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Sull'attuale travaglio del Partito Democratico
L’attuale travaglio del Partito Democratico riguardo alla formazione del prossimo esecutivo coinvolge in realtà la questione del governo solo come epifenomeno. Alle diverse prospettive politiche, infatti, sono evidentemente sottese divergenze più generali di lettura politica. Ad esempio, a Fassino che ha proposto un polo di centrosinistra M5S-PD da contrapporre a quello di centrodestra, Renzi ha risposto etichettando il M5S come azienda-partito e Forza Italia come partito-azienda (la prima sarebbe quindi degenerazione del secondo).
Questa incertezza è frutto di alcuni nodi irrisolti ereditati dalla sconfitta elettorale, e in parte concause della stessa, che tuttavia soltanto il supremo organo sovrano – il Congresso – potrà tentare di sciogliere.
La morte bianca è un omicidio del capitale
I numeri sono importanti. In un’epoca in cui non ci fidiamo più dell’essere umano, delle ideologie, della fede, cosa ci rimane per spiegare e comprendere la vita? Come possiamo capire di aver un problema? Con i numeri, la statistica, tutto vero. Scientifico.
Settimana iniziata con il G7 dei ministri degli Esteri in Canada. Presente per il Giappone Taro Kono il quale ha tenuto colloqui con l'omologo francese Jean Yves Le Drian e con l'inglese Boris Johnson. Tra i temi centrali del summit, partito il giorno dopo l'annuncio di Pyongyang circa lo stop ai test nucleari e missilistici, ovviamente la vicenda nordcoreana che era già stata al centro del vertice ministeriale dei titolari delle Finanze della scorsa settimana (in quella occasione vi fu una nota congiunta per reclamare l'isolamento finanziario della RPDC).
Sankara le peuple africain te réclame: omaggio di un fiero burkinabé
«Non è possibile effettuare un cambiamento fondamentale senza una certa dose di follia. In questo caso si tratta di non conformità: il coraggio di voltare le spalle alle vecchie formule, il coraggio di inventare il futuro. Ci sono voluti i pazzi di ieri per permetterci di agire con estrema chiarezza oggi. Voglio essere uno di quei pazzi. Dobbiamo avere il coraggio di inventare il futuro.»
L’Africa, con la complicità dell’Occidente, ha rigettato il suo figlio più combattivo. Un infanticidio che ha rubato il futuro e le speranze del suo popolo.
L’aggressione e l’azione minatoria perpetrate (che sono state filmate e poi postate su Youtube) ai danni di un professore di italiano e storia da parte di un gruppo di ragazzi dell’Itc F. Carrara di Lucca ha riaperto un acceso dibattito all’interno dell’istituzione scolastica e non solo. Più che il ruolo della formazione didattica, a risultare centrale nella discussione è il macroscopico tema dell’educazione tout court, preso in esame tenendo conto del delicato quanto fondamentale equilibrio tra l’istituzione-scuola e l’humus familiare e sociale in cui cresce lo studente. Sempre più frequentemente il dualismo tra queste due realtà si concretizza in un incontro/scontro che si focalizza quasi esclusivamente sui risultati di breve periodo – voti, insufficienze, richiami, note etc. – mostrandosi spesso incapace di sviluppare uno sguardo più lungimirante verso l’aspetto formativo ed educativo nella sua globalità che dovrebbe essere il fine ultimo e principale dell’insegnamento e allo stesso tempo della crescita intellettuale e morale dei ragazzi.
Per farci più servi del nostro padrone – una non necessaria lettera aperta
Caro dottor Serra,
Premetto di non essere un grande fan dei corsivi d’opinione, che complessivamente trovo insoddisfacenti nel loro tentativo di rappresentare le idee di una persona in poche righe – l’informazione trasmessa è limitata, le riflessioni proposte sono giocoforza appiattite. Ho cessato da anni di farmi infastidire da questo tipo di articolo e dagli scivoloni in cui periodicamente incappa chi vi si dedica. Di fronte ad una delle sue ultime Amache (qui), però, non sono riuscito a trattenermi dallo scrivere queste righe, perché quell’Amaca parla di me.
Il Becco è una testata registrata come quotidiano online, iscritto al Registro della Stampa presso il Tribunale di Firenze in data 21/05/2013 (numero di registro 5921).