Riccardo Chiari

Riccardo Chiari

Giornalista de il manifesto, responsabile della pagina regionale toscana del quotidiano comunista, purtroppo oggi chiusa. Direttore di numerosi progetti editoriali locali, fra cui Il Becco e La Prospettiva.

Mercoledì, 20 Maggio 2015 00:00

Le incognite del voto in Toscana

Tratto da il manifesto del 18 maggio 2015

Le incognite del voto in Toscana

Firenze - Al Largo del Nazareno sulla Toscana sono tranquilli. Anche grazie alla contestata legge elettorale che assegna un'ampia maggioranza di consiglieri regionali (da 23 a 26 su 40 complessivi) alla lista/coalizione che supera il 40%, i vertici locali del Pd si preparano a vincere. La loro unica incognita è quella legata alle reintrodotte preferenze, che in alcuni casi potrebbero premiare alcuni candidati dem non ancora convertiti del tutto al verbo renziano. O addirittura, grazie al voto disgiunto presidente/lista, autentici avversari. Soprattutto in quelle zone – l'area livornese e in generale la fascia costiera settentrionale– dove più forte batte la crisi. O dove, come nella Piana fiorentina e pratese, le scelte politiche del tandem Renzi-Rossi, dal nuovo aeroporto intercontinentale di Peretola al maxi inceneritore di Case Passerini, non cessano di alimentare una opposizione popolare tenace. Sempre più radicata, e per nulla intenzionata a smobilitare all'indomani del voto.

Articolo pubblicato su il manifesto di domenica 10 maggio 2015

Toscana: piano paesaggistico a rischio cemento

Quello che è uscito dalla porta può rientrare dalla finestra. E deve preoccupare la prospettiva che la legge urbanistica e il piano del paesaggio della Toscana, salutate da generali apprezzamenti e segnalate anche da New York Times e Newsweek, rischino di diventare lettera morta. L'allarme arriva da Vezio De Lucia, che all’assemblea della Rete dei comitati per la difesa del territorio e dell'ambiente avverte del pericolo: “In commissione alla Camera c'è una nuova legge sul governo del territorio che, su input del governo, dovrà essere giuridicamente sovraordinata alle normative regionali”.

Anche senza considerare le decine e decine di bambini che ritmano il coro “l'inceneritore, ci fa orrore”, gli under 35 sono in maggioranza fra le migliaia di manifestanti che sciamano in corteo di protesta contro l'inceneritore fiorentino di Case Passerini e il nuovo aeroporto intercontinentale di Peretola.

Sabato, 28 Febbraio 2015 00:00

La sinistra in Toscana

A sinistra e contro l’austerity, in Toscana alle urne con la lista unitaria.

Sinistra in Toscana. Con una sola lista unitaria in aperta concorrenza al renzianissimo Pd locale. Con l'obiettivo di passare più che agevolmente il quorum del 5%  ed entrare nella futura assemblea regionale – di soli 40 consiglieri – con un numero di eletti sufficiente per dare battaglia politica contro un'azione di governo sempre più allineata alle direttive nazionali. La decisione, che assicura tre mesi di tempo a una campagna elettorale appassionante, è stata presa insieme da Sel e dai comitati dell'Altra Europa, Rifondazione comunista e numerose liste di cittadinanza, Pcdi e Sinistra Anticapitalista. Insieme: “In alternativa all’austerity e alle politiche liberiste, per un’Europa e una Toscana dei diritti di tutti e dei beni comuni”.

Giovedì, 12 Febbraio 2015 00:00

Un aeroporto che sa di affare

Nel giorno in cui nasce Toscana Aeroporti, che fonde la Sat del pisano Galilei e l'Adf del fiorentino Vespucci, arriva la conferma di un finanziamento statale di 150 milioni, in più tranche, per fare dell'attuale city airport di Peretola uno scalo intercontinentale, con una pista da 2.400 metri nuova di zecca e un grande ampliamento dell'intera struttura. Gongolano i vertici della nuova società. Privata, visto che la maggioranza è di Corporaciòn America, che vuol far salire sulla tolda di comando Marco Carrai. Comunque il ministro Maurizio Lupi e il viceministro Riccardo Nencini, a nome del governo Renzi, assicurano che è tutto in regola. Mentre nella sostanza, politica e sociale, il via libera all'ingente finanziamento pubblico provoca un terremoto.

Lunedì, 26 Gennaio 2015 00:00

Alternativa in Toscana

“Noi alle elezioni ci presentiamo”. Da Siena a Prato, dall'Empolese Valdelsa a Pisa, i comitati toscani dell'Altra Europa annunciano la discesa in campo per le regionali di fine maggio. Con la speranza, esplicitata già in partenza, di far parte di un'ampia coalizione unita di forze associative, politiche e di base: “In alternativa a chi sostiene le politiche neoliberiste e di austerità”. Compreso il Pd, che dovrebbe ricandidare Enrico Rossi. Dietro la cui figura si staglia però l'ingombrante sagoma di Matteo Renzi. E di un partito, guidato saldamente dal fedelissimo Dario Parrini, le cui strategie d'azione guardano al centro. Non a sinistra. Vedi il gelo con Sel e l'accordo, già raggiunto, con “Toscana civica riformista”, nuova formazione comprendente ex di Psi, Udc e Idv. Per non parlare della nuova, più che fantasiosa, legge elettorale. Contestatissima, denunciata per incostituzionalità, e redatta insieme lo scorso autunno da Parrini e dal forzista Massimo Parisi, proconsole locale di Denis Verdini.

Domenica, 30 Novembre 2014 00:00

Toscana da incenerire

Toscana a tutto incenerimento

Visto con gli occhi del Pd toscan-renziano, il nuovo piano dei rifiuti urbani appena approvato dal consiglio regionale è un gran passo avanti nella gestione “virtuosa” del settore. L'assessora all'ambiente Anna Rita Bramerini ricorda in ogni occasione che solo il 10% finirà in discarica, e che l'obiettivo è addirittura il 70% di raccolta differenziata nel 2020, con solo il 20% da destinare alla “termovalorizzazione”. A prima vista desta quindi sorpresa la critica della sempre più esigua minoranza dem, che anche dopo l'approvazione del piano insiste a chiedere un cambio di rotta nelle politiche sui rifiuti. Ma forse succede perché perfino quelli dell'area cuperliana, dopo almeno 15 anni di ostinati silenzi sull'argomento, ormai costretti a giocare in difesa osservano che sei, forse sette inceneritori sono davvero tantissimi. A maggior ragione in una regione come la Toscana, i cui abitanti complessivi (3 milioni e 700mila) sono pari a quelli dell'area vasta milanese, o di Roma con i comuni contermini.

Venerdì, 21 Novembre 2014 00:00

Adesso parla Pablo Iglesias di Podemos

Pablo Iglesias: "Podemos è il voto dell'illusione"

Il leader di Podemos: «Non è possibile il cambiamento in un Paese solo, per cambiare bisogna allearsi in vari Paesi. E se andremo al governo la Spagna uscirà dalla Nato»

Euro­par­la­men­tare della Sini­stra euro­pea nel Gue-Ngl, «che difende la dignità dei popoli e la demo­cra­zia». Anche neo segre­ta­rio gene­rale del movi­mento Pode­mos, che nella sor­presa gene­rale ha con­qui­stato l’8% alle ele­zioni con­ti­nen­tali di mag­gio ed è accre­di­tato oggi dai son­daggi come prima forza poli­tica del paese con il 27%. Insomma il tren­tenne Pablo Igle­sias sta diven­tando per gli spa­gnoli quello che Ale­xis Tsi­pras è per i greci: un peri­colo pub­blico, come è stato già omag­giato da alcuni media, per l’Europa dell’austerity di Bar­roso e ora di Juncker.

Firenze.
Un veloce accordo estivo tra Pd e Forza Italia, in particolare fra il segretario dem Dario Parrini e lo storico proconsole di Denis Verdini, Massimo Parisi, porta in dono alla Toscana una nuova legge elettorale, subito sospettata di incostituzionalità dal vicepresidente emerito della Consulta, l'autorevole Enzo Cheli. “La nuova legge – osserva a caldo Sandra Bonsanti di Libertà e Giustizia – fa rimpiangere le precedente”. Insomma un disastro. E visto che dal “cinghialum” toscano del 2005 era nato il “porcellum” di Roberto Calderoli, in vista della discussione parlamentare sul cosiddetto “italicum” già si sprecano le battute sui ricorsi storici.

Venerdì, 15 Agosto 2014 00:00

Autostrada tirrenica? Ripensiamoci

Nella inter­mi­na­bile par­tita a scac­chi sull’autostrada tir­re­nica, le asso­cia­zioni ambien­ta­li­ste bat­tono il ferro fin­ché è caldo. A Festam­biente pre­sen­tano un nuovo docu­mento, teso a dimo­strare l’insostenibilità, anche eco­no­mica, della grande opera. In dire­zione osti­nata e con­tra­ria rispetto a un governo che in par­la­mento, per bocca del mini­stro Lupi, ha con­fer­mato l’impegno a tro­vare risorse pub­bli­che nello “Sblocca Ita­lia” per dare gambe al maxi pro­getto. In ballo ci sono ben 270 milioni di euro chie­sti dalla con­ces­sio­na­ria Sat (Società auto­strade toscane), che lamenta cre­scenti dif­fi­coltà, e però non ancora tro­vati dall’esecutivo gui­dato da Mat­teo Renzi. “A que­sto punto – lan­cia l’idea il patròn di Festam­biente, Angelo Gen­tili — se finan­zia­mento pub­blico deve essere, que­sto serva per met­tere in sicu­rezza e ade­guare l’Aurelia da Anse­do­nia a Gros­seto sud”.

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