Domenica, 13 Gennaio 2019 00:00

Pillole dal Giappone #272 – Ancora tensione con la Corea del Sud sulla vicenda degli ex forzati di guerra

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Pillole dal Giappone #272 – Ancora tensione con la Corea del Sud sulla vicenda degli ex forzati di guerra

Circa 2.000 viaggiatori sono rimasti bloccati in aeroporto tra sabato 5 e domenica 6 gennaio a causa delle forti nevicate che hanno colpito l'isola di Hokkaido. Circa 105 i voli cancellati.

In politica interna non mancheranno di suscitare reazioni le parole pronunciate lo scorso lunedì dal deputato liberal-democratico Katsuei Hirasawa per il quale “la nazione potrebbe collassare” nel caso tutti diventassero omosessuali. L'assurda dichiarazione si colloca nell'ambito della discussione che sarà avviata a partire da questo gennaio, su iniziativa del Partito Costituzionale Democratico, sulla possibilità di riconoscere il matrimonio egualitario nel Paese. 
“Dobbiamo essere un partito che sostiene l'uguaglianza di genere, riconosce il valore della diversità e pone la sicurezza della vita al centro” ha affermato la scorsa settimana Maiko Tajima, una delle candidate prossime al movimento omosessuale e che sarà candidata al senato dal PCD nel collegio di Aichi. 

Sempre il Partito Costituzionale Democratico ha comunicato la scorsa settimana che lavorerà per bandire gli spot pubblicitari nelle televisioni commerciali in caso di referendum costituzionale.
Qualora, come promesso ogni anno da Shinzo Abe almeno dal 2012, la maggioranza approvasse una modifica della Costituzione sarebbe poi obbligatorio tenere un referendum confermativo.
Principale preoccupazione dell'opposizione è che i potenti mezzi economici del PLD possano distorcere la campagna referendaria facendo sì che soltanto l'opzione favorevole alla modifiche sia presente in televisione. 
Nel corso dell'ultima sessione della Dieta un accordo a discutere della vicenda è stato raggiunto dai rappresentanti di PLD e PCD. 
“Dobbiamo discutere di questa legge in maniera appropriata prima di fare ogni altra cosa” ha concordato il leader del Partito Democratico per il Popolo Yuichiro Tamaki. 

In politica estera il premier Abe ha dato mandato ai propri ministri di seguire da vicino la vicenda del congelamento degli asset di Nippon Steel chiesto dagli avvocati degli ex forzati a cui una sentenza ha riconosciuto 100 milioni di won di risarcimento dall'azienda nipponica per la schiavitù patita nel corso del secondo conflitto mondiale. 
Le mosse sudcoreane “sono deplorevoli” ha affermato domenica 6 gennaio il capo dell'esecutivo edochiano precisando di “aver incaricato i ministri connessi alla vicenda di prendere in considerazione specifiche misure basate sul diritto internazionale al fine di mostrare la nostra risoluta posizione”.
La richiesta di congelamento degli asset della joint venture POSCO è stata approvata l'otto gennaio da un tribunale sudcoreano (quello di Pohang nello specifico) ed alla decisione è seguita un'immediata nota di protesta firmata dal viceministro Takeo Akiba ed indirizzata all'ambasciatore della RdC a Tokyo Lee Su Hoon.
“Tra Corea e Giappone c'è stata una storia non fortunata e a questo proposito ritengo che il governo giapponese dovrebbe adottare una posizione leggermente più umile” ha affermato il Presidente sudcoreano Moon lo scorso 10 gennaio in risposta alle mosse nipponiche. Il massimo rappresentante della RdC ha comunque ribadito il proprio impegno a rafforzare le relazioni bilaterale con l'Arcipelago al netto della vicenda anche se ha sottolineato come il Giappone abbia “politicizzato” la questione.
In chiusura di settimana un'altra sentenza ha condannato un'altra società, quella di costruzioni navali Hitachi Zosen Corporation, a pagare ad un ex forzato di guerra. Nello specifico l'Alta Corte di Seul ha respinto l'appello presentato dalla società nel 2014 e disposto un risarcimento pari a 50 milioni di won. 

Per quanto concerne i rapporti con Taiwan la Presidente dell'isola Tsai Ing-wen ha aperto alla possibilità di negoziare con il Giappone una soluzione che porti a superare l'empasse provocato dal bando all'importazione di cibo proveniente da alcune Prefetture colpite dal disastro nucleare del 2011.
“Continueremo a parlare con il Giappone in ambito WTO e speriamo di trovare una soluzione accettabile per entrambe le parti” ha affermato la massima rappresentante taiwanese lo scorso 5 gennaio. 
Lo scorso novembre un referendum popolare ha confermato il divieto di importazione di pesce e prodotti agricoli da cinque Prefetture giapponesi suscitando l'indignazione di Tokyo. 
Via libera invece per le esportazioni verso la Cina del riso prodotto nella Prefettura di Niigata. Anche la Cina continentale aveva infatti ristretto le importazioni di alimenti dal Giappone dopo l'incidente del 2011. Di “evento cardine” per i produttori di riso ha parlato il ministro dell'Agricoltura Takamori Yoshikawa mentre di “primo passo” verso un rafforzamento delle esportazioni di riso si è espresso il Presidente dall'associazione delle cooperative agricole Genichi Jinde.

Nei rapporti con la Russia à emerso che 16 navi da pesca nipponiche sono state circondate dalle autorità di frontiera russe a nord dell'isola di Kunashir: a riferirlo la cooperativa di pesca interessata ed il Ministero dell'Agricoltura.
Sulle isole contese, frattanto, Katsuyuki Kawai, consigliere presidenziale di Abe, ha manifestato la speranza che gli Stati Uniti collaborino con il Giappone nel corso delle trattative con i russi.
“Vorrei che gli USA capiscano l'importanza di un trattato nippo-russo di pace anche come mezzo per affrontare le minacce cinesi” ha riferito Kawai durante un discorso all'Hudson Institute di Washington.
Nel contempo, stando ad un rapporto ufficiale giunto al quotidiano Yomiuri, il governo nipponico starebbe pensando di abbandonare le rivendicazioni territoriali verso le Curili al fine di rendere più agevole la cooperazione con la Russia.
Da parte sua la Russia con il viceministro agli Esteri Igor Mogulov ha chiarito all'ambasciatore edochiano a Mosca Toyohisa Kozuki, convocato lo scorso 9 gennaio, che un trattato di pace con il Giappone dovrà riconoscere gli esiti territoriali prodotti dal secondo conflitto conflitto mondiale “inclusa la sovranità sulle Curili meridionali”.
Al termine dell'incontro un'ulteriore nota russa ha affermato senza mezzi termini che il consigliere di Abe nel suo discorso ha “distorto” la posizione raggiunta dallo stesso premier con Putin nei recenti colloqui.
A rinfocolare la tensione ci ha pensato il giorno seguente il deputato del PLDR Sergej Ivanov il quale ha depositato una proposta di legge per bandire ogni tentativo di cessione delle Curili citando una serie di documenti (compresi quelli che hanno portato il Giappone ad arrendersi nel settembre 1945).
I rapporti commerciali non sembrano risentire però della tensione diplomatica: il 9 gennaio la Saibu Gas ha comunicato di aver iniziato le procedure di esame di un progetto russo-nipponico per la distribuzione di gas naturale liquefatto con la russa Novatek.

Sempre in ambito diplomatico il premier Abe è partito lo scorso mercoledì per recarsi ad Amsterdam e a Londra.
Di particolare importanza la visita in Gran Bretagna in quanto non è un mistero il fatto che il Sol Levante sia estremamente preoccupato circa una Brexit non concordata la quale avrebbe effetti deleteri anche sulle numerosissime aziende nipponiche che operano nell'isola (tra esse Nissan, SoftBank e Uniqlo).
Il tema della Brexit è stato affrontato anche nei colloqui tra il premier edochiano e l'omologo olandese Rutte ed entrambi hanno riaffermato che una Brexit senza accordo sarebbe deleteria per entrambe le parti in causa.
Volato dall'altro lato della Manica nel comunicato congiunto seguito all'incontro con la premier May si parla della Brexit come di “una straordinaria occasione” per sviluppare le relazioni commerciali con il Giappone (che lo scorso anno sono state pari a 28 miliardi di sterline). 
Celebrato nello stesso documento la rimozione del divieto di importazione da parte del Giappone di carne bovina e di pecora nonché la cooperazione militare che ha “fruttato” lo scorso anno tre esercitazioni marittime ed un lungo dispiegamento di una nave militare britannica nelle acque nipponiche.

Nelle stesse ore nelle quali Abe si trovava a Londra prendeva sempre più corpo l'ipotesi di un congelamento da parte di Hitachi dell'investimento nucleare progettato in Galles
La società, che per la mancata realizzazione degli impianti prevede perdite per 300 miliardi di yen, non ha allo stato attuale trovato nessun sostegno finanziario privato né un supporto da parte del governo britannico (la società aveva chiesto 2.000 miliardi di yen di prestito). In un proprio comunicato la società afferma che una decisione formale sul progetto di Wylfa Newydd non è ancora stata presa.

Di sicurezza ha invece discusso il ministro Kono in un colloquio con il Presidente indiano Modi avvenuto il 7 gennaio. Kono ha affermato che saranno avviate consultazioni periodiche tra i dicasteri della Difesa delle due nazioni.
Il ministro nipponico ha incontrato lo stesso giorno l'omologa indiana Sushma Swaraj nell'ambito del decimo dialogo strategico India-Giappone. Nel corso dell'incontro le due parti hanno confermato la cooperazione tra i due Paesi in ambito militare ed in particolare per quanto concerne la navigazione.
Kono è poi volato a Kathmandu dove ha incontrato l'omologo Pradeep Gyawali: i due ministri hanno concordato nel lavorare per la ripresa di voli commerciali diretti che allo stato attuale non esistono.

In ambito tecnologico è stato sperimento lo scorso lunedì un percorso di guida ferroviaria autonoma lungo la linea Yamanote gestita dalle Ferrovie del Giappone Orientale. 
Nel test, per la prima volta aperto alla stampa, un treno con 11 carrozze ha percorso due volte la linea ad una velocità di 34,5 chilometri orari. 
“Analizzeremo i risultati e cercheremo di mettere in pratica queste tecnologie il più presto possibile” ha affermato Yuichiro Tokunaga, responsabile del settore per la compagnia ferroviaria.

Spostandoci dai treni alla medicina è stato presentato la scorsa settimana l'apparato cuore-polmone più piccolo al mondo
L'apparecchiatura è stata sviluppata dal Centro Nazionale sul Cervello ed il Sistema Cardiovascolare di Suita (Prefettura di Osaka) ed ha delle dimensioni ed un peso (poco più di 6 chilogrammi) che lo rendono adatto all'uso sulle ambulanze.

In economia è tornato a parlare, lo scorso 7 gennaio, il nuovo amministratore di Nissan Hiroto Saikawa. Il dirigente, il quale ha preso le redini della società dopo l'arresto con l'accusa di evasione fiscale di Carlos Ghosn, ha sostenuto che la società dovrà affrontare “fondamentali cambiamenti” nella sua organizzazione al fine di evitare che problemi del genere possano ripetersi. 
Saikawa ha anche rassicurato circa l'alleanza Renault-Nissan la quale “non è minimamente a rischio”.
Ghosn, il quale si è nuovamente proclamato innocente nel corso dell'interrogatorio dell'otto gennaio, si è visto nuovamente respingere la richiesta di sospensione della custodia cautelare in carcere.
Un successivo interrogatorio del manager è stato sospeso a causa di una febbre alta (evento che ha portato la famiglia del manager a chiedere un alleviamento della condizione carceraria del congiunto). Nel contempo anche la Commissione di Sorveglianza sui Titoli e gli Scambi ha avviato un'indagine a carico di Nissan e del suo ex amministratore per non aver elencato i titoli dati in pagamento a Ghosn nel suo rapporto annuale destinato all'organismo di vigilanza.
Nel tentativo di evitare la scarcerazione venerdì scorso la Procura di Tokyo ha depositato due nuove accuse a carico del manager.

In campo finanziario Resona Holding ha comunicato, lunedì scorso, che in futuro non concederà prestiti ad aziende coinvolte nello sviluppo di armi nucleari.
Si tratta della prima volta che una banca nipponica prende decisioni di questo tipo.
Novità in questo settore anche per Nomura che introdurrà un sistema salariale basato sugli obiettivi e non più sull'anzianità di servizio per i propri dipendenti nel Sol Levante.
In casa SoftBank è sempre più probabile un investimento per ulteriori due miliardi di dollari (in aggiunta agli otto già investiti) in WeWork, società specializzata nell'affitto di locali per scopi lavorativi. 

Sempre il 7 gennaio Takeda Pharmaceutical ha comunicato che nel corso del prossimo anno attende vendite per l'equivalente di 31,3 miliardi di dollari (e cioè il doppio delle vendite attuali) in conseguenza dell'acquisizione dell'irlandese Shire.

In ambito turistico è entrata in vigore lo scorso lunedì la nuova tassa sulle partenze aeree e marittime verso l'estero. Il contributo è pari a 1.000 yen e non sarà applicato per i bambini al di sotto dei due anni di età. L'importo della nuova tassa sarà destinato al miglioramento dei servizi turistici offerti agli stranieri nonché all'acquisto di tecnologie di sicurezza negli aeroporti. 
Gli ultimi dati che mostrano gli arrivi totali nel 2018 hanno mostrato l'ennesimo record per il Giappone nonostante il contraccolpo provocato dalle piogge estive e dal terremoto del 6 settembre che ha colpito Hokkaido.
In totale nel 2018 i turisti stranieri sono stati 31.190.000 con una crescita del +8,7% rispetto al 2017.

Sul fronte dei rapporti economici tra gli Stati un comunicato congiunto sottoscritto dal ministro dell'Economia del Giappone Hiroshige Seko, da Cecilia Malmstrom per l'Unione Europea e da Robert Lighthizer per gli Stati Uniti ha affermato che le tre nazioni collaboreranno contro i trasferimenti amministrativi di tecnologie ed i sussidi industriali in un tentativo di isolare la Cina e le economie non di mercato.

Intanto mentre Coca Cola annuncia per la prima volta da 27 anni a questa parte un aumento del prezzo del proprio prodotto simbolo il ministro Aso ha rassicurato che “le misure fin qui prese per contrastare gli effetti negativi dell'aumento della tassa sui consumi sono sufficienti”.
La Banca Mondiale ha intanto visto al rialzo dello 0,1% rispetto alla rilevazione di giugno le stime di crescita del Giappone per il 2019 ipotizzando così un +0,9%.
Gli ultimi dati, afferenti a novembre 2018, sulla spesa delle famiglie hanno mostrato un calo dello 0,6% rispetto al 2017 attestandosi ad una media di 281.041 yen.
L'inflazione, escludendo cibi freschi ed energia, è cresciuta dello 0,3% rispetto a novembre 2017 (dello 0,8% includendo anche le spese suddette).
Sempre a novembre il Giappone ha mostrato un crollo del 43,5% nella bilancia commerciale rispetto allo stesso mese del 2017 a causa di un relativo apprezzamento del petrolio (le importazioni sono salite del 13,5% mentre le esportazioni dell'1,9%).
Tra le altre statistiche diffuse la scorsa settimana: i dati sugli ordinativi nel manifatturiero hanno mostrato un calo enorme (oltre il 18%) a settembre mentre un +7,6% si è avuto ad ottobre (i dati sono sempre riferiti allo stesso mese dell'anno precedente); le costruzioni nuove case hanno segnato un +0,8% sia ad ottobre che a novembre; in crescita dell'1,3% a novembre (per una media di circa 371.000 yen) il reddito disponibile delle famiglie frutto di una crescita dei salari del 2,4% nel manifatturiero e dell'1,1% negli altri settori (anche se cali si sono registrati nei mesi precedenti, compreso ottobre) che hanno portato il salario medio a 283.607 yen; registrato un -0,3% (sempre dati di novembre rispetto a novembre 2017) le ore di straordinario non programmate (che sono cresciute dello 0,6% rispetto al mese precedente) mentre il totale delle ore lavorate ha segnato un +1,6%.

Sul fronte militare il governo sarebbe pronto ad acquistare già a marzo un'isoletta destinata alle esercitazioni con portaerei statunitensi.
L'isola è quella di Mage (Prefettura di Kagoshima) e la spesa preventivata è di 16 miliardi di yen. Il sito dovrebbe diventare la nuova base per le portaerei nordamericane di stanza ad Atsugi e Iwakuni.
“Il trasferimento avverrà il più presto possibile” ha dichiarato lo scorso martedì il Segretario Generale del Gabinetto Yoshihide Suga.
Ha frattanto raggiunto le 203.000 firme la petizione indirizzata alla Casa Bianca dal cittadino statunitense Robert Kajiwara. La raccolta firme, lanciata circa un mese fa, chiede all'amministrazione statunitense di fermare la ricollocazione della base di Ginowan nel sito di Nago.
Una visita da parte del ministro Iwaya negli States per colloqui con Patrick Shanahan (l'attuale facente funzioni ministro dopo le dimissioni di Mattis) è prevista per la prossima settimana.
Il governo è finito, frattanto, al centro delle polemiche per lo spostamento (e la quasi sicura diminuzione della loro vita) di 9 colonie di coralli da un'area che sarà distrutta dalla sabbia necessaria per lo sbancamento di parte della baia di Henoko.

L'undici gennaio si è nel contempo svolto l'ottavo incontro nella formula 2+2 tra Francia e Giappone. La riunione, tenutasi nella città di Brest, ha visto la partecipazione di Kono e Iwaya per il Sol Levante e di Jean-Yves Le Drian e Florence Parly per la Francia.
I ministri hanno ribadito la cooperazione sul fronte della libertà di navigazione (la formula diplomatica usata per esprimere la volontà di contenere la presenza della Repubblica Popolare Cinese nei mari a lei prossimi) mentre da parte sua la Francia ha comunicato di voler accrescere l'attività di sorveglianza volta ad impedire il trasferimento di merci da nave a nave destinate alla Corea del Nord.

Sul lavoro è emerso lo scorso 8 gennaio che dati errati sono stati utilizzati dal Ministero per realizzare le statistiche mensili sui salari
Secondo indiscrezioni apparse sulla stampa informazioni non corrette hanno contribuito alla formazione delle statistiche a partire almeno dal 2004.
Nella sola Tokyo su 1.400 imprese con più di 500 dipendenti soltanto 500 circa sono oggetto di raccolta di dati statistici il che porta a medie salariali non corrispondenti pienamente alla realtà.
Tra gli effetti di una non corretta raccolta dei dati anche miliardi di euro di mancate indennità di disoccupazione corrisposte: a renderlo noto, citando fonti coperte, il quotidiano Mainichi secondo il quale negli ultimi 15 anni sarebbero risultati danneggiati circa 10 milioni di lavoratori.
L'11 gennaio il ministro Takumi Nemoto ha ammesso che a causa dei dati errati non sono stati erogati, a partire dal 2004, circa 53,7 miliardi di yen (per circa 20 milioni di persone danneggiate) e di questi ben 28 miliardi in indennità di disoccupazione. 
Di una possibilità di rivedere la prossima legge di bilancio al fine di corrispondere il dovuto ha aperto il ministro delle Finanze Taro Aso.
Sempre in tale settore gli ultimi dati dell'Istituto per le Politiche del Lavoro e della Formazione hanno mostrato un aumento del costo del lavoro annualizzato (ma i dati, per adesso, sono fino allo scorso novembre) del 3,2% nel 2018. 

Sulle ore di lavoro dei medici che operano nei servizi locali il Ministero della Sanità ha proposto di limitare il numero di ore di straordinario al fine di evitare malattie o persino decessi legati ad eccessivi orari di lavoro. Un documento vincolante dovrebbe essere approvato entro il prossimo marzo e dovrebbe portare il numero di ore di straordinario per i medici ad un massimo di 80 al mese. 

Per quanto riguarda il nucleare la Prefettura di Niigata ha chiesto a TEPCO di condividere i costi per lo smaltimento di fanghi radioattivi stoccati nel proprio territorio dal 2011
Nella Prefettura, situata a circa 200 chilometri dall'ex centrale di Fukushima, sono attualmente stoccate 60.000 tonnellate di fanghi contaminate da cesio. I costi di smaltimento dei materiali si aggirerebbero intorno ai 3 miliardi di yen.


(con informazioni di worldbank.orgmea.gov.ingov.ukdefense.gouv.frjil.go.jphitachi.comcdp-japan.jpyna.co.krtass.com;mainichi.jpthe-japan-news.com

Immagine di Rémi Cormier ripresa liberamente da commons.wikimedia.org

Ultima modifica il Sabato, 12 Gennaio 2019 23:10
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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