“«Questa crema farà miracoli sulla tua pelle.» A meno che non si intenda che provocherà delle stimmate, è difficile che una crema possa fare miracoli.”1
Le Rivoluzioni spiegate ai bambini: un nuovo (e interessante) progetto editoriale
Oggi mi sono finalmente capitati tra le mani dei libri che fanno parte di un progetto che ho trovato estremamente interessante dalla prima volta che ne ho sentito parlare. Il progetto “Rivoluzioni” della casa editrice ISTOS ha come obiettivo raccontare le principali rivoluzioni mondiali viste attraverso gli occhi dei ragazzini – secondo un formato comprensibile, appunto, a un ragazzino. Prima di andare avanti devo fare una premessa. Non sono un fan sfegatato dell’idea, diffusa nella letteratura dell’infanzia, che per affrontare un tema in maniera comprensibile ad un bambino sia necessario costruirgli intorno l’impalcatura di una storia con per protagonista un ragazzino: nella maggior parte dei casi il tema e il protagonista risultano uniti artificialmente, e questo non serve né alla narrazione, né al tema di cui si vuole parlare. Per intenderci, preferisco l’approccio di Enzo Biagi nelle “Storia d’Italia” e “Storia del mondo” a fumetti, evidentemente pensate per un pubblico di bambini e ragazzi, ma per nulla condiscendenti ed edulcoranti nel loro modo di trattare i rispettivi temi, oppure il franco e dissacrante umorismo di Horrible Histories.
E-book e libri: la morte di entrambi?
Negli Stati Uniti il numero di e-book venduti è calato drasticamente, mentre è aumentato quello dei volumi cartacei. Gli ultimi due anni vengono letti da parte della stampa internazionale come l'attestazione di una mancata rivoluzione: il digitale non sostituirà la cellulosa. Altri tentano di descrivere un futuro di armonia tra diverse offerte dei contenuti narrativi.
Le nuove tecnologie godono di almeno due principali filoni narrativi, a livello diffuso. Da una parte la favola dell'emancipazione, di un infinito ventaglio di possibilità aperte al futuro e destinate a liberarci dal peso del passato (con qualche nostalgia vintage, persino per le audiocassette, come attesta la fortunata saga cinematografica dei Guardiani delle Galassia). Dall'altra l'ombra dell'oppressione e del controllo sembra allungarsi a banda larga verso di noi. Si passa da un'attestazione assoluta ad uno slogan eclatante, confondendo chi prova a stare al passo della stampa tradizionale e del frammentato mondo dell'informazione web.
Restano però i dati: Amazon ha acquistato Whole Fods (catena di negozi statunitense, fisicamente radicata sul territorio), mentre Walmart ha risposto con un accordo assieme a Google.
Circoliamo: un progetto per diffondere la cultura della bicicletta
Una giornata in omaggio ai libri e alle biciclette. Ieri, 22 aprile presso il circolo Arci di Ponterotto il Comitato dell'Arci Empolese Valdelsa ha presentato il progetto "Circoliamo", un'iniziativa per diffondere cultura e mobilità sostenibile attraverso l'uso della bicicletta. Infatti in nove circoli Arci del circondario saranno disponibili libri concessi da una decina di case editrici - che li hanno messi a disposizione dei circoli gratuitamente o con prezzi molto popolari - che potranno girare tra gli stessi circoli in maniera libera e totalmente gratuita, senza che ci sia alcun bibliotecario. In altri tre circoli invece (Anselmo, Turbone e Pontorme) sono messe a disposizione sei biciclette (due per circolo) per potersi muovere liberamente e spostarsi tra i vari circoli anche per prendere i libri. Il tutto è stato reso possibile anche grazie al sostegno della Ciclofficina. In occasione del lancio del progetto, non poteva essere più indicata la presentazione del nuovo libro di Emiliano Gucci, "Sui pedali tra i filari. Da Prato al Chianti e ritorno".
Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.
Daniel Pennac
Spulciano il sito ufficiale dell’Istat si possono trovare risultati molto interessanti. Spinta dalla curiosità suscitata da un articolo su Il Sole 24 Ore di qualche giorno fa, sono andata a vedere i dati sulla lettura in Italia.
Dire che sono allarmanti sarebbe un eufemismo. Il primo elemento che salta all’attenzione leggendo il resoconto dell’istituto di statistica è senza alcun dubbio che la percentuale di lettori nel 2014 è scesa dal 43% dell’anno precedente al 41,4%: il restante 59,6% non ha letto neppure un libro nel corso dell’anno. Una forte disparità si trova tra i due sessi, avendo le donne che da sei anni per un 48% leggono almeno un libro all’anno, contro il 34,5% degli uomini.
La storia di un uomo che ha lottato per l'indipendenza e il sogno di una società più giusta ed equa in Angola.
“Per chi ha vissuto questa esperienza è normale essere un po’ frustrato, nonostante quel che è successo si possa comprendere… Ed io lo comprendo: c’era bisogno di creare una borghesia perché oggi, nel mondo, non c’è altro sistema, e siamo dovuti entrare nel mondo del capitalismo, aspettando che un giorno ci sia un’alternativa”.
“Lo scopo di ogni scrittore: comunicare un’impressione che non si potrà più dimenticare”
Marguerite Yourcenar
Accolti da un succulentissimo e “very english” bienvenu a base di torte letterarie (la torta “Virginia Woolf”, la torta Marguerite Yourcenar, la torta “Jane Austen” ecc..), biscotti, caffè, thé e succhi di frutta (e anche del vinsanto) la storica Libreria delle donne, in via Fiesolana, ha celebrato in questo modo la giornata mondiale del libro, 23 aprile. L’ambiente caldo e familiare delle libreria è stato ulteriormente esaltato da una bella mostra topografica che rappresentava le foto di vie italiane dedicate a varie figure femminili, dalle scrittrici, alle poetesse alle filosofe. Bisogna tra l’altro ricordare, con un po’ di sconforto, che in Italia, soltanto l’8% delle vie prende il nome da una donna, e parte di questi sono nomi di sante.
“L'introduzione del computer nel lavoro non è riuscita a realizzare l'aumento di produttività atteso (forse Tetris era parte di un progetto segreto dei sovietici per fermare l'economia capitalista)"
«L’ingenuità della rete. Il lato oscuro della libertà di internet» è un libro del 2011, scritto dal sociologo Evgeny Morozov. L’autore, nato in Bielorussia nel 1984, ha portato avanti gli studi universitari fuori dal suo paese, grazie a una borsa di studio della Open Society Foundation (presieduta da George Soros), ed è attualmente professore invitato alla Stanford University. Ha collaborato con le organizzazioni non governative che sostengono la “libera informazione” nei paesi dell’ex Unione Sovietica.
Nel suo libro definisce Angela Davos una “controversa attivista” e invece non dubita delle giuste finalità della blogger anticastrista Yoani Sánchez (anche se ne contesta l’efficacia). L’impostazione delle argomentazioni dà sempre per scontata la necessità di esportare il modello democratico occidentale negli altri paesi, da quelli dell’America Latina alla Cina.
Un giovane conservatore con discutibili idee politiche. Questo impedisce di rimanere avvolti completamente dalla scrittura brillante e dall’efficace impostazione delle argomentazioni.
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