Martedì, 19 Novembre 2013 00:00

A Pisa si difende il colore

"Difendiamo l'allegria”. Fra bolle di sapone, clown e giocolieri, disco samba anni '70 e adesivi “Riprendiamoci il Colorificio” appiccicati ai giubbotti di polizia e carabinieri, i ragazzi e le ragazze del Municipio dei beni comuni offrono una manifestazione che è un inno alla vita. Sono stati sgomberati da Pisa e accolti al Consiglio d'Europa di Strasburgo, come esempio di virtuoso recupero di spazi abbandonati. Con la giornata di oggi, sistemano un altro mattone – cementato dagli articoli della Costituzione – sulla costruzione di quello che a buon diritto definiscono “un luogo aperto e di socialità”. Agli antipodi della cementificazione, questa sì reale, che la multinazionale di turno (J Color) ha già chiesto agli uffici comunali. Dopo aver comprato una fabbrica che aveva un secolo di storia operaia alle spalle. Averla chiusa. E tenendola da anni in degradante abbandono. Aspettando l'occasione (e l'amministrazione) giusta per farsi approvare la variante urbanistica di rito.

Pubblicato in Toscana
Lunedì, 28 Ottobre 2013 00:00

Pisa non si arrende al grigiore

Dopo un anno di colore e di socialità, l’ex-colorificio di Pisa di proprietà della JColors torna al grigiore, al degrado. Lo scorso settembre, dopo mesi di controversie giuridiche, richieste di legittimazione nonché di appelli di solidarietà da tutto il globo, la sentenza di sgombero è stata approvata.

Avviene nella giornata di sabato 26 ottobre, sotto gli occhi di molti manifestanti accorsi in via Montelungo, sede dell’ex Colorificio, e di molti che seguono la diretta streaming - sintomo di come questa esperienza abbia fatto coagulare intorno a sé personalità e soggetti tra loro distanti sia per quanto concerne la collocazione geografica, sia per quella politica. Gli occhi di tutt’Italia - e non solo - puntano su Pisa, basti pensare che l’hashtag “excolorificio” è il più twittato d’Italia, con twit provenienti anche dal resto d’Europa.

Pubblicato in Toscana

 di Simone Virgilii

Ieri mattina ha avuto luogo l'udienza riguardante la richiesta di sequestro da parte della J-Colors dell'edificio di sua proprietà occupato da Rebeldìa. La sentenza definitiva, attesa per le nove da un nutrito presidio di cittadini davanti il tribunale, arriverà molto probabilmente lunedì. Nonostante non ci sia stata una decisione sul futuro del colorificio, sembra che, così come riferito dal consigliere Auletta e dall'avvocato

Pubblicato in Toscana

Avevamo lasciato l'ex-Colorificio Liberato in trepidante attesa della fatidica data del 20 settembre, giorno di festa in cui avrà inizio il primo dei tre giorni dedicati al tema dei Beni Comuni, ma anche data in cui si potrebbe decidere del futuro dell'intero progetto nelle stanze del Tribunale di Pisa.

In questi giorni, però, in attesa che sullo sgombero dello stabile sia presa una decisione, si è consumata un'altra piccola querelle intorno agli inquilini di via Montelungo. Pare infatti che lo scorso 15 luglio la J Colors abbia inoltrato al comune di Pisa, e nello specifico all'ufficio competente, alla giunta e al sindaco Marco Filippeschi, una richiesta di variante di destinazione d'uso dell'area a fini residenziali.

Pubblicato in Toscana

Si prospetta un'estate di resistenza all'ex-Colorificio di via Montelungo a Pisa, dove ormai da otto mesi ha sede il Progetto Rebeldia, ora Municipio del Beni Comuni. E' di questa mattina infatti la notizia che l'udienza relativa allo sgombero è stata spostata al prossimo 20 settembre.

Cadono momentaneamente nel vuoto dunque le richieste di J-Colors, multinazionale proprietaria del complesso industriale da anni in disuso, che per tre volte ha fatto istanza di sequestro e dunque di sgombero della ex-fabbrica. Denuncia, a carico di alcuni attivisti presenti al momento dell'occupazione, che nei giorni scorsi era stata oggetto di un respingimento da parte del Giudice per le Indagini Preliminari, che aveva rigettato le richieste del Pm di mettere i sigilli al complesso occupato. Rigetto impugnato dalla Procura.

Altri quattro mesi di ossigeno, dunque, in attesa di sapere se l'istanza del Gip, prima importante vittoria dell'esperienza dell'ex-Colorificio Liberato, sarà riconfermata. Un tempo certo propizio alle sempre più fitte iniziative del Municipio dei Beni Comuni, investito in questo ultimo mese da una nuova ondata di visibilità grazie all'esperienza della lista Una Città in Comune (Ucic), candidata alle elezioni a Pisa e d'ora in poi rappresentata in consiglio dai due neo-consiglieri Francesco Auletta e Marco Ricci, forte di un abbondate 8% di consensi. Ma anche, e soprattutto, mesi utili affinché anche il restante mondo politico “batta un colpo” in merito a tutto l'affaire Colorificio, che con le sue manifestazioni dedicate ai quartieri, le sue iniziative a carattere nazionale (ultima in ordine di tempo la tappa della Commissione Rodotà) e le molteplici vocazioni delle associazioni componenti il progetto, sta effettivamente aumentando la sua influenza sulla città.

Prima della campagna elettorale, infatti, non solo Ucic e l'alleata Rifondazione Comunista si erano impegnate in merito all'esperienza di via Montelungo. Le istanze del Colorificio erano infatti state al centro dell'intesa fra Partito Democratico e Sinistra Ecologia e Libertà. Accordo che certo ha giovato al rieletto sindaco Filippeschi, che grazie a quell'alleanza è riuscito a scongiurare l'ipotesi di un ballottaggio che forse lo avrebbe potuto vedere contrapposto addirittura alla stessa sinistra radicale, se solo quest'ultima si fosse unita sotto un unico candidato sindaco. Insieme ad altri impegni certo interessanti in merito al parco di Cisanello, alla variazione di bilancio a favore del sociale e alla mozione per l’acqua bene comune, l'allora maggioranza s'impegnò anche attraverso una mozione votata nell'ultima seduta del consiglio “a ricorrere a tutti gli strumenti a disposizione per evitare uno sgombero coatto dell'ex-colorificio, facendosi promotrice di ogni iniziativa possibile che permetta di arrivare a una soluzione pacifica e di favorire un dialogo costruttivo tra le associazioni e la proprietà al fine del raggiungimento di un'intesa fra loro, nel pieno rispetto della legalità e dei valori sociali espressi dalle attività delle associazioni stesse”.


Promesse che in campagna elettorale non hanno avuto mai seguito nei vari dibatttii e confronti fra i candidati. Parole che, c'è da scommetterci, perseguiteranno legittimamente la nuova maggioranza, che dopo questa “proroga” concessa al Municipio dei Beni Comuni dai tempi della giustizia, avrà tutto il tempo di insediarsi, risolvere le consuete prove d'equilibrismo per la formazione della giunta e uscire dallo standby del cambio di legislatura, che avrebbe rappresentato certo una facile giustificazione nel caso tutto si fosse risolto in tribunale questa mattina.

Pubblicato in Toscana
Venerdì, 15 Febbraio 2013 00:00

Liberare Pisa da grigiore e speculazione

Quest’esperienza non deve spezzarsi, e tanto meno si può ridurre tutto ad una questione di ordine pubblico. Non si può rompere, magari in attesa di ospitare una prossima speculazione, l’esperienza che di giorno in giorno sta crescendo nell’ex colorificio toscano a Pisa, un luogo “liberato” dall’incuria e dall’abbandono. Stiamo parlando di una grande area produttiva, oltre 14.000 metri quadri, a poca distanza dal duomo pisano. Comprato da una multinazionale, da subito più chiaramente interessata al marchio e non dalla produzione, negli anni i lavoratori sono stati via via licenziati, fino alla definitiva chiusura. Poi dietro muri e cancelli chiusi, lontano dalla vista, il degrado e l’abbandono.

Dal 13 ottobre questa area è stata liberata dall’oblio e restituita alla città, alle/ai  cittadine/i, associazioni gruppi di persone. E in questa area si sono sviluppate tantissime attività alcune di rilievo nazionale come la tre giorni a fine gennaio 2012. Uno spazio liberato, reso fruibile e fruito, una esperienza che non può essere repressa con la motivazione dell’ordine pubblico, del quale non vi è nessun interesse pubblico o sociale per invocarlo.

Pubblicato in Toscana

Free Joomla! template by L.THEME

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti.