Sulla mia pelle ***1/2
Questo pezzo è dedicato alla memoria di Stefano Cucchi. Un ringraziamento va anche al coraggio di Ilaria Cucchi per tutto ciò che sta facendo per il popolo italiano.
Il problema del consumo cinematografico, in termini di offerta, ritorna ciclicamente in Italia, tutte le estati. Con l’avvicinarsi di settembre la situazione pare effettivamente sbloccarsi, così come le giornate delle anteprime (nell’ambito del programma CinemaDays) hanno rappresentato il tentativo di integrare gli abituali schermi a cielo aperto.
Senza pretesa di grandi recensioni, sperando di fare cosa utile, si tenta qui uno sguardo complessivo sull’offerta attuale, ben sapendo come il nuovo Mission: Impossible (uscita in Italia il 29 agosto, oggi) rappresenti una novità importante, almeno in termini di botteghino.
LORO 2 è un invito a non far parte della "feccia che risale il pozzo"
Nel 2008 al cinema Matteo Garrone (con Gomorra) e Paolo Sorrentino (con Il Divo) si contendevano il dominio del boxoffice italiano. Vinse il primo che doppiò il rivale a livello di incassi (10 milioni di euro contro 4.6), forte del successo del bestseller di Roberto Saviano da cui è tratto. Il cinema italiano sembrava in ripresa, ma era solo una coincidenza. Nel 2015 la sfida proseguì al Festival di Cannes (c'era anche Nanni Moretti con Mia madre) con Il racconto dei racconti e La giovinezza, ma rimasero a bocca asciutta. È ancora tempo di sfide tra due degli autori di punta del nostro cinema. La prossima settimana vi recensirò Dogman di Matteo Garrone che sarà in concorso al Festival di Cannes.
Il sogno italiano di (Io sono) tempesta si chiama berlusconismo
Ricordate il film Suburra di Stefano Sollima? Il politico, interpretato da Pierfrancesco Favino, rincorreva l'auto con a bordo il Presidente del Consiglio dimissionario.
I problemi dell'università italiana nell'ultimo atto della trilogia di Smetto quando voglio
Questa settimana abbiamo scelto la realtà e la finzione. Samuele Staderini vi parlerà di quello che sta succedendo nell'università italiana, secondo la sua esperienza. Tommaso Alvisi, invece, ve ne parlerà attraverso un film che ha riscosso un grande successo di pubblico e critica. Segnale evidente che questo tema è piuttosto dibattuto nel contesto italiano contemporaneo.
Smetto quando voglio: ad honorem ****
(Italia 2017)
Genere: Commedia
Regia: Sydney SIBILIA
Sceneggiatura: Sydney SIBILIA, Luigi DI CAPUA, Francesca MANIERI
Cast: Edoardo LEO, Valeria SOLARINO, Valerio APREA, Luigi LO CASCIO, Stefano FRESI, Paolo CALABRESI, Pietro SERMONTI, Libero DE RIENZO, Greta SCARANO, Neri MARCORÈ, Lorenzo LAVIA, Marco BONINI, Peppe BARRA
Fotografia: Vladan RADOVIC
Durata: 1h e 36 minuti
Produzione: Fandango e Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution
Uscita: 30 Novembre 2017
Frase cult: È stata la banda. Quelli non perdono mai. Neanche vincono eh, però il cazzo lo rompono sempre.
Il cinema nasce come intrattenimento popolare. Uno spettacolo buono per bambini, plebaglia varia e buon ultime le donne. Oramai tutti sono a conoscenza della storia, secondo la quale, persino il padre dei fratelli Lumière non credesse affatto nella longevità della creazione ad opera dei suoi due figlioli. Questa storia però si è subito scontrata colla voglia di “narrare” storie per il pubblico, diventando di fatto la grande industria di sogni, illusioni, fantasia al potere, che ogni cinefilo o spettatore indisciplinato ama tanto.
All'ottava edizione del Festival del cinema italiano di Lisbona, 8 ½ Festa do Cinema Italiano vince il prémio do júri Anime nere di Francesco Munzi mentre la menção especial della giuria va a Le cose belle, di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno. La manifestazione, organizzata dall’associazione Il Sorpasso, in collaborazione con l’Istituto italiano di cultura di Lisbona e l’Ambasciata italiana in Portogallo, quest'anno ha visto anche la partecipazione della Lucana Film Commission. Come nelle ultime edizioni, si è svolta principalmente nel Cinema São Jorge, situato nel centro della città.
di Daniele Coltrinari
La vera meraviglia è Alice
“Poi non si vergogna della sua età, delle sue rughe”. Si parla di Monica Bellucci, appena fuori da un locale, uno di quei posti meravigliosi, dove si conoscono musicisti e persone da ogni angolo del mondo. Un piccolo luogo situato nel cuore nell'Alfama, quartiere storico di Lisbona, dove le persone arrivano non prima dell'una di notte.
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