Domenica, 08 Settembre 2013 00:00

Pillole dal Giappone #21 - Incostituzionale il TPP

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Alcune clausole del Trattato di Libero Commercio Trans-Pacifico (TPP la sigla in inglese) sarebbero in conflitto con la Costituzione giapponese: a segnalarlo un gruppo di avvocati capeggiati dall'ex presidente della Federazione delle Associazioni Forensi Kenji Utsunomiya e dall'avvocato Kouji Iwatsukui, i due giuristi hanno affermato che la clausola sulle dispute tra Stato ed investitori mina le leggi nazionali a tutela dei consumatori, violerebbe l'articolo 76 della carta costituzionale che tutela l'indipendenza dei giudici nonché l'articolo 41 che attribuisce unicamente alla Dieta il potere legislativo.

In ambito nucleare continue proteste interessano il settore primario. Il 25 luglio ha visto protagonisti i pescatori delle aree colpite dalla catastrofe nucleare del 2011 (Prefetture di Miyagi, Fukushima e Ibaraki) i quali hanno chiesto misure contro il rilascio in mare di acqua contaminata dall'impianto di Fukushima consegnando una lettera al presidente di TEPCO Hirose. “Sin da quando avvenne l'incidente due anni fa abbiamo chiesto con forza che qualsiasi rilascio di acque contaminate da radiazioni venisse prevenuto” si legge nella lettera, l'avvenuto rilascio “ha portato i pescatori nella disperazione”. Ogni giorno circa 400 tonnellate di acqua sotterranea penetrano nel dismesso impianto di Fukushima.

Proteste attraversano anche il welfare: la federazione dei sindacati dei lavoratori del settore sanitario (Iroren) ha annunciato una raccolta firme per richiedere un consistente aumento del numero di medici ed infermieri ed una migliore regolazione del lavoro notturno (turni più brevi e più distanziati nel tempo). La segretaria generale di Iroren Chikako Nakano ha espresso l'obiettivo di raccogliere un milione di firme l'anno per i prossimi tre anni. Un sondaggio condotto da un sindacato nazionale di settore tra i medici ospedalieri mostra come oltre l'ottanta per cento di essi ritenga insufficiente il numero di personale ed oltre il 60% mostri l'intenzione di non voler proseguire a lavorare, l'inchiesta segnala inoltre come la mancanza di tempo ed il ridotto numero di personale secondo gli intervistati siano le maggiori cause di errori medici.

(con informazioni di Japan Press Weekly 24 – 30 lug. 2013)

Immagine tratta da: www.occupywallst.org

Ultima modifica il Venerdì, 06 Settembre 2013 15:31
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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