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Venerdì, 03 Febbraio 2017 00:00

Viareggio e la politica

Sulla vicenda processuale altri che l'hanno seguita diranno meglio. Qui, svolgendo un lavoro più semplice, ma forse poco praticato, vorremmo soffermarci sulla riflessione.

Pubblicato in Territori e beni comuni
Giovedì, 21 Aprile 2016 00:00

Venti macchinisti morti in un anno

Riceviamo questo articolo dalla rivista Ancora In Marcia e condividiamo con piacere. Crediamo infatti fermamente che ogni caso, di come ce ne sono sempre più frequentemente, di condizioni logoranti del lavoro debba essere diffuso il più possibile.

Venti macchinisti morti in un anno

Nell’ultimo anno la nostra rivista si è dovuta assumere il triste compito di dare la notizia di una ventina di macchinisti prematuramente scomparsi. E già nel prossimo numero, ancora in lavorazione, saranno inseriti altri 3 necrologi, augurandoci che nel frattempo non ne arrivino altri…

Pubblicato in Società
Mercoledì, 06 Maggio 2015 00:00

Il motore della Storia - Intervista a Gallori

In vista dell'iniziativa di presentazione del progetto "Ritorno al passato", pubblichiamo quest'intervista a cura di Alessandro Zabban

Il motore della storia.
Intervista a Ezio Gallori


1) Hai attraversato anni di grande cambiamento per il Paese, che hanno riguardato anche il mondo del lavoro. Com'è mutata la figura del sindacalista?

Il sindacalista di prima era un personaggio che innanzitutto lavorava, oggi invece la sua figura si è professionalizzata. Per alcuni è diventato un modo per fare carriera: alcuni rappresentanti dei lavoratori sono diventati deputati o dirigenti di azienda (non parlo solo di Moretti, il caso più noto, che è passato dalla Filt-Cgil a dirigere le Ferrovie dello Stato, per poi passare recentemente a Finmeccanica). 

Pubblicato in Umanistica e sociale

Di Matteo Mariani

Tra qualche anno avremo macchinisti settantenni alla guida dei treni. Sembra incredibile, ma sarà così.
Fino a qualche anno fa chi guidava i treni, così come altri ferrovieri con mansioni connesse alla sicurezza e che lavorano su turni irregolari, aveva un fondo speciale presso l’INPS e la garanzia di poter andare in pensione a 58 anni.
La pensione anticipata risultava di fondamentale importanza in particolare per i macchinisti, che hanno tuttora un’aspettativa di vita di 64,5 anni, contro quella media di 82 anni della popolazione italiana.
Poi sono arrivati i vari Calderoli (che ha soppresso i fondi speciali) e Fornero, e così i ferrovieri, unica categoria in Italia, si sono trovati ad andare in pensione 9 anni più tardi in un colpo solo.

Pubblicato in Società
Giovedì, 06 Febbraio 2014 00:00

Morire lavorando, prima della pensione

"Non stiamo discutendo di quanto il nostro lavoro sia gravoso. Stiamo parlando del fatto che moriamo prima". 

Una ricerca ha indicato in 64,5 anni la vita media di un macchinista, mentre la riforma Fornero prevede per questi lavoratori i 67 anni di età per andare in pensione. La salute di chi manda avanti i treni è compromessa da diversi fattori, tra cui i turni aciclici con una discreta quantità di servizio notturno e il microclima della cabina di guida. 

Questo dato non è argomento di discussione.

Pubblicato in Società
Venerdì, 27 Dicembre 2013 00:00

I treni e la sinistra delle privatizzazioni

Tentiamo un ragionamento complessivo, portate pazienza e arrivate fino in fondo.

I servizi ormai li concepiamo come un diritto, per cui paghiamo. Le poste, piuttosto che la scuola, non sono concepite come un’organizzazione di lavoratori secondo finalità di pubblico servizio: sono qualcosa che deve servirci per bisogni individuali. Non attribuiamo quindi al pubblico un ruolo di organizzazione e direzione: ci deve pensare qualcuno pagato per fare questo, a noi importa solo che il servizio funzioni.

Pubblicato in Società
Mercoledì, 20 Novembre 2013 00:00

Cronache dalla Val di Susa

Il viaggio inizia la mattina del 15, prestissimo. Due intercity e un treno locale, proprio quegli intercity che Trenitalia ha tagliato ovunque e cui ha tutta l'intenzione di dare il colpo di grazia.

Il primo intercity viaggia senza problemi fino a Genova, dove ad aspettarci sul tabellone ci sono centoventi scoraggianti minuti di ritardo. Quest'altro intercity non ce l'ha fatta – ci dicono al banco informazioni – il locomotore si è rotto a Novi Ligure, bisogna mandare un altro locomotore a prenderlo per trainarlo fino a Genova. State tranquilli, è robetta, e a Torino chiedete il bonus (si chiama così, apprendo, la forma di rimborso parziale che spetta ai viaggiatori per ritardo del treno).

Pubblicato in Società
Martedì, 11 Giugno 2013 22:17

Professione macchinista ferroviere #2

Dopo la pausa caffè i macchinisti delle Ferrovie ricominciano la discussione. A partire dal 1 settembre dello scorso anno è stato concordato un nuovo contratto lavorativo: “Adesso col nuovo contratto siamo diventati lavoratori a cottimo, cioè più si lavora e più si guadagna, nel bene e nel male. Se da un lato questo può servire al lavoratore che magari ha bisogno di guadagnare un po’ di più per far quadrare i conti in famiglia, dall’altro gli straordinari sono diventati inutili”. Monetizzare tutto serve all’azienda per far ingoiare il rospo: ma quanto è grande questo rospo?

Pubblicato in Società

Il trasporto come risorsa centrale per l’uscita dalla crisi. E' questo il tema del convegno organizzato dal Gruppo Regionale Federazione della Sinistra - Verdi per venerdì 10 maggio a Firenze. Il perché di questo evento nelle parole del capogruppo Sgherri, che afferma che ”al di là di polemiche sterili, l’ammodernamento della rete ferroviaria regionale sia la priorità strategica su cui puntare

Come uscire, a Firenze e in Toscana, da una polemica sterile e stereotipata - Tav sì tav no - e rispondere con efficacia ai problemi di sviluppo del nostro territorio?

Pubblicato in Toscana
Domenica, 10 Febbraio 2013 21:18

Firenze: Tav travolta dallo scandalo

Sabato 19 gennaio. Un boomerang mediatico si abbatte sul progetto della TAV di Firenze, ovvero sui lavori per il sottoattraversamento fiorentino dei treni ad Alta Velocità. Tutti i giornali riportano a caratteri cubitali la notizia che la magistratura ha bloccato il cantiere procedendo ad una serie di sequestri tra cui quello della cosiddetta “Monna Lisa”, l’enorme fresa che, da lì a pochi giorni, avrebbe dovuto iniziare a scavare un doppio tunnel lungo 6 km da Rifredi a Campo di Marte.

Pubblicato in Toscana
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