Sabato, 11 Agosto 2018 00:00

Amiche di sangue: noia da classe agiata

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Amiche di sangue: noia da classe agiata

Un po' di pretese, spruzzando inquietudine e una invasiva colonna sonora per tutta la durata della pellicola. 

Al centro due giovani adolescenti di famiglie agiate, impegnate a far fronte alle loro insicurezze.
Una non riesce a provare nessun sentimento, o almeno così dichiara con il suo manifestato cinismo, rivendicano la sua sincerità e il suo modo di sentirsi emancipata.
 
L'altra si rivela concentrara principalmente sulla sua persona, incastrata nella fantastica villa del patrigno, con una madre-moglie-oggetto incapace di aiutarla.
 
Molti dialoghi per l'esordio alla regia cinematografica del giovane Cory Finley, affidati alle buone recitazioni di Olivia Cooke e Anya Taylor-Joy, impostate e limitate da una cura maniacale delle inquadrature.
 
Poco organico alla storia principale è il ruolo di Anton Yelchin, il Chekov dell'ultima versione di Star Trek per il grande schermo (morto nel 2016, a 27 anni, questo è l'ultimo film che lo aveva visto impegnato). Godibile ma poco essenziale. Veste i panni di una classe media decaduta e illusa di poter fare come Steve Jobs (archetipo di riferimento adolescenziale, citato in continuazione).
 
Al centro di tutto è il tentativo di comprendere come sia possibile non provare più empatia. In realtà se ne narrano le conseguenze, più che le cause.
 
Il tutto pare funzionare fino a che la storia di mantiene a una certa distanza, quasi stessimo assistendo a un allestimento artistico. Quando la finzione cerca di imitare la realtà il surreale si fa però troppo pesante.
 
La fotografia di Lyle Vincent e le scenografie di Jeremy Woodward si fanno apprezzare, ma aiutano ad alimentare la sensazione di finzione. Le musiche di Erik Friendlander assomigliano più a dei segnali acustici, non eccessivamente fastidiosi ma di fronte alle quali è lecito manifestare un po' di perplessità.
 
La speranza del regista era aiutare il pubblico a interrogarsi.

In realtà ci si limita a guardare due giovani annoiate amiche finire per indagare quanto siano in grado di macchiarsi di omicidio.

C'è poco di black comedy, poco di horror e ben poca tensione.

Non annoia, non convince e si lascia guardare.

Dal Sundance Film Festival escono decisamente prove più convincenti.


Amiche di sangue

Titolo originale: Thoroughbreds

Produzione: USA

Anno: 2017 (USA), distribuito nel 2018 in Italia

Regia: Cory Finley

Durata: 90'

Sceneggiatura: Cory Finley

Cast: Olivia Cooke, Anya Taylor-Joy, Anton Yelchin

Distribuzione: Universal Pictures Italia

Trailer: youtu.be/sqe-old1Sdk


Immagine di copertina liberamente ripresa da geektyrant.com  

Ultima modifica il Venerdì, 10 Agosto 2018 23:25
Dmitrij Palagi

Nato nel 1988 in Unione Sovietica, subito prima della caduta del Muro. Iscritto a Rifondazione dal 2006, subito prima della sconfitta de "la Sinistra l'Arcobaleno". Laureato in filosofia, un dottorato in corso di Studi Storici, una collaborazione attiva con la storica rivista dei macchinisti "ancora IN MARCIA".

«Vivere in un mondo senza evasione possibile dove non restava che battersi per una evasione impossibile» (Victor Serge)

 

www.orsopalagi.it
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