Tensione sempre alta anche se certo è il dialogo sotterrano con l'altra metà della Penisola coreana. Mentre il neoministro degli Esteri Taro Kono è volato a Washington per un lungo scambio di vedute con l'omologo Tillerson anche Pyongyang ha convocato una riunione richiamando i propri ambasciatori in Russia, Cina ed alle Nazioni Unite.
Contrariamente a quanto era lecito aspettarsi le ultime sanzioni, con il conseguente blocco delle esportazioni di carbone ed acciaio verso la Cina, hanno portato ad un Ferragosto senza ulteriori test missilicisti. Kim Jong Un ispezionando lo scorso 14 agosto il Comando delle Forze Strategiche dell'esercito ha inviato gli Stati Uniti a compiere il primo passo (un invito simile era stato rivolto la settimana scorsa dal ministro degli Esteri russo Lavrov) sulla strada della distensione.
“Risponderemo con fermezza ad ulteriori provocazioni del Nord sulla base del pronto coordinamento delle nostre Difese” ha detto lo scorso lunedì il Presidente sudcoreano Moon incontrando il generale dei Marine Joseph Dunford. Più avanti nella settimana Moon ha comunque ribadito di non volere un'altra guerra sul suolo coreano auspicando una ripresa del dialogo con il vicino.
Diplomazia al massimo livello al lavoro anche a Tokyo. Il 15 agosto Shinzo Abe, in un colloquio telefonico con l'omologo Trump ha confermato la piena collaborazionee, anche militare, tra il proprio Paese e gli USA in caso di attacco diretto contro Guam (in tale evenntualità il missile attraverserebbe i cieli dell'Arcipelago). Da parte nipponica emergerebbe, secondo fonti stampa, la volontà di proseguire, ed anzi rafforzare, il sistema di difesa antimissilistica navale Aegis. I missili intercettori SM-3 di cui saranno dotate le navi potranno raggiungere un altitudine di 500 chilometri.
Intanto il neoambasciatore USA a Tokyo, William Hagerty, ha rassicurato lo scorso giovedì in occasione della cerimonia di insediamento che la capacità statunitense di difendere il Giappone “è fuori discussione” e che nonostante le tensioni sul commercio “la nostra alleanza è d'acciaio”. Hagerty prende il posto di Caroline Kennedy, figlia di John ed ambasciatrisce nel Sol Levante dal 2013.
Lavoro intenso anche per il neoministro della Difesa Onodera che ha incontrato il Governatore della Prefettura di Okinawa, Takeshi Onaga, per la prima volta nelle sue vesti di ministro. Nulla di nuovo sotto il sole, eccezion fatta per un linguaggio formalmente più indipendente dagli USA. Il ministro ha infatti confermato che lo spostamento della base di Ginowan a Henoko servirà a ridurre l'impatto delle servitù militari nell'isola mentre nessun divieto ufficiale di volo è stato predisposto per i rumorosissimi e pericolosi mezzi osprey.
Onodera si è comunque impegnato a portare le preoccupazioni espresse da Onaga circa la presenza militare statunitense nella Prefettura nel summit 2+2 (Esteri e Difesa) che lo ha visto impegnato con il collega Kono nella capitale nordamericana lo scorso 16 agosto. Il ministro si è anche detto certo, contrariamente a quanto era trapelato da alcune dichiarazioni di Inada, che una volta terminati i lavori a Henoko l'area attualmente occupata dalla base di Futenma “sarà ovviamente restituita”.
Parole al vento, invece, quelle pronunciate dal ministro la scorsa settimana, circa una riduzione dell''impatto (o addirittura una sospensione dei voli) dei mezzi osprey. A partire dal 18 agosto, infatti, saranno avviate ad Hokkaido una serie di esercitazioni congiunte USA-Giappone proprio con questi mezzi. “Chiederò agli USA di prestare ulteriore attenzione e di minimizzare l'impatto sui residenti” ha affermato il ministro sottolineando però che “ gli osprey sono importanti per la sicurezza del Giappone e dell'Asia orientale”.
Confermato nel summit 2+2 (con la partecipazione cioè dei ministri di Esteri e Difesa dei due Paesi) del 18 agosto che “l'alleanza bilaterale impegna alla difesa del Giappone con l'intera gamma di capacità, incluse le forze nucleari statunitensi”.
In economia gli ultimi dati sul surplus commerciale diffusi lo scorso giovedì dal Ministero delle Finanze mostrano come questo si mantenga consistente (418,8 miliardi di yen a luglio) ma che cali se confrontato con l'anno precedente (-17% spiegabile in gran parte con il calo del prezzo del petrolio). In aumento di oltre 11 punti le esportazioni verso gli Stati Uniti trainate dalla componentistica per automobili.
Ottime notizie invece dal turismo: a luglio 2017 i visitatori stranieri che si sono recati nel Sol Levante hanno raggiunto la cifra record di 2.681.000 che corrisponde ad un +16,8% rispetto allo stesso mese del 2016. Il precedente record su base mensile si era raggiunto ad aprile con oltre 2.578.000 turisti. Il dato compressivo tra gennaio e luglio di quest'anno ha fatto registrare un totale di 16.438.800 visitatori rendendo così a portata di mano l'obiettivo del governo di superare i 20 milioni di turisti l'anno. “Puntiamo ai 40 milioni per il 2020” ha affermato, forse con eccessivo ottimismo, Akihiko Tamura, a capo dell'Agenzia per il Turismo del Giappone. A trainare la crescita soprattutto i cinesi (6,8% del totale) ed i sudcoreani (quasi raddoppiato il numero di visitatori da quella nazione) seguiti dai taiwanesi. Cresciuto del 10% anche il numero di turisti provenienti dagli Stati Uniti mentre un +4,3% si è registrato tra gli australiani ed un +7,9% tra i francesi.
Preoccupazione è stata intanto espressa dal ministro per il Commercio statunitense Robert Lighthizer durante l'incontro a Washington con Taro Kono circa la decisione del primo di agosto che ha portato i dazi sulla carne congelata importata dagli USA dal 38,5 al 50%.
In politica monetaria, il Governatore della Banca centrale Haruhiko Kuroda, intervistato lo scorso sabato da Mainichi ha categoricamente smentito la fine delle politiche di stimolo monetario avviate, con alterne fortune, dal 2013.
Più fortunata della politica monetaria quella spaziale: se la scorsa settimana era fallito un tentativo di mettere in orbita un minisatellite da parte di un'azienda privata, successo ha avuto il lancio, il 19 agosto di un satellite quasi-zenith (il terzo di questo tipo) sviluppato da Mitsubishi Heavy Industries e dall'Agenzia Aerospaziale del Giappone.
(con informazioni di korea.net; japan.kantei.go.jp; mod.go.jp; mofa.go.jp; kcna.kp; asahi.com; the-japan-news.com; mainichi.jp)