Domenica, 17 Giugno 2018 00:00

Pillole dal Giappone #242 – G7 in Canada ed incontro al vertice tra RPDC e Stati Uniti

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Prevedibili divergenze sul commercio internazionale tra gli Stati Uniti da un lato e gli altri sei grandi al G7 canadese. Il summit si è concluso domenica con la partecipazione dei capi di governo (primo G7 per il Presidente italiano Conte nonché per l'ex “Grande Fratello” Rocco Casalino) e si è caratterizzato per un discreto clima di tensione in particolare tra gli USA ed il Canada. In tal senso dure ed inusuali le parole – “disonesto e debole” – contenute in un tweet del Presidente USA rivolto ai canadesi.

Sul punto specifico del commercio l'isolamento degli USA è plasticamente rappresentato da quanto contenuto nel comunicato finale nel quale si sottolinea “il ruolo cruciale di un sistema commerciale internazionale basato su regole” e la promessa di “continuare a combattere il protezionismo” e di “rimuovere le barriere tariffarie e non tariffarie”.
Sugli altri temi in discussione è stato approvato un piano di intervento per la riduzione delle diseguaglianze tra uomini e donne (oltre tre miliardi di dollari di finanziamento complessivo), una bozza di impegno per la riduzione dell'inquinamento da plastica negli oceani (intervento che vede un generoso finanziamento da parte del Paese ospitante il summit) e, come oramai tradizione di questi vertici, poco altro.

Sulla vicenda nordcoreana la settimana è iniziata con l'arrivo a Singapore, la scorsa domenica, di Kim Jong Un per il colloquio, impensabile fino a qualche mese fa, con Donald Trump. Presenti per seguire i lavori anche Kenji Kanasugi, Direttore Generale dell'Ufficio per gli Affari Asiatici e Oceanici del Ministero degli Esteri di Tokyo ed il segretario del Consiglio Nazionale di Sicurezza Shotaro Yachi. Prima dell'incontro, avvenuto il 12 giugno, Abe ha ricevuto la telefonata di Donald Trump ma nessun dettaglio di rilievo è stato fornito dalle due parti sul contenuto del colloquio.
In concreto il vertice, certamente storico, tra i massimi rappresentati di due nazioni tra loro nemiche ha posto le basi per un ristabilimento delle relazioni diplomatiche, ha ribadito il contenuto della dichiarazione di Panmunjom del 27 aprile e dunque la necessità di una denuclearizzazione della Penisola coreana, ha ristabilito il comitato congiunto per il recupero e la sepoltura in patria dei soldati statunitensi morti nel corso della Guerra di Corea.
“Il Presidente degli Stati Uniti d'America Donald J. Trump ed il Presidente della Commissione per gli Affari Statali della Repubblica Popolare Democratica di Corea Kim Jong Un si sono impegnati a cooperare per lo sviluppo di nuove relazioni USA-RPDC e per la promozione della pace, della prosperità e della sicurezza della Penisola coreana e del mondo” si legge in chiusura della breve dichiarazione congiunta.
Di “un primo passo verso una risoluzione completa” ha parlato Abe dichiarando la disponibilità a colloqui diretti con Kim sulla vicenda dei cittadini nipponici rapiti e condotti in RPDC. “C'è un gap tra ciò che ci attendevamo e ciò che è stato ottenuto però il comunicato va nella giusta direzione” ha sostenuto Kanasugi.
“La normalizzazione delle relazioni USA-Corea del Nord, il cui desiderio si riflette nella dichiarazione congiunta finale, è parte integrante della complessa soluzione dei problemi della penisola coreana, compreso quello nucleare” si legge nel comunicato di commento del Ministero degli Esteri russo che ha valutato positivamente anche l'inadeguatezza espressa da Trump a condurre esercitazioni militari durante un negoziato che i russi auspicano diventi multilaterale.
Sulla questione della sospensione delle esercitazioni preoccupazione è stata espressa da Itsunori Onodera per il quale “le esercitazioni USA-RdC rivestono un ruolo importante nella sicurezza dell'Asia orientale”. Grande soddisfazione da parte cinese che con il ministro degli Esteri Wang Yi ha espresso il sostegno della Cina affinché “si allontanino i dissapori, si costruisca mutua fiducia e si superino le difficoltà”. Pur rimanendo le sanzioni Trump ha lasciato intendere che esse saranno progressivamente rimosse e a domanda di un giornalista circa la possibilità che il Presidente nordcoreano visiti la Casa Bianca ha risposto con un “assolutamente”.
Sabato è anche arrivata la disponibilità da parte di Tokyo ad aumentare i propri fondi all'Agenzia Atomica Internazionale affinché possa condurre efficaci ispezioni in RPDC.

In politica interna cresce il malessere dentro il PLD circa gli scandali che stanno riguardando direttamente il premier. “Sarebbe sbagliato dire che non è successo nulla così come rimanere evasivi” ha affermato la scorsa domenica Shigeru Ishiba, ex ministro della Difesa ed oppositore interno di Abe.
Lo stesso giorno in 27.000 hanno manifestato nei pressi del parlamento per chiedere le dimissioni del governo. Presenti alla manifestazione i rappresentanti dei maggiori partiti dell'opposizione.

Uno scandalo sembrerebbe riguardare anche la Governatrice di Tokyo Yuriko Koike. Negli scorsi giorni una rivista, il mensile Bungei Shunju, in un articolo ha messo in dubbio la laurea ottenuta dalla politica conservatrice all'Università del Cairo nel 1976. Koike ha smentito categoricamente di aver sostenuto il falso ed anche l'Università confermerebbe l'esistenza della laurea.

Il parlamento nel contempo ha approvato la legge che abbassa la maggiore età da 20 a 18 anni. La norma, che entrerà in vigore nel 2022, parifica inoltre l'età legale per sposarsi che è adesso fissata al 18 anno d'età. In precedenza gli uomini potevano sposarsi a 18 anni mentre le donne a 16. Venerdì scorso è anche arrivata l'approvazione nella commissione competente della Camera bassa del disegno di legge sui casinò. Il testo sarà votato in plenaria il 19 giugno per poi approdare in Camera dei Consiglieri. La maggioranza, supportata anche da Nippon Ishin no Kai che ha votato a favore, potrebbe tentare di estendere la sessione della Dieta di qualche altro giorno (il parlamento dovrebbe chiudere i battenti il 20 giugno) di modo da approvare definitivamente la legge.
“Abe vuole favorire i casinò di Donald Trump” ha affermato al termine dalla votazione Tomoko Abe del Partito Costituzionale Democratico. “Si vuole promuovere per le legge la dipendenza da gioco d'azzardo” ha fatto eco il segretario del PCD Tesuro Fukuyama.

A Niigata, invece, cattive notizie per i progressisti. Nelle elezioni, seguite allo scandalo che ha coinvolto Ryuichi Yoneyama (il Governatore si è dimesso dopo aver ammesso di aver frequentato delle prostitute), a spuntarla sono stati i conservatori guidati da Hideyo Hanazumi, ex ufficiale della Guardia Costiera e vicegovernatore tra il 2013 ed il 2015. Hanazumi ha ottenuto poco più di 546.000 voti contro i 509.000 di Chikako Ikeda, già consigliera dell'assemblea, sostenuta dal Partito Costituzionale Democratico, dal Partito Comunista e dai socialdemocratici. Appena 45.000 suffragi per il candidato indipendente Satoshi Annaka. In aumento, al 58,25% (+5,2% rispetto al 2016), l'affluenza. Questione centrale di tutta la campagna elettorale e del futuro agire del Governatore è l'atteggiamento che la Prefettura dovrà tenere verso la riattivazione della centrale nucleare di Kashiwazaki-Kariwa. Se Yoneyama aveva vinto le elezioni del 2016 promettendo di mettere i bastoni tra le ruote il nuovo Governatore si è mostrato molto più prudente e nei fatti non ostacolerà con ricorsi in tribunale e lungaggini amministrative la riapertura dell'impianto.

Sempre in ambito nucleare il 13 giugno è stato approvato dall'Agenzia Regolatrice per il Nucleare il piano di smantellamento del centro di riprocessamento del combustibile nucleare di Tokaimura (Prefettura di Ibaraki). Il costo stimato per i lavori è di 9 miliardi di dollari. Il centro è stato aperto nel 1977 ed è di proprietà dell'Agenzia Atomica del Giappone.
Riattivata frattanto il reattore numero 4 della centrale di Genkai (Prefettura di Saga). L'impianto, di proprietà della Kyushu Electric, viene da sei anni e mezzo di inattività.

In ambito militare il 12 giugno l'Agenzia Aerospaziale del Giappone ha lanciato un missile vettore H-2A che ha portato in orbita un satellite connesso alle attività di intelligence. Il razzo è partito dal cosmodromo di Tanegashima (Prefettura di Kagoshima) ed il satellite è stato sviluppato da Mitsubishi Heavy Industries.
Un nuovo, ennesimo, incidente ha intanto coinvolto le forze armate statunitensi. L'undici giugno un F-15 di stanza ad Okinawa si è schiantato in mare a circa 120 chilometri dal capoluogo Naha. Salvo il pilota che è stato recuperato dai militari nipponici. “Chiederò con fermezza la sicurezza dei voli” ha affermato per l'ennesima volta un poco credibile ministro Onodera. “Se il problema rimane irrisolto la gente penserà che tutto ciò è normale e che le cose nella Prefettura vanno così” ha affermato il Governatore Takeshi Onaga, fermo oppositore alla presenza militare straniera nell'arcipelago delle Ryukyu. I voli degli F-15 sono ripresi dopo appena due giorni di stop.
Frattanto è stato comunicato ad Onaga dal locale Ufficio della Difesa che la parte più impattante dei lavori della base di Henoko partirà il 17 agosto. “Se le circostanze in termini di conservazione dell'ambiente lo richiedessero non esiterò a cancellare le autorizzazione concesse dal mio precedessore” ha affermato Onaga. In passato le autorizzazioni dell'amministrazione locale, necessarie per la posa di blocchi di cemento in mare, erano già state cancellate dal Governatore progressista ma in tribunale la decisione era stata considerata illegittima.

In economia è stata approvata dalla Dieta lo scorso mercoledì la legge che fa entrare in vigore il nuovo TPP ad 11 (ridenominato CPTPP). Il Giappone è la seconda nazione ad aver ratificato il nuovo accordo. “Abbiamo avuto soltanto tre giorni per discuterne” ha dichiarato Eri Tokunaga, intervenuta a nome del Partito Democratico per il Popolo, la quale ha sottolineato come “alcune nazioni abbiano ottenuto il congelamento di norme potenzialmente dannose per le loro economie. Noi non abbiamo cercato di rivedere i contenuti dell'accordo nei settori dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca che è l'industria più colpita”.
“Siamo di fronte ad un globalismo che allarga le disparità e dà la priorità agli interessi delle multinazioni e del capitale finanziario” ha concluso la senatrice democratica. “Le importazioni aumenteranno drasticamente e per quanto riguarda i dazi non vi è garanzia che in futuro saranno modificati su richiesta del Giappone” ha affermato Hiroe Makiyama che ha fatto la dichiarazione di voto a nome dei senatori del Partito Costituzionale Democratico. Anche Makiyama, come la collega, si è lamentata per il contingentamento dei tempi di discussione e per le poche informazioni ricevute dal parlamento durante il processo negoziale.

Lo stesso giorno è stato annunciato dal governo lo stanziamento di 50 miliardi di dollari in prestiti per infrastrutture nell'area indo-pacifica. Ad erogare i finanziamenti sarà la Banca Centrale per la Cooperazione. La mossa si pone in palese concorrenza con la “One belt, One road” cinese.

Novità anche per quanto concerne i lavoratori stranieri. Il 15 giugno il Consiglio dei Ministri ha approvato il piano di politica economica e fiscale che prevede una serie di facilitazioni per l'ottenimento del visto e, nell'ottica di contrastare la denatalità, l'abolizione nel 2019 delle quote di iscrizione all'asilo nido.

Il 12 giugno è stato sottoscritto un importante accordo tra le Poste del Giappone e le Ferrovie dell'Est del Giappone. L'accordo prevede il trasferimento dei locali delle poste all'interno delle stazioni nonché l'apertura nelle stesse di uffici per attività finanziarie e di negozi.

In casa Mitsubishi Materials sono state annunciate lunedì scorso le dimissioni del presidente Akira Takeuchi. La società è al centro di uno scandalo dopo che è emersa la falsificazione di dati inerenti la qualità delle produzioni.

Nel settore automobilistico un megainvestimento, 1 miliardo di dollari, annunciato mercoledì scorso da Toyota in Grab Holding, società operante nel servizio taxi e noleggio auto. Risultati positivi per l'alleanza Nissan, Renault e Mitsubishi. La cooperazione in ricerca e sviluppo nonché gli acquisti in sinergia di componentistica hanno prodotto nel 2017 risparmi per 5,7 miliardi di euro. Ad annunciarlo la stessa alleanza composta da aziende che condividono una parte dei loro pacchetti azionari.

(con informazioni di g7.gc.ca; whitehouse.gov; mid.ru; fmprc.gov.cn; xinhuanet.com; mofa.go.jp; dpfp.or.jp; cdp-japan.jp; asahi.com; mainichi.jp)

 

Immagine ripresa liberamente da commons.wikimedia.org

Ultima modifica il Sabato, 16 Giugno 2018 14:52
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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