Domenica, 04 Settembre 2016 00:00

Pillole dal Giappone #149 - Il Segretario del PLD frena sulla modifica della Costituzione

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La neogovernatrice di Tokyo, la conservatrice Yuriko Koike, sembra tornare sui propri passi riguardo lo spostamento del mercato del pesce di Tsukiji (uno dei più importanti al mondo) al sito di Toyosu, in seguito ad uno studio sulla falda sottostante. Il costo del trasferimento, secondo calcoli della Prefettura, potrebbe aggirarsi intorno ai 588 miliardi di yen. Su una parte del sito attualmente occupata dal mercato dovrebbe sorgere una nuova strada, progettata per i prossimi giochi olimpici che si terranno nella capitale nipponica nel 2020.
Favorevole al trasferimento l'attuale direttore del mercato mentre contrarietà è stata espressa, per ragioni logistiche, da diversi operatori dello stesso. Contrario alla nuova ipotizzata sede anche il Partito Comunista che ha evidenziato l'inquinamento del sito di Toyosu a causa della presenza di una ex centrale elettrica.

In ambito internazionale la visita del Presidente russo Putin in Giappone sarà decisa dopo l'incontro tra questi ed il premier nipponico Abe che si terrà a Vladivostok nell'ambito dell'Eastern Economic Forum (2 e 3 settembre). A renderlo noto è stato il Segretario Generale del Gabinetto, Yoshihide Suga. Recentemente Giappone e Federazione Russa hanno stabilito importanti accordi di collaborazione in materia economica e di sicurezza, nonostante la diversità di vedute su alcuni temi (in primo luogo Siria e Crimea, vicenda quest'ultima che ha spinto il Sol Levante ad aderire alle sanzioni contro la Russia messe in atto da Stati Uniti ed Unione Europea).

Rimanendo in politica estera, il premier Abe si è impegnato, nel recente sesto vertice TICAD (Tokyo International Conference on African Development), ospitato per due giorni a Nairobi, ad investire nel continente africano circa tremila miliardi di yen (in parte pubblici ed in parte privati) ed a rafforzare l'intervento nipponico nel continente con visite annuali di esponenti del governo di Tokyo e di imprenditori.
L'investimento, che segue quello dello scorso vertice, mira a contenere la sempre più forte influenza della Cina in Africa.

In tema di riforma costituzionale, un piccolo stop, segno dell'enormità che la vicenda riveste per la futura politica estera del Sol Levante, arriva dallo stesso Partito Liberal-Democratico. Il neosegretario Toshihiro Nikai, in carica dai primi di agosto, intervistato dallo Yomiuri Shimbun ha affermato che “piuttosto che correre per riformare la Costituzione ad ogni costo, penso sia meglio se ciò venisse fatto con tutta la calma possibile”.
A rallentare la riforma, in particolare dell'articolo 9 (quello che garantisce il carattere pacifista della politica estera nipponica), vi è la ritrosia degli alleati centristi del Nuovo Komeito, indispensabili al fine di assicurare la maggioranza dei due terzi, necessaria per approvare modifiche costituzionali, nelle due Camere che compongono la Dieta giapponese. Nikai si è anche dichiarato favorevole ad una estensione fino al 2018 del mandato di Abe alla presidenza del partito e ad una revisione dello statuto che porti la durata dell'incarico a sei anni.

Mercoledì scorso, intanto, il Ministero della Difesa ha presentato la propria richiesta di budget per l'anno fiscale 2017. La cifra, soggetta all'approvazione, pressoché certa, del parlamento, rappresenta un nuovo, ennesimo, record nelle spese militari del Sol Levante, ed è pari ad oltre cinquemila miliardi di yen (circa 51 miliardi di dollari).
Tra le nuove spese previste dal Ministero, da poco guidato dall'ultranazionalista Tomomi Inada, vi sono l'acquisto di missili intercettori di ultima generazione; un miglioramento del sistema di difesa antimissilistico con missili terra-aria; lo sviluppo di un nuovo tipo di sottomarino e l'acquisto di caccia F-35.
Ad Okinawa, frattanto, il Governatore Takeshi Onaga, ha manifestato la propria contrarietà per l'eccessiva presenza di celerini nel distretto di Takae, sito nel quale saranno costruiti sei eliporti (due sono già stati completati) destinati alle forze armate statunitensi (in cambio dello sgombero di un'altra area). Alcuni membri del movimento pacifista dei veterani statunitensi si sono recati sul sito per manifestare la propria solidarietà agli abitanti della Prefettura mentre il sindacato dei giornalisti Shimbun Roren ha emesso una nota di protesta contro la polizia, responsabile, nella persona di un suo ufficiale, di aver malmenato due giornalisti che stavano documentando le dimostrazioni di protesta.

In tema di diritti civili, il periodico comunista Akahata ha reso noto, lo scorso 26 agosto, di un nuovo tentativo del governo di presentare in parlamento un disegno di legge, volto al contrasto del terrorismo, che dovrebbe sanzionare, nelle intenzioni dei conservatori, anche comportamenti che non si sono concretizzati in azioni illegali. Disegni di legge simili erano già stati presentanti, e ritirati, altre tre volte.
Intanto parlamentari comunisti e rappresentanti della federazione del PCG di Oita hanno chiesto ufficialmente all'Agenzia Nazionale di Polizia di condurre una ricerca su quanti casi di investigazione, nella sostanza di natura politica, siano stati commessi prima di quello - reso noto dalla scoperta delle telecamere - avvenuto a Beppu e consistente nella sorveglianza, per una non meglio specificata indagine, di un edificio che ospitava due comitati elettorali dell'opposizione e la sede locale del sindacato Rengo. “Quanto è avvenuto rappresenta una violazione da parte della polizia locale della privacy così come una soppressione dei diritti di assemblea di sindacati e partiti dell'opposizione. La polizia non ha mostrato nessun pentimento per quanto accaduto. Mi chiedo quante di queste illegittime investigazioni siano state effettuate in tutto il Paese” ha affermato il senatore comunista Sohei Nihi.
L'Agenzia non ha, per il momento, fornito alcuna spiegazione, affermando che la polizia locale sta effettuando una propria indagine interna per accertare eventuali violazioni di legge.

Sul fronte lavoro, il 70% delle aziende dell'indotto di Mitsubishi nella Prefettura di Okayama hanno avuto cali delle vendite ed il 25% di loro ha fatto ricorso a riduzioni di orario e licenziamenti, in seguito allo scandalo sulle emissioni che ha coinvolto l'azienda. A renderlo noto la stessa Prefettura, lo scorso 24 agosto. Ad aprile il gigante automobilistico aveva fermato la propria produzione di minicar nello stabilimento di Kurashiki. Le aziende dell'indotto Mitsubishi nella Prefettura di Okayama sono 509 ed impiegano oltre 23.000 lavoratori.

Il meteo, intanto, continua a mostrarsi poco clemente con l'Arcipelago. Il decimo tifone della stagione ha ucciso 11 persone, tra queste nove sono state trovate senza vita in una casa di riposo ad Iwaizumi (Prefettura di Iwate). Per prestare assistenza alle popolazioni colpite il governo ha stabilito il dispiegamento delle forze di terra delle Forze di Autodifesa nella Prefettura di Iwate e nell'isola di Hokkaido.

(con informazioni di Japan Press Weekly 24 – 30 ago. 2016; asahi.com; the-japan-news.com)

Ultima modifica il Sabato, 03 Settembre 2016 21:46
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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