L’associazione Fil Rouge nasce nel 2014 con l’obiettivo principale di diffondere la lingua e la cultura francese. Essa è nata grazie all’idea e all’impegno di alcune docenti – di lingua francese – delle scuole medie e superiori dell’empolese Valdelsa. Una delle iniziative più riuscite e interessanti è una rassegna di incontri culturali, dall’eloquente titolo “vive la France”, avviata il 3 dicembre e che si tiene ogni giovedì del mese nel Nuovo Museo della Ceramica di Montelupo. Il ciclo di conferenze, nato grazie alla sinergia della suddetta associazione, del Comune di Montelupo, dell’associazione “L’ottavo nano” e del Caffè Mmab dentro il museo, ci porta a scoprire il fascino della letteratura, della storia, dell’arte, della moda e della terra francesi. Un giovedì al mese professori e professoresse ci accompagnano dentro i segreti e le storie della patria dell’illuminismo. Giovedì 3 marzo, Luca Rossi, professore di francese del liceo linguistico Virgilio di Empoli ha tolto un po’di veli (è il caso di dirlo) sulle vicende erotiche dei sovrani francesi all’epoca dell’Ancien Régime. Ovviamente il professore ha dovuto fare una selezione dei vizietti extraconiugali dei regnanti, perché in 15 secoli di monarchia le sottane delle amanti dei sovrani sarebbero state troppe, per poter esser “sollevate” tutte!

Pubblicato in Cultura
Lunedì, 22 Febbraio 2016 00:00

Le scomode eredità di Umberto Eco

Le scomode eredità di Umberto Eco

A ottantaquattro anni ci ha lasciati anche Umberto Eco. Di solito tollero poco gli eufemismi funerari, ma in questo caso il verbo “lasciare” mi sembra appropriato, perché la morte di una personalità così preminente dal punto di vista culturale lascia un senso di vuoto e di abbandono. In queste righe non mi concentrerò sulla statura accademica di Eco, quanto sul ruolo che egli ha avuto come intellettuale d’altissimo livello in relazione alla cultura popolare, un tema che a mio vedere risulta fondamentale nella sua attività letteraria.

Pubblicato in Umanistica e sociale
Venerdì, 08 Gennaio 2016 00:00

La solitudine dell'ascoltatore globale

La solitudine dell'ascoltatore globale

Le persone leggono meno libri, vanno meno ai musei, ma sicuramente continuano ad ascoltare tantissima musica. La loro vita è circondata dalla musica. La musica si trova nei negozi, nei supermercati, nelle piazze. Nelle nostre abitazioni, poi, abbiamo sempre più dispositivi tecnologici che ci consentono l'accesso alla musica e la riproduzione di brani musicali.  Il numero di persone che si accosta a uno strumento musicale è in continua espansione. Inoltre, nonostante la crisi del mercato discografico, la musica è ancora il settore dell'industria culturale, insieme al cinema, con maggiori potenzialità di business.

Pubblicato in Audio
Mercoledì, 13 Maggio 2015 00:00

Il nostro perché

Il nostro perché

Come molti di voi sapranno, quando ho chiesto suggerimenti relativamente al contenuto di questo intervento, mi è stato detto di parlare “dell’uomo, del socialismo, del capitalismo”. Generiche e dispersive, queste tematiche solo in fase esplorativa richiederebbero ore e ore di discussione, ma sono in realtà anche un ottimo punto di partenza per una piccola riflessione del rapporto che lega la realtà sociale con Il Becco e il suo progetto.

Uomo, socialismo, Capitalismo. Indubbiamente l’unico di questi concetti a godere di una certa salute è il terzo: capitalismo. L’uomo è stato modernamente lacerato nella sua identità individuale, ormai in frantumi o liquefatta, le sue fondazioni metafisiche che lo consideravano soggetto ordinatore razionale del mondo, autocosciente, libero e autonomo sono state prima messe in crisi dai “filosofi del sospetto” e poi disintegrate dalle filosofie strutturaliste e post-strutturaliste; anche il socialismo, con la caduta del Muro di Berlino, quando non considerato un offesa o un insulto, è nel migliore dei casi interpretato come la fine della modernità ovvero come l’infrangersi del sogno di progresso ed emancipazione dell’occidente. A dominare un contesto in cui la storia non è finita ma non sta neanche troppo bene, resta solo il capitalismo.

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Mercoledì, 21 Gennaio 2015 00:00

Lettori in Italia

Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.
Daniel Pennac

Spulciano il sito ufficiale dell’Istat si possono trovare risultati molto interessanti. Spinta dalla curiosità suscitata da un articolo su Il Sole 24 Ore di qualche giorno fa, sono andata a vedere i dati sulla lettura in Italia.

Dire che sono allarmanti sarebbe un eufemismo. Il primo elemento che salta all’attenzione leggendo il resoconto dell’istituto di statistica è senza alcun dubbio che la percentuale di lettori nel 2014 è scesa dal 43% dell’anno precedente al 41,4%: il restante 59,6% non ha letto neppure un libro nel corso dell’anno. Una forte disparità si trova tra i due sessi, avendo le donne che da sei anni per un 48% leggono almeno un libro all’anno, contro il 34,5% degli uomini.

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Martedì, 20 Gennaio 2015 00:00

Al funerale per il Maggio Musicale

Che il Maggio Musicale Fiorentino non navigasse in buone acque non era una novità. L’anno era finito nell’incertezza: stipendi arretrati che non arrivavano, futuro non chiaro e nessuna certezza riguardo al posto di lavori di oltre cinquanta persone.

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Venerdì, 21 Novembre 2014 00:00

A Firenze una Libreria dei Lettori #2

Intervista a cura di Chiara Del Corona e Lorenzo Palandri

Clicca qui per leggere la prima parte dell'intervista

7) Un’altra impressione è che oggi le persone stiano diventando individui sempre più solipsistici, un po’ovattati nelle loro realtà atomistiche, parcellizzate, in cui si è persa anche solo la voglia o l’idea di spazi comunitari, di aggregazione e condivisione, di scambi umani, di vita sociale: come è possibile allora aprire una breccia entro queste cellule “egoiche”, individualiste e stimolare le persone ad “unirsi” di nuovo, condividendo un’esperienza come quella proposta dalla vostra libreria?

Gennaro: Rispondo a livello personale. La soluzione individualista o troppo individualista non penso che sia alla fine connaturata all’uomo né porta a grandi risultati. Una volta o l’altra la si smetterà.

Pubblicato in Toscana
Giovedì, 20 Novembre 2014 00:00

A Firenze una Libreria dei Lettori

Intervista a cura di Chiara Del Corona e Lorenzo Palandri

“I libri sono stati i miei uccelli e i miei nidi, i miei animali domestici, la mia stalla e la mia campagna; la libreria era il mondo chiuso in uno specchio; di uno specchio aveva la profondità infinita, la varietà, l’imprevedibilità.”
Jean-Paul Sartre

La Libreria dei lettori è un piccolo gioiello incastonato nel cuore di Firenze, accanto al teatro della Pergola. È un piccolo paradiso, che ci accoglie con la sua atmosfera familiare, che profuma di casa e dove pare che il tempo si fermi, quel tempo frenetico delle nostre giornate, quel tempo che ci fa correre senza tregua e senza sosta, regalandoci invece un tempo diverso, dilatato, un tempo in cui si può evadere dalla routine caotica e urgente delle nostre esistenze e respirare un’aria diversa, dedicarsi alla lettura di un libro, o al piacere di uno scambio, di un contatto finalmente umano. Qui incontriamo infatti Fiammetta, titolare della Libreria dei Lettori e Gennaro, fondatore dell’associazione Pagine & Costole, che opera in totale sintonia con la Libreria. Entrambi vogliono fornire una risposta, non soltanto di fronte al

Pubblicato in Toscana
Sabato, 01 Novembre 2014 00:00

Borda!Fest e la cultura alternativa a Lucca

Mentre centinaia di migliaia di comics diggers e cosplayers si riversano nella città toscana per l'edizione 2014 del Lucca Comics&Games, ad accendere quell'incanto “a orologeria” di socialità e divertimento, pronto a spegnersi alla fine dell'evento per palesarsi nuovamente solo in estate per l'incensato Summer Festival, un'altra Lucca prende parola in città e ci racconta una storia di liberazione e repressione, di creatività, aggregazione, di alterità rispetto alla produzione culturale calata dall'alto. Dai simbolici tombini della città sommersa emerge Borda!Fest, una rassegna di quattro giorni interamente dedicata alle autoproduzioni, alle arti visive, alla musica emergente, a tutto ciò che non riesce a trovare spazio dentro gli stand e gli spazi del festival ufficiale.
Il tema degli spazi pubblici è centrale nella vicenda che è andata a comporsi attorno alla realizzazione di questa kermesse, in primis per il mancato riconoscimento di tantissimi prodotti artistici che quindi pagano la loro alternatività con le porte sbarrate dell'amministrazione di fronte alle richieste di poter far vivere queste esperienze culturali in città.

Pubblicato in Toscana

La storia di un uomo che ha lottato per l'indipendenza e il sogno di una società più giusta ed equa in Angola.
Per chi ha vissuto questa esperienza è normale essere un po’ frustrato, nonostante quel che è successo si possa comprendere… Ed io lo comprendo: c’era bisogno di creare una borghesia perché oggi, nel mondo, non c’è altro sistema, e siamo dovuti entrare nel mondo del capitalismo, aspettando che un giorno ci sia un’alternativa”.

Pubblicato in Internazionale

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