Giovedì, 28 Gennaio 2016 00:00

Che coppia!

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La storia è piena di strane coppie. Nella vita reale, nello spettacolo, nella letteratura, nel mito e anche in campo motoristico e dell’industria meccanica o di altri rami mercelogici: Castore e Polluce, Eurialo e Niso, Cosma e Damiano, Bibì e Bibò, Romolo e Remo, William Hanna e Joseph Barbera, Oscar Madison e Felix Unger, Franco Franchi e Francesco Ingrassia, René Goscinny e Albert Uderzo, Stanley Jefferson Laurel e Oliver Norvell Hardy, Pat Garrett e Billy the Kid, Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi, Sundance Kid e Butch Cassidy, Horace Smith e Daniel Wesson, Bonnie Elizabeth Parker e Clyde Chestnut Barrow, Sussi e Biribissi, Agenore Incrocci e Furio Scarpelli, Guido Scarnicci e Renzo Tarabusi, Paul Simon e Art Garfunkel, William Harley e Arthur Davidson, Settimio Baschieri e Guido Pellagri, Digerini e Marinai. Ci sono anche coppie più tradizionali: Orfeo e Euridice, Elena e Paride, Piramo e Tisbe, Tristano e Isotta (lei era di una grande famiglia di industriali i Fraschini), Werher e Lotte, Dante Alighieri e Beatrice Portinari, Romeo Montecchi e Giulietta Capuleti, Abelardo e Eloisa, Paolo Malatesta e Francesca da Polenta, Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, Napoleone Bonaparte e Josephine Beauharnais, Francesco Petrarca e Laura de Nove cg. de Sade, …

Il gioco della citazione di coppie celebri potrebbe continuare a lungo, ma quello che mi preme far notare ai lettori è che non tutte le coppie citate sono state unite dall’amore e/o dal sesso (etero o omo che sia), anzi spesso i motivi del sodalizio sono stati l’interesse, anche criminale o la professione. Per questo motivo, di fronte al manifestarsi di una nuova e già celebre relazione di coppia, quella fra Denis Verdini e Matteo Renzi, è lecito chiedersi se si tratti di vero amore o di mero interesse.

Contro tutte le voci malevoli che tendono a dare a questa nuova unione (civile?) una motivazione di reciproco vantaggio materiale, politico o d’altro genere, credo al contrario che si tratti di vero amore, di quello per intendersi cantato dai poeti, dagli aedi, dai troubadours. Se si sia trattato di un coup de foudre o di una passione lungamente coltivata nel segreto di un anonimo e oscuro caveau o in un lungo giorno di pioggia al riparo di qualche loggia, poco importa; essa è venuta prepotentemente alla luce con un coraggioso outsourcing.
Questa relazione può definirsi senz’altro come amore platonico. 

Amore platonico non nel senso corrente di “amore privo di implicazioni sessuali”, ma più classicamente della definizione che di esso ha dato proprio Platone, il grande filosofo. Si tratta di amore fra un giovane e un uomo più anziano di lui, che assume su di se, per amore e non per altro, l’onere gravoso di guidarlo – sulla base di sublimi concetti filosofici e civici – ad affrontare la vita, soprattutto quella politica, considerata la più alta espressione dell’attività umana. L’anziano fa da guida al giovane, ne orienta l’azione, lo corregge se necessario, il giovane da parte sua ne accetta la guida e i consigli e lo ricambia con l’affetto e il sostegno nel caso in cui l’anziano si trovasse in difficoltà materiali. Il tutto è ovviamente caratterizzato dal più puro disinteresse, e sfido chiunque di voi, o irriducibili materialisti, a trovare nel pagliaio di Denis e Matteo il più piccolo ago di un qualche minimo interesse politico, bancario, economico o altro …

Del rapporto d’amore fra Denis e Matteo si può solo affermare col poeta:
“Galeotta fu la riforma e chi la scrisse …”.

Ultima modifica il Mercoledì, 27 Gennaio 2016 14:51
Francesco Draghi

Francesco Draghi, nel Partito Comunista Italiano prima e dalla sua fondazione nel PRC, ha ricoperto in entrambi incarichi di direzione politica, è stato amministratore pubblico.

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