pillole dal Giappone #76 - Poche le case costruite per gli sfollati del 2011

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Una grande commemorazione si è svolta, lo scorso 9 marzo, in occasione del settantesimo anniversario del bombardamento di Tokyo. “Fino a quando sarò viva, continuerò a lavorare affinché i popoli nel mondo siano amici” ha dichiarato Kayoko Ebina, tra le organizzatrici della cerimonia e rimasta orfana in conseguenza di quel bombardamento.

In ambito fiscale, il periodico comunista Akahata ha segnalato come nell'anno 2013 le politiche tributarie del governo abbiano favorito enormemente le grandi aziende. Gli sconti fiscali sulle somme investite in ricerca e sviluppo hanno favorito particolarmente Toyota, la quale nell'anno fiscale 2013 ha beneficiato di tali facilitazioni per 120 miliardi di yen.
Le donazioni effettuate dalle grandi aziende – tra cui Toyota - ai partiti (in particolare ai liberal-democratici) hanno spinto nuovamente il Partito Comunista - per mezzo del proprio senatore Shiokawa - a chiedere che tali finanziamenti siano vietati.

Sul fronte lavoro, lo scorso 4 marzo, il sindacato Zenroren, insieme a movimenti sociali, ha manifestato per chiedere che non venga ulteriormente discussa la proposta di legge volta ad introdurre la possibilità per le aziende di far effettuare straordinari senza corrispettivo economico. La contestatissima norma dovrebbe riguardare unicamente le professioni classificate come “alte” (ad esempio gli analisti di prodotti finanziari), ma appare chiaro che una volta reso accettabile il concetto, tale legge potrebbe trovare applicazione per un numero molto più alto di attività.

Prosegue, intanto, la difficile condizione di molti degli evacuati in seguito alla catastrofe naturale del 2011. Oltre 80.000 persone nelle Prefetture di Iwate, Miyagi e Fukushima rimangono in case temporanee: la percentuale di alloggi definitivi completati è infatti rispettivamente del 17,7%, 17,4% e 19,1%.
Dati provenienti da ricerche condotte dal Ministero della Salute e del Welfare hanno mostrato come le case provvisorie siano state particolarmente ospitali per le muffe – molto più che per le persone – con livelli di spore dalle 50 alle 100 volte superiori che nei normali appartamenti.

(con informazioni di Japan Press Weekly 4 - 10 mar. 2015)

foto Asahi Shimbun

Ultima modifica il Sabato, 21 Marzo 2015 19:23
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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