Roberto Capizzi

Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

Martedì, 19 Novembre 2013 00:00

Non vedo nessun Dio quassù

Jurij Gagarin figlio dell'ottobre rosso”, questa frase di una nota canzone della Banda Bassotti sintetizza efficacemente il contesto sociale nel quale il più noto tra i cosmonauti visse ed operò, la sua autobiografia (Non c'è nessun dio quassù, Red Star Press, 2013, p. 192, € 15,00) inizia proprio con un riconoscimento verso “l'assalto al cielo”: "Vengo da una famiglia comune, una famiglia di lavoratori come ce ne sono a milioni nella mia patria socialista. I miei genitori sono due semplici russi ai quali la Rivoluzione d'ottobre ha dato una vita piena e dignitosa".

Martedì, 22 Ottobre 2013 00:00

Anschluss: annessione della DDR

La Repubblica Democratica Tedesca al collasso, insolvente, economicamente distrutta: questa è l'immagine che dal 1990 i grandi mezzi d'informazione e la maggior parte degli storici ci presentano per descrivere gli ultimi anni del Paese del socialismo in terra tedesca.

Continua a far discutere l'aumento della tassa sui consumi deciso dal governo Abe a partire dal prossimo aprile con la giustificazione che l'economia del Sol Levante sia cresciuta.

I dati tuttavia indicano un aumento del numero di disoccupati, una diminuzione dei salari mensili ed una conseguente contrazione dei consumi: “se il governo Abe realizzasse un pesante aumento dell'imposta sui consumi nello stesso momento in cui le condizioni finanziarie della popolazione peggiorano – come mostra il fatto che gli importi dei salari mensili sono in calo da 15 mesi di fila – ciò porterebbe ad un disastro per la vita delle persone e per l'economia giapponese” ha affermato il Presidente del Partito Comunista Shii durante una conferenza stampa convocata il primo ottobre.

Martedì, 15 Ottobre 2013 00:00

La vicenda di Alitalia, secondo i lavoratori

Le tormentate vicende dell'ex compagnia di bandiera italiana sono ricche di colpi di scena, l'ultimo in ordine di tempo la possibilità dell'ingresso in Alitalia di Poste Italiane. Per avere un quadro più preciso abbiamo intervistato Andrea Cavola dell'Esecutivo nazionale USB-Trasporto Aereo.

1) Partiamo dalle radici della crisi di Alitalia, l'accumularsi impetuoso di debiti: secondo l'USB qual'è la causa di questa situazione debitoria e di chi sono le responsabilità connesse?

Come Usb riteniamo che le motivazioni siano duplici: una esogena che è l'assenza di una politica del trasporto aereo nel nostro Paese che consente, ad esempio, il proliferare di aeroporti uno vicino all'altro senza un preciso indirizzo industriale o il permettere l'atterraggio delle compagnie low cost negli aeroporti internazionali quali Roma e Milano.

Le provocazioni di Abe peggiorano i rapporti con i Paesi vicini, a denunciarlo il Capo della Segreteria del Partito Comunista Ichida: “Abe non ha un comportamento responsabile volto a stabilire migliori relazioni diplomatiche con le altre nazioni asiatiche”. Lo scorso 26 settembre il Primo Ministro nipponico ospite di un think tank della destra statunitense (l'Hudson Institute di New York) in risposta a critiche cinesi aveva affermato: “chiamatemi se volete un militarista di destra”.

322 tonnellate di rifiuti tossici (policlorobifenili) provenienti dalla base militare statunitense di Okinawa saranno trasferiti nella Prefettura di Fukushima, a segnalarlo lo scorso settembre periodico comunista Akahata. Il materiale tossico sarà trasferito da una società privata su incarico del governo giapponese. Le autorità statunitensi non hanno alcun obbligo di ripristinare lo stato originario dell'area da loro occupata.

Un ulteriore problema per la disastrata Prefettura di Fukushima, già alle prese con la dispersione in mare di acqua contaminata da radiazioni. Su quest'ultimo punto il 17 settembre è nuovamente intervenuto il Segretario comunista Shii per chiedere al governo l'adozione di misure urgenti al fine di porre sotto controllo la situazione togliendo ogni possibilità di intervento a TEPCO la quale si è dimostrata non in grado di contenere la contaminazione.

A seguito dei continui principi di incendio sui propri treni espresso la Hokkaido Railway Company ha deciso di limitare il numero di viaggi e la velocità degli stessi. Nel maggio del 2011 un espresso della compagnia prese fuoco all'interno di una galleria, a quest'incidente più grave sono seguiti diversi casi di principi di incendio lo scorso anno.

Le cause di questi incidenti discendono dalla divisione e dalla privatizzazione della compagnia ferroviaria statale” ha dichiarato a Japan Press il professor Takeda dell'Università di Hokkaido.  La divisione della rete ed il suo affidamento a sei diverse società private è avvenuta nel 1987, nel caso della Hokkaido Railway il numero dei lavoratori impiegati si è dimezzato, passando dai 14.000 del 1987 ai 7.100 attuali.

Si è spento all'età di 102 anni presso l'ospedale militare 108 di Hanoi dove da tempo era ricoverato il Generale Vo Nguyen Giap, un genio militare paragonabile ad altri pochissimi nella storia, l'animatore di una guerra di popolo e per il popolo cominciata negl'anni '30 con la fondazione del Partito Comunista Indocinese e conclusasi con il Vietnam unificato e socialista quarant'anni dopo.

Grande rabbia hanno suscitato presso i pescatori della Prefettura di Fukushima le dichiarazioni del Primo Ministro Shinzo Abe riguardo i rischi concernenti il rilascio in mare di acque contaminate da radiazioni (parole poi smentite dal portavoce del governo) in quanto le stesse sarebbero “perfettamente contenute” all'interno del porto collegato alla centrale.

Nel settore primario ad essere preoccupati per il loro futuro non sono unicamente i pescatori delle aree colpite dal disastro del 2011, in apprensione ci sono anche i produttori di riso: i rappresentanti del movimento Nouminren lo scorso 3 settembre hanno chiesto al Ministero dell'Agricoltura di affrontare il crollo di prezzo del riso, già oggi appena sufficiente a coprire i costi di produzione.

Oltre la metà dei comuni nei quali si trovano le centrali nucleari la cui attività è stata sospesa e che governo ed autorità locali cercano di riattivare sono sprovvisti di piani di evacuazione, a denunciarlo il periodico comunista Akahata. Tra i comuni a non aver previsto alcun piano di evacuazione in caso di incidente nucleare vi sono quelli prossimi alle centrali di Sendai e Ikata.

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