La sinfonia “Scozzese” e l'overture “Le Ebridi” sono capisaldi del repertorio Mendelssohniano: nascono entrambe da un viaggio in Scozia del compositore nel periodo in cui si trovava per lavoro a Londra, tra il 1829 ed il 1830 e risentono nella concezione, nei colori e nel ritmo proprio del clima scozzese. Melodie turbinanti e melanconiche si succedono insieme a memorabili sezioni di “tempeste” che evocano il paesaggio delle Highlands e il viaggio del compositore fino all'isola di Iona. L'overture, completata nel 1830, resta uno dei modelli per il poema sinfonico romantico e influenzò Listz e lo stesso Wagner. La terza sinfonia, dopo una pausa di dieci anni, fu completata con lunghe e laboriose revisioni nel 1841: ancora oggi molto amata dagli inglesi (fu allora dedicata alla regina Vittoria) incorpora ritmi caratteristici scozzesi, come nel famosissimo secondo movimento. Del concerto per pianoforte di Schumann non c'è molto da dire: uno degli inizi della musica moderna, assolutamente innovativo nella modulazione e nella concertazione, modello per tutti coloro che dopo si sono cimentati nella scrittura per piano e orchestra.
Gardiner è noto al pubblico principalmente come direttore di musica barocca, uno dei più grandi direttori di Bach ed Handel, fondatore del Monteverdi Choir e degli English Baroque Soloists: tuttavia con la sua Orchestre Révolutionnaire et Romantique, fondata nell'89, è da tempo interprete impeccabile anche del repertorio classico e romantico, eseguito con attenzione filologica e strumenti d'epoca. In questa esecuzione dirige un'orchestra con cui ha un legame particolare, la London Symphony, e riesce a trarre dall'eccellenza di una delle migliori orchestre d'Europa un suono fresco ed un'interpretazione dal respiro diverso dal consueto. La Pires si conferma interprete squisita del repertorio romantico e di Schumann in particolare, in un pezzo in cui non è facile mantenere l'equilibrio tra la forma, l'estro e l'invenzione.
Una registrazione che si preannuncia come la più interessante degli ultimi anni per questo tipo di repertorio, un'occasione anche per i neofiti del primo romanticismo di godere appieno e senza forzature fuori contesto dell'opera di due grandi compositori e del lavoro di due grandi musicisti.