Martedì, 03 Settembre 2013 00:00

Pillole da Giappone #20 - Elezioni della Camera alta

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Il 21 luglio si sono svolte le elezioni per il rinnovo parziale del secondo ramo della Dieta nazionale del Giappone: la Camera dei Consiglieri, la quale non è soggetta a scioglimento: il mandato dei senatori ha infatti la durata sei anni ed ogni tre viene eletta la metà dei membri. Le elezioni - effettuate in parte sulla base di collegi ed in parte su una lista nazionale - hanno visto la netta vittoria del Partito Liberal-Democratico: il partito del premier Abe ha ottenuto 65 dei 121 seggi in palio (42,7% la media dei voti nei singoli collegi, 34,7% il risultato ottenuto dalla lista nazionale), i quali si sommano ai 50 eletti nel 2010 ed a quelli ottenuti dagli alleati del Nuovo Komeito (20 seggi in totale, in crescita di uno rispetto alla precedente composizione dell'assemblea) assicurando così ai conservatori la maggioranza assoluta anche nella Camera alta (maggioranza che su alcuni provvedimenti potrebbe contare anche sui 9 senatori del Partito della Restaurazione del Giappone).

Tonfo per il Partito Democratico che ha conquistato appena 17 seggi ottenendo il 16,3% nei collegi locali ed il 13,4% nel collegio unico nazionale (i seggi democratici soggetti a rinnovo nel 2016 sono 42).

Importante crescita per il Partito Comunista che si è aggiudicato il 10,6% dei voti nei collegi locali ed il 9,68% in quello nazionale, in termini assoluti i comunisti hanno ricevuto rispettivamente quasi 5.650.000 (+ 1.390.000 rispetto al 2010) ed oltre 5.150.000 voti (+ 1.590.000 rispetto al 2010) consentendo l'elezione di otto senatori che sommati ai 3 che verranno rinnovati nel 2016 portano ad 11 il numero totale dei parlamentari comunisti nella Camera alta.

Successo per i comunisti anche nella cittadina di Soo (38.000 abitanti, Prefettura di Kagoshima, sud del Paese): il candidato del PCG Tsuyoshi Goitsuka ha sconfitto il candidato di PLD e NK diventando il nuovo sindaco.

In ambito lavorativo, dopo le segnalazioni effettuate dai parlamentari del Partito Comunista, il ministro del Lavoro ha pubblicato delle istruzioni contro le tecniche di mobbing messe in atto dalle grandi compagnie al fine di attuare i propri piani di ridimensionamento. Tra le aziende coinvolte in pressioni di vario tipo a danno dei lavoratori (in particolare finalizzate a far accettare i prepensionamenti) figurano IBM e NEC.

(con informazioni di Japan Press Weekly 17 – 23 lug. 2013)

Immagine tratta da: www.internazionale.it

Ultima modifica il Lunedì, 02 Settembre 2013 15:55
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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