In ambito nucleare continue proteste interessano il settore primario. Il 25 luglio ha visto protagonisti i pescatori delle aree colpite dalla catastrofe nucleare del 2011 (Prefetture di Miyagi, Fukushima e Ibaraki) i quali hanno chiesto misure contro il rilascio in mare di acqua contaminata dall'impianto di Fukushima consegnando una lettera al presidente di TEPCO Hirose. “Sin da quando avvenne l'incidente due anni fa abbiamo chiesto con forza che qualsiasi rilascio di acque contaminate da radiazioni venisse prevenuto” si legge nella lettera, l'avvenuto rilascio “ha portato i pescatori nella disperazione”. Ogni giorno circa 400 tonnellate di acqua sotterranea penetrano nel dismesso impianto di Fukushima.
Proteste attraversano anche il welfare: la federazione dei sindacati dei lavoratori del settore sanitario (Iroren) ha annunciato una raccolta firme per richiedere un consistente aumento del numero di medici ed infermieri ed una migliore regolazione del lavoro notturno (turni più brevi e più distanziati nel tempo). La segretaria generale di Iroren Chikako Nakano ha espresso l'obiettivo di raccogliere un milione di firme l'anno per i prossimi tre anni. Un sondaggio condotto da un sindacato nazionale di settore tra i medici ospedalieri mostra come oltre l'ottanta per cento di essi ritenga insufficiente il numero di personale ed oltre il 60% mostri l'intenzione di non voler proseguire a lavorare, l'inchiesta segnala inoltre come la mancanza di tempo ed il ridotto numero di personale secondo gli intervistati siano le maggiori cause di errori medici.
(con informazioni di Japan Press Weekly 24 – 30 lug. 2013)
Immagine tratta da: www.occupywallst.org