Il viaggio di Abe è poi proseguito in Svezia per la firma di un memorandum di cooperazione tecnologica siglato con l'omologo Stefan Löfven; in Finlandia per colloqui con il Presidente Sauli Niinistö (“l'accordo UE-Giappone è un'ottima notizia perché rimuoverà i dazi sui prodotti dell'industria forestale e migliorerà l'accesso delle esportazioni alimentari finlandesi nel mercato nipponico” ha commentato soddisfatto Kai Mykkänen, ministro al Commercio Internazionale). La visita ad Helsinki è stata l'occasione per mostrare come il Sol Levante voglia giocare un ruolo decisamente maggiore nelle questioni artiche: “rafforzeremo la nostra cooperazione in ambito ambientale nella regione” ha detto Abe.
L'ultima tappa europea è stata in Danimarca ed anche qui il premier, incontrando l'omologo Rasmussen, si è augurato un rafforzamento della cooperazione in tema di energie rinnovabili e sfruttamento dell'Artico. La visita in Danimarca è stata l'occasione per una nuova pressione nei confronti della Russia sulla vicenda nordcoreana. “La Russia gioca un ruolo importante nelle trattative con la Corea del Nord e noi li sproniamo ad avere un ruolo ancora maggiore nella denuclearizzazione” ha detto ai giornalisti Norio Maruyama, uno dei Portavoce degli Esteri al seguito di Abe.
Intanto, con una mossa che non potrà che irritare tanto la RPDC quanto la Cina si sono tenute ad inizio settimana le esercitazioni navali congiunte nelle acque del Malabar che hanno coinvolto la Marina militare nipponica, quella indiana e quella statunitense. “Mantenere la stabilità negli oceani Pacifico ed Indiano rientra tra gli interessi nazionali di tutti e tre i Paesi” ha sostenuto Hiroshi Yamamura, vicecapo di Stato Maggiore della Marina del Sol Levante. Alle esercitazioni ha partecipato per il Giappone la portaelicotteri Izumo ed oltre 700 marinai.
L'India è da alcune settimane protagonista di una serie di schermaglie diplomatiche con la Cina inerenti una strada che le autorità di Pechino costruiranno in un'area di confine rivendicata dal governo di Nuova Delhi ed è terreno di scontro economico tra Giappone e Cina (almeno dall'elezione del conservatore Modi) in particolare nel settore infrastrutturale.
Esercitazione annunciata per i primi di agosto invece quella che sarà realizzata nella base di Yokota dalle forze aeree nipponiche e da quelle statunitensi con l'utilizzo di missili intercettori PAC-3. È lecito attendersi che anche questa mossa avrà come ripercussione un ulteriore test missilistico nordcoreano.
Frattanto una protesta, inoltrata martedì scorso tramite Pechino, è stata rivolta contro la RPDC per attività sospette (probabilmente pesca illegale) condotte in Zona Economica Esclusiva giapponese da una nave - e secondo quanto riferito dal Portavoce del governo Suga armata - nordcoreana.
Sulla vicenda del TPP, intanto, dopo aver incassato settimana scorsa l'accordo sui principi per l'accordo di libero commercio con l'Unione Europea, il Giappone sembra porsi come leader del “commercio aperto” anche in Asia orientale mostrando di non volersi rassegnare al seppellimento del trattato trans-pacifico decretato da Trump. Giovedì scorso ad Hakone (Prefettura di Kanagawa) si sono riuniti i capi negoziatori degli undici Paesi che insieme agli USA avevano sottoscritto l'accordo di Atlanta nel 2015 che hanno lavorato in preparazione del vertice APEC (Asia-Pacific Economic Cooperation) che si terrà ad Hanoi in novembre.
Tra le nazioni che maggiormente spingono per un TPP senza Stati Uniti anche l'Australia e la Nuova Zelanda (mentre il discorso appare ormai chiuso per il Cile che non ha posto l'accordo di Atlanta in votazione nel proprio parlamento).
Oltre alla politica internazionale la settimana appena trascorsa si è aperta con due notizie: una buona ed una cattiva. La buona è stata l'inclusione, domenica scorsa, dell'isola di Okinoshima (Prefettura di Fukuoka, circa 60 chilometri a Ovest di Kyushu) tra i patrimoni dell'umanità tutelati dall'UNESCO.
L'isola è abitata da un'unica persona: il custode del locale tempio scintoista.
La cattiva i morti causati dalle piogge torrenziali che si sono abbattute sull'isola di Kyushu: ben trenta. Le Prefetture più colpite sono state quelle di Fukuoka ed Oita. Alcune centinaia le persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni. La località più colpita è stata quella di Asakura (Prefettura di Fukuoka) nella quale le vittime sono state 13.
74.000, l'intera popolazione della città, gli evacuati per motivi precauzionali il 14 luglio ad Inuyama (Prefettura di Aichi). Danneggiato anche il castello, importante sito turistico e culturale. Impossibile allo stato attuale quantificare i danni ma essi sono sicuramente ingentissimi e testimonianza viva di come i cambiamenti climatici siano in grado di aggravare la portata dei fenomeni piovosi.
Sullo scandalo del Kake Institution, l'ex viceministro dell'Istruzione Kihei Maekawa ha nuovamente confermato, durante la sua audizione in parlamento, il coinvolgimento del primo ministro nel rapido processo di approvazione della nuova facoltà di Veterinaria dell'Università di Okayama. “L'ufficio del primo ministro ha lavorato sottotraccia” ha sostenuto Maekawa davanti ai parlamentari interroganti.
La facoltà autorizzata, la prima ad essere aperta in quel settore negli ultimi cinquanta anni, è stata abbondantemente sovvenzionata con fondi delle amministrazioni locali e l'istituzione che l'ha avviata è diretta da un amico personale di Shinzo Abe.
“Ciò che l'opinione pubblica si attende è che il premier dia la propria versione dei fatti su questo scandalo” ha detto il Capo della Segreteria del Partito Comunista, il deputato Akira Koike, dopo l'audizione di Maekawa.
Il 9 luglio, frattanto, si è svolta a Tokyo, promossa dal gruppo civico Aequitas, una manifestazione per chiedere le dimissioni del premier: 8.000 i partecipanti (tra essi diversi parlamentari dell'opposizione). Un sondaggio condotto dalla televisione pubblica NHK mostra nel contempo come il tasso di approvazione della politica condotta dai liberal-democratici sia in significativo calo (poco sopra il 30%): le elezioni locali a Tokyo potranno non essere un caso isolato.
Lo stesso giorno dati resi noti dal Ministero del Welfare hanno portato alla luce la situazione vissuta nel 2015 da ben 13.000 anziani che si sono visti confiscare i risparmi di una vita per ritardi nel pagamento dei premi assicurativi necessari per garantirsi un livello adeguato di assistenza medico-infermieristica. Dalla ricerca è emerso che il 37% di questi anziani non possedeva nulla da sequestrare.
La percentuale di pensionati poveri (cioè con meno di 180.000 yen al mese di pensione) non più in grado di sostenere le spese assicurative sanitarie è cresciuta dal 7% del 2000 al 13% nel 2014. I premi assicurativi sono cresciuti in media dai 2.911 yen del periodo 2000-2002 a 5.514 yen per il periodo 2015-2017.
Sulla vicenda delle comfort woman, dopo che un colloquio ad Amburgo ha visto fermi sulle proprie posizioni Moon ed Abe, una nota di protesta è stata emessa da Tokyo sulla proposta sudcoreana di inserire la documentazione sul fenomeno nel progetto UNESCO “Memorie del mondo”.
Le mosse di Seul sono contro “l'originale missione dell'UNESCO” per il titolare degli Esteri nipponici Fumio Kishida il quale ha sostenuto che la vicenda è stata “risolta del tutto ed irreversibilmente” dall'accordo bilaterale tra i due governi.
In ambito economico nuova fumata nera sui conti di Toshiba: la società di controllo finanziaria PricewaterhouseCoopers Aarata non ha ancora validato i conti della multinazionale del 2016. Toshiba prevede di depositare comunque i dati sullo scorso anno fiscale all'Ufficio delle Finanze del Kanto in agosto.
Cattive notizia anche per Dentsu, la società di servizi al centro di una terribile vicenda di superlavoro che condusse, secondo i familiari ed attivisti sindacali, una lavoratrice ventiquattrenne al suicidio. Secondo quanto disposto dal tribunale l'azienda sarà chiamata a difendersi in un processo formale dopo che è stata bocciata la possibilità di accesso ad una procedura arbitrale.
Nella Prefettura di Okinawa scricchiola il blocco che si oppone al trasferimento della base di Ginowan a Nago. Nelle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale del capoluogo Naha i comunisti sono passati da 6 a 7 seggi (lo stesso numero di eletti del Partito Liberal-Democratico) ma complessivamente gli anti-base sono passati da 20 a 18 seggi (il consiglio si compone di 40 membri). Un seggio per il Partito Democratico e 3 per quello Socialdemocratico (invariati entrambi).
Il calo è sicuramente dovuto alla sfiducia nei confronti del Governatore, l'antimilitarista Takeshi Onaga, che non è riuscito a bloccare i lavori, partiti da tre mesi dopo anni di rinvii, nel sito di Henoko.
Stando a dichiarazioni della ministra Inada non è per altro ancora chiaro se effettivamente gli Stati Uniti lasceranno Ginowan. “Mi chiedo se in Giappone esista ancora lo stato di diritto” ha commentato Onaga in risposta ad una interrogazione sul tema in consiglio.
Un Giappone che si militarizza sempre più e non solo ad Okinawa: dalla settimana scorsa i rumorosissimi mezzi osprey delle FA saranno dislocati anche presso l'aeroporto civile di Saga.
(con informazioni di Japan Press Weekly 05 – 11 lug. 2017; unesco.org; g20.org; government.se; formin.finland.fi; the-japan-news.com; mainichi.jp; japantimes.co.jp)