Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.
Perché nasce l'arte? Qual'è il suo rapporto con i diversi poteri (comunicativo, religioso, politico)? Il libro di Roberto Gramiccia (Arte e Potere. Il mondo salverà la bellezza? Con la collaborazione di Diana Cardaci, prefazione di Alberto Burgio, postfazione di Claudio Strinati - Ediesse, 2014, € 13,00) prova a fornire uno strumento di comprensione sulla misteriosa comparsa dell'arte (tra le prime attività umane insieme alla techné, all'erotismo ed al sacro) e sulla relazione - dialettica e tutt'altro che meccanica - tra questa ed il potere.
Per la prima volta dal suo ritorno alla guida del governo giapponese il Premier Abe ha tenuto un colloquio con il Presidente cinese Xi. L'incontro è avvenuto lo scorso 10 novembre in occasione dell'annuale summit APEC (Asia-Pacific Economic Cooperation) ospitato quest'anno dalla Repubblica Popolare.
Entrambi i leader hanno convenuto sulla necessità di abbassare il livello di tensione (in particolare marittima) tra le due nazioni generato prevalentemente dalla contesa per le isole Senkaku. “È il primo passo per migliorare le relazioni bilaterali rimettendo al centro una mutua positiva relazione basata su interessi strategici comuni” ha dichiarato il premier nipponico al termine dell'incontro.
Soddisfazione è stata espressa anche dal Capo della Segreteria del PCG Yamashita.
Sit-in lo scorso 29 ottobre davanti la sede della Dieta indetto dalle maggiori organizzazioni sindacali per protestare contro un disegno di legge – presentato dalla maggioranza – che precarizzerebbe ulteriormente il lavoro.
È partita intanto ad Okinawa la campagna elettorale del candidato anti-base Takeshi Onaga. A suo sostegno un vasto schieramento che comprende oltre ai comunisti anche molti ex liberal-democratici contrari al via libera dato dal PLD alla nuova installazione militare statunitense nel distretto di Henoko a Nago. “Tutti insieme al di là delle differenze di partito sosteniamo Onaga perché siamo tutti contrari a Nakaima (il governatore uscente), il quale ha tradito gli elettori andando avanti sulla costruzione della base. Con la vittoria di Onaga costringeremo il Primo Ministro Abe ad accettare il volere degli abitanti di Okinawa” ha dichiarata il deputato comunista Akamine.
L'unione parlamentare Giappone-Corea ed il suo corrispettivo coreano hanno tenuto, lo scorso 25 ottobre, una riunione nella capitale sudcoreana ed adottato all'unanimità una risoluzione a difesa del comunicato Kono del 1993 sulla vicenda delle comfort women. Presente alla riunione il Presidente del Partito Comunista Shii (in qualità di vicepresidente dell'unione parlamentare) il quale ha anche incontrato il Presidente sudcoreano Park ed illustrato all'Università di Corea la proposta del proprio partito di creare una comunità di pace nell'Asia del Nord-Est.
La polizia di Hokkaido ha arrestato nel contempo un uomo di sessantaquattro anni sospettato di aver fatto una telefonata minatoria all'Università Hokusei Gakuen di Sapporo, ateneo che ha visto alcuni dei propri docenti collaborare con la ricerca storica sul sistema di schiavitù sessuale dell'impero coloniale giapponese condotta dal giornale Asahi Shimbun.
Anche ad Osaka la polizia sta investigando su diversi casi di minacce telefoniche o indirizzate via mail contro un docente dell'Università Tezukayama di Nara che ha collaborato anch'esso con la ricerca.
Scosse nel governo Abe a meno di due mesi dal rimpasto: Yuko Obuchi (neoministro dell'Economia) e Midori Matsushima (Giustizia, anche lei fresca di nomina) hanno rassegnato le dimissioni in quanto sottoposte a indagine per sospette violazioni inerenti le spese elettorali.
Al ministero occupato dalla figlia di Keizo Obuchi (premier dal '98 al 2000) è approdato Yoichi Miyazawa (nipote anch'egli di un ex premier e figlio di un ex ministro della Giustizia). Alla Giustizia la neoministro è invece l'avvocatessa e parlamentare PLD Yoko Kamikawa.
Domenica di elezioni quella appena trascorsa: si è votato infatti per le legislative tunisine, per il rinnovo del parlamento e del mandato presidenziale in Uruguay, per il secondo turno delle presidenziali in Brasile e per il rinnovo del parlamento ucraino.
Il Partito Comunista Giapponese si schiera contro l'intenzione del governo Abe di rivedere il piano di difesa nippo-americano del 1997. Tra le modifiche alle linee guida vi è il tentativo di estendere la cooperazione militare ad aree distanti dal Giappone: un'adesione quindi sempre più rispondente alle esigenze militari degli USA.
Il Nuovo Komeito, partner dei Liberal-Democratici, si è comunque opposto ad un eventuale impiego di truppe nipponiche nello Stretto di Hormuz (possibilità presa in considerazione dallo stesso Abe alcuni mesi fa).
Dure critiche riguardanti le politiche di sicurezza nazionale sono giunte da parte del Presidente del Partito Comunista Shii al premier Abe durante la seduta plenaria della Dieta del primo ottobre. L'esponente comunista ha sottolineato come l'impiego di truppe nipponiche all'estero esponga le stesse a gravi rischi concernenti la loro sicurezza e la sicurezza complessiva del Giappone.
Non cessa intanto di far discutere l'intenzione del governo di negare o rivedere il comunicato (del 1993) dell'allora Segretario Generale del Gabinetto Kono che riconosceva il fenomeno della schiavitù sessuale all'interno della politica coloniale dell'Impero giapponese.
Partita insieme ad altre primavere (ma le coincidenze iniziano e finiscono con questo aspetto temporale) la vicenda siriana lungi dal risolversi si complica ogni giorno che passa. Alle iniziali proteste, alcune giustificate da alcuni aspetti anacronistici del sistema siriano come la legge di emergenza in vigore dal '63, sono ben presto seguite azioni armate che hanno trovato il pronto sostegno di nazioni estere.
Il conflitto durante il proprio sviluppo ha visto l'intrecciarsi - parallelamente al crescere dell'intensità dei combattimenti ed alla loro estensione su tutto il territorio siriano – di nuovi nodi: gli scontri etnici (ed in particolar modo la questione curda), l'affermarsi dell'estremismo sunnita, le aspirazioni egemoniche della Turchia.
Iniziative si sono tenute in tutto il Giappone in occasione, il 26 settembre, della Giornata Internazionale per l'Eliminazione Totale delle Armi Nucleari. “L'esistenza stessa delle armi nucleari è inaccettabile da un punto vista umanitario” ha affermato una delle sopravvissute al bombardamento atomico di Hiroshima nel proprio intervento alla manifestazione tenutasi a Tokyo e promossa dal Consiglio Giapponese contro le Bombe A e H.
In tema di politique politicienne fanno discutere i nuovi ingressi nel governo Abe avvenuti alcune settimane fa. Se da un lato è considerevolmente aumentata la partecipazione femminile all'esecutivo, in patria ed all'estero diversi organi d'informazione hanno reso noti i legami di alcune di queste ministre con gruppi filo-nazisti. Tra i nomi più controversi quello di Eriko Yamatani (a capo della Commissione Nazionale di Pubblica Sicurezza) che sarebbe legata all'associazione xenofoba anti-coreana Zaitokukai e quelli di Tomomi Inada (sostituita alle Riforme Amministrative ma promossa nell'organigramma del PLD) e Sanae Takaichi (Interni) fotografate insieme al leader neonazista Yamada. Le tre politiche liberal-democratiche e lo stesso premier Abe fanno parte del gruppo di parlamentari che sostengono l'associazione Nippon Kaigi, organizzazione negazionista rispetto ai massacri portati avanti dall'impero coloniale giapponese ed esaltatrice del passato militarista del Sol Levante.
Il Becco è una testata registrata come quotidiano online, iscritto al Registro della Stampa presso il Tribunale di Firenze in data 21/05/2013 (numero di registro 5921).