Martedì, 05 Novembre 2013 00:00

Israele e Italia: uniti nella guerra

La prendiamo larga per poi arrivare alla "notizia" vera e propria. Portate pazienza e arrivate fino in fondo, anche se sul web è pratica poco diffusa.

In Italia si pratica con efficacia e singolare capacità la fittizia equidistanza. Quella neutralità distaccata che può permettere di non assumersi alcuna responsabilità.

Uno degli ambiti in cui è facile riscontrarla è quello della questione palestinese.

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In vista dell'iniziativa "C'era una volta il Medio Oriente", organizzata per il 28 ottobre (qui la locandina). Intervista a Niccolò De Scalzi: interessato alla politica estera americana, agli equilibri mediorientali e al rapporto tra guerra e nuove tecnologie, è presidente dell'associazione Meridiani - Relazioni Internazionali e  junior member del Centro di Studi Strategici e Internazionali dell'Università di Firenze. Per l'intervista a Limes clicca qui.

1) Prima l'Egitto e poi la Siria hanno riacceso i riflettori sull'altra sponda del Mediterraneo, rimettendo al centro delle cronache anche televisive gli stati nazionali. Con riferimento agli sviluppi siriani, quali differenze segnano la distanza tra il nuovo millennio e il secolo scorso? In particolare sembra incrinarsi o rafforzarsi il mito del "superamento degli stati nazionali"?

Trarre lezioni generali da casi particolari è un esercizio molto rischioso nel campo delle relazioni internazionali. Quando parliamo di fattori che possono

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Martedì, 09 Aprile 2013 00:00

9 aprile di lotta e cultura palestinese

“Il 9 di aprile [1936] è l’anniversario della nascita di Ghassan Kanafani, uno dei maggiori scrittori di tutto il mondo arabo”. Il 9 di aprile [1948] è però anche l’anniversario del massacro di Deir Yassin, della strage di donne e bambini palestinesi che “sconvolse persino gli osservatori delle Nazioni Unite”. La coincidenza dei due anniversari determinerà la scelta, da parte di Kanafani, di non festeggiare il proprio compleanno.

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Lunedì, 28 Gennaio 2013 00:00

Israele dopo le elezioni

Pareva proprio che «la campagna elettorale più noiosa di tutti i tempi» dovesse noiosamente partorire il terzo governo di destra di Benjamin Netanyahu, il nazionalreligioso “regno di Re Bibi” come l'abbiamo sempre conosciuto, magari con gli ormai ingombranti barbogi di UTJ e Shas nuovamente relegati nel campo del messianesimo e sostituiti con l'ultradestra 2.0 di Naftali Bennett. Proprio per questo resta difficile non rimanere stupiti di fronte ai risultati di queste elezioni per la diciannovesima Knesset: il centro che sfonda, Likud (che nel frattempo ha assorbito Lieberman) duramente colpito, Bennett frustrato, il Labor che nonostante tutto non affonda, la sinistra-sinistra stabile o in crescita. In percentuali: Likud-Yisrael Beiteinu 23.32%, Yesh Atid 14.32%, Labor 11.39%, HaBayit HaYehudi 9.12%, Shas 8.75%, UTJ 5.17%, Hatnuah 4.99%, Meretz 4.54%, le due liste arabe complessivamente 6.21%, Hadash 3%, Kadima 2.1%.

Utile ricordare che lo sbarramento per la legge elettorale israeliana è fissato al 2%.

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Martedì, 22 Gennaio 2013 00:00

Per la Palestina, a cena col Becco

Con l'occasione le ragazze e i ragazzi del Becco ringraziano tutti i presenti e i realatori, che hanno sopportato i molti problemi e hanno permesso la riuscita di una serata che ha registrato circa 100 presenti e la possibilità di coprire, economicamente, tutte le spese burocratiche che affronteremo in questo mese di gennaio per la nascita ufficiale dell'associazione.

Non v'è accanimento, non un assedio, non un imperversare d'armi e dollari peggiore di quello scatenato dal '900 contro il popolo palestinese. E proprio per questo non v'è ragione migliore per porsi ancora una volta “dalla parte del torto”, oltre la coltre dei media tradizionali. Non poteva essere più significativa la primissima uscita pubblica de Il Becco, venerdì sera, presso il circolo Arci “La Fogliaia” a Calenzano. Un'iniziativa che la redazione ha voluto dedicare ad uno dei nodi cruciali delle mille e più vicende arabe degli ultimi anni; un «fantasma che aleggia sulle primavere mediorentali», com'è stato definito l'affaire palestinese durante la serata, del quale si è discusso in compagnia dell'ecoattivista contro le guerre e giornalista del Manifesto Marinella Correggia, del coordinatore nazionale di Al Fatah Italia Ali Emad, dell'imam di Firenze e presidente dell'Unione delle Comunità Islamiche in Italia Izzedin Elzir, del responsabile Pace e Movimenti di Rifondazione Comunista Alfio Nicotra e di Mariano Mingarelli, dell'Associazione di Amicizia Italo-Palestinese.

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