Come sta la ricerca scientifica in Italia e nel mondo? Cosa aspettarsi per i prossimi anni e decenni dal mondo scientifico e tecnologico? La questione sullo stato di salute della ricerca, scientifica e non, in Italia e nel mondo è un qualcosa che può essere affrontato a partire da molteplici aspetti poiché, in fondo, è un flusso di conoscenze, persone, capitali e investimenti senza discontinuità. Questa natura “circolare” rende questo mondo qualcosa che può essere vizioso o virtuoso a seconda dell’importanza che gli viene attribuita.
L’aggressione e l’azione minatoria perpetrate (che sono state filmate e poi postate su Youtube) ai danni di un professore di italiano e storia da parte di un gruppo di ragazzi dell’Itc F. Carrara di Lucca ha riaperto un acceso dibattito all’interno dell’istituzione scolastica e non solo. Più che il ruolo della formazione didattica, a risultare centrale nella discussione è il macroscopico tema dell’educazione tout court, preso in esame tenendo conto del delicato quanto fondamentale equilibrio tra l’istituzione-scuola e l’humus familiare e sociale in cui cresce lo studente. Sempre più frequentemente il dualismo tra queste due realtà si concretizza in un incontro/scontro che si focalizza quasi esclusivamente sui risultati di breve periodo – voti, insufficienze, richiami, note etc. – mostrandosi spesso incapace di sviluppare uno sguardo più lungimirante verso l’aspetto formativo ed educativo nella sua globalità che dovrebbe essere il fine ultimo e principale dell’insegnamento e allo stesso tempo della crescita intellettuale e morale dei ragazzi.
Un pasticcio chiamato Scuola del Patrimonio
La formazione da un po' di tempo a questa parte, nel nostro Paese, sta assumendo sempre più i connotati di un'eterna esperienza ciclica che pare non voler terminare mai.
Alternanza scuola-lavoro: opportunità o sfruttamento? (A dieci mani)
Fra le misure più controverse della riforma della "Buona Scuola" c'è sicuramente l'alternanza scuola-lavoro, tirocinio che gli studenti delle scuole medie superiori hanno iniziato o stanno iniziando a svolgere in aziende o in organizzazioni del terzo settore. L'obiettivo dichiarato del progetto è quello di garantire una maggiore integrazione fra mondo della scuola e mondo del lavoro, cercando di prendere a esempio il modello tedesco nell'auspicio di trovare una risposta positiva al problema della disoccupazione giovanile che tanto affligge il nostro paese. D'altro canto sono molte le voci critiche che lamentano il tentativo di realizzare un modello scolastico aziendalista. La polemica si è recentemente riaccesa dopo che il Ministero dell'Istruzione ha siglato un primo accordo con 16 aziende per l'alternanza scuola-lavoro, fra le quali figurano grandi imprese italiane e multinazionali come General Electric, Coop, Ibm, Intesa Sanpaolo, ENI, Zara, Hewlett Packard e McDonald's.
È rimbalzata sulle prime pagine dei maggiori quotidiani nazionali la notizia del sostanziale fallimento del “bonus giovani” previsto da Letta. Con gli 800 milioni di euro messi a disposizioni si sarebbero dovuti creare 100.000 posti di lavoro per ragazzi tra i 18 e i 29 anni: nei fatto, sono stati circa 20mila. La notizia arriva ed ha sullo sfondo i report sull'occupazione nel Paese che fotografano una situazione sempre più drammatica a causa di una mancata inversione di tendenza nell'aumento della disoccupazione e il lento corrodersi del sistema degli ammortizzatori sociali.
Di Yuri Borgianni
Purché si assista quotidianamente al restringimento sostanziale del numero dei militanti delle forze politiche di sinistra e comuniste (come del resto succede per tutte le altre), il dibattito sui temi fondamentali relativi alla crisi economica e sociale del Paese non riesce a svilupparsi. Il problema pertanto non riguarda difficoltà gestionali nell’organizzazione di molte persone che abbiano volontà di dialogare, capire, approfondire. Anzi, forse l’assenza di una discussione collettiva e non banale sui temi del lavoro e della crisi è proprio la causa scatenante dell’abbandono della fiducia riposta nella politica e nella ricerca di capri espiatori, scorciatoie, slogan ad effetto: tattiche che poi si scontrano con i fatti, che notoriamente hanno la testa dura.
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