La riunione finale, quasi un segno del destino, si è svolta all'indomani della (s)vendita di Ansaldo Breda, fabbrica simbolo di Pistoia e per l'intera industria toscana. Una cessione che, secondo i non pochi critici, darà il via a una progressiva perdita delle capacità progettuali e di ricerca, in ambito ferroviario e ferrotramviario, che sono vanto dello stabilimento di via Ciliegiole. A riprova, alla benedizione dei vertici del Pd toscano hanno fatto da contraltare le richieste della Rsu di conoscere al più presto, dai nuovi padroni di Hitachi, i piani industriali. Mentre il sostanziale silenzio della Cgil Toscana, a fronte delle critiche di Corso Italia, dà il segno di quanto le elezioni di maggio siano già banco di prova anche nel più grande sindacato della regione.
Se il lavoro è al primo posto nelle preoccupazioni e nel disegno alternativo delle forze politiche, associative e di base che hanno dato vita al polo unitario di sinistra, la natura e le caratteristiche dei movimenti sociali toscani aprono la strada a una campagna elettorale a 360 gradi. Dall'acqua che resta semiprivata – e forse in vendita – alle grandi opere sempre più contestate (Tav sotto Firenze, aeroporto Vespucci, Autotirrenica), dallo sfruttamento delle risorse naturali (marmo, geotermia) a una sanità sempre più sussidiarizzata verso il privato, per finire con il governo di un territorio sempre più a rischio idrogeologico, non mancano certo argomenti, competenze e idee, in un rassemblement che unisce i comitati locali e le loro reti ambientaliste alle realtà di cittadinanza già operanti in gran parte della Toscana: da Siena a Prato, dall'Empolese Valdelsa a Pisa, fino a Firenze.
Per parte loro, le forze partitiche organizzate – come Sel e Rifondazione – sono già rodate dall'esperienza comune con l'Altra Europa per Tsipras. I cui comitati toscani hanno fatto da lievito a un'operazione politica che vedrà come candidato presidente regionale uno storico attivista dei movimenti sociali, il fiorentino Tommaso Fattori di Transform!. Scelto per la sua storia – Forum sociali europei e mondiali, Movimenti per l'acqua pubblica, apprezzata candidatura nella Sinistra Europea – e per l'esperienza del lavoro in rete maturata in vent'anni di lavoro di base. All'appello mancano solo i livornesi di Buongiorno Livorno, impegnati in un progetto parallelo con alcune realtà dell'empolese e dell'area fiorentina. Il confronto resta comunque aperto: “Con l'obiettivo di arrivare anche con Buongiorno Toscana a una convergenza”.