Lunedì, 27 Ottobre 2014 00:00

Ultima giornata alla Gamesweek di Milano

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Prima giornata qui, seconda giornata qui

Ultimo recap dalla Gamesweek di Milano. Gli utenti sono tutti d’accordo: rispetto all’anno scorso, poca roba. In effetti la valutazione è da considerare come effetto della mancanza di nuove ip, soprattutto per le nuove console. Avendo visto la maggior parte dei giochi, oggi ci siamo concentrati sul retro gaming e su nuovi oggetti tecnologici che, se ben programmati, possono entrare nel mercato videoludico senza grosse difficoltà. Ma partiamo con gli ultimi giochi da noi provati o, in alcuni casi, visti in giro alla fiera.

BATTERFIELD HARDLINE (EA)

Un altro fps che entrerà, dopo un rinvio, nel mercato videoludico solamente a Febbraio. E forse il lavoro è ancora lungo. Infatti sembra di vedere il precedente titolo EA, Batterfield 4, con cambiati solamente i contendenti. Se prima avevamo russi contro americani, ora abbiamo criminali versus polizia, seguendo la scia di molte serie televisive crime. Ma in termini di giocabilità, abbiamo trovato il titolo molto lento e prevedibile, e bisogna anche aggiungere una poca originalità sia in termini di innovazione nel gameplay e sia in termini di prodotto in generale, con la sola sostituzione dei nomi delle squadre. Qui un cerca e distruggi con ostaggi da salvare, molto classico e poco accattivante. Speriamo che con questi pochi mesi si possa tracciare un profilo migliore al gioco.

NERO (X Box One)

Uno studio internazionale con sede a Roma entra nel mondo Microsoft con un ip interessante. Nero è una sorta di platform ad enigmi tra magia e fantasia, con colori molto dark, come si può capire anche dal titolo.
Il lavoro qui presentato come Work in progress si è mostrato buono e comunque attraente per le scelte cromatiche. Disponibile dall’anno prossimo, un titolo sicuramente da seguire, anche se fosse solo per spirito patriottico.

OCULUS RIFT

Una esperienza 3D nel mondo videoludico? Quanto è vicina una esperienza di gioco di questo genere? Forse non molto. Il mondo videoludico è sempre alla ricerca di nuovi motivi per accattivarsi il pubblico ed è quindi normale trovare esperimenti tecnologici che possono avere valenze anche più serie per la vita di tutti i giorni. Oculus Rift è un visore che offre una esperienza 3D a chi lo indossa. Due lenti che sostituiscono letteramente i vostri occhi permettono una immersione in una realtà virtuale a 360 gradi. Qui è stato possibile provarlo con tre programmi: il primo è un viaggio all’interno di una villa toscana e vi possiamo rassicurare che l’effetto è di essere veramente ospiti vicino ad una casa in riva alla costa del Tirreno. Poi siamo passati ad una montagna russa con sotto i binari la lava e anche qui c’è il senso di smarrimento tipico di questa attrazione da luna park. E infine, forse la migliore delle tre, sopra un ottovolante, dove gli occhi percepiscono il senso di mancanza di equilibrio, conclusasi con la rottura delle cinture di sicurezza e cadendo rovinosamente a terra. C’è veramente da sperare, visto che sarebbero davvero molti videogiochi a poter utilizzare un sistema di questo tipo. Per dirne uno, Come la vedete una esperienza 3D contro Alien?

TABLET SHIELD NVIDIA

Anche nel mondo mobile gli hardgamers cercano esperienza ed emozioni, ma finora la qualità sia dei tablet che dei giochi proposti, salvo poche eccezioni, è sotto la media o più. Nvidia ha presentato una serie di prodotti mobile molto buoni in ottica gamer. Parliamo del Tablet Shield, proposto in due versioni, una con il wifi e 16 GB di memoria, e una con anche il 3G e il doppio della memoria rispetto alla versione wifi. Vedere girare un videogioco di Batman con una qualità più che buona dimostra la bontà del prodotto. In più, esso può essere collegato al pc per dare la possibilità di effettuare dirette streaming da portatile e, con soli 59 Euro, un controller con ottima maneggevolezza e simile ad un controller Xbox. Davvero un ottimo prodotto che, in futuro, porterà l’esperienza videoludica a livelli più che buoni.

RETROGAMING

Sega Megadrive, Atari, Supernintendo. Nomi che hanno fatto la storia del videogioco, messi non solo in vetrina ma anche con possibilità di giocare con vecchie console, e vedere ragazzi di nuova generazioni impegnarsi con vecchi pc è davvero fantastico. E questo ci porta ad una conclusione: quando fra venti, trent’anni in quanti giocheranno ancora con le console appena uscite? Intendiamoci, nulla da dire contro le nuove creature delle varie case produttrici, ma la passione per i vecchi giochi per le vecchie console temo che non ci sarà. Anzi, al giorno d’oggi, dove uno youtuber qualsiasi si mette in mostra e si fa dare 3 euro per un autografo e vedere gente preparata in un angolo fa capire quanto le nuove generazioni di videogamers non sappia distinguere tra esperti e semplici persone in cerca di notorietà. Speriamo di sbagliarci e di non aver dato una impressione troppo nostalgica. Per redimerci, possiamo concludere dicendo che oggi più di ieri il mondo dei videogiochi regge e reggerà per molti anni, grazie anche all’interesse mostrato dai tanti visitatori e dalla disponibilità degli stessi sviluppatori, che sanno benissimo che l’ultimo vero giudizio sul gioco viene dato dagli utenti, e non dagli aspiranti conduttore o attori.

Ultima modifica il Lunedì, 27 Ottobre 2014 10:18
Giuliano Sdanghi

Nato a Roma, ma vivo a Bracciano dall'infanzia. Diplomato ragioniere, sono responsabile di varie realtà associative. Grazie allo studio del francese, i miei interessi si sono ampliati alla Francia, in ogni suo aspetto.

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