Intanto il governo della Prefettura ha presentato domenica scorsa ad un tavolo comprendente rappresentati del CIO, del governo nazionale e del comitato organizzatore delle Olimpiadi del 2020 il piano per la riduzione dei costi per le gare di pallavolo. Il piano, riguardante prevalentemente la Ariake Arena prevede minori costi per miliardi di yen.
In campo economico, nonostante le politiche di monetary easing messe a punto dalla Banca Centrale del Giappone, continua la discesa dei prezzi. Secondo dati governativi resi noti il 25 novembre ad ottobre i prezzi, esclusi quelli concernenti gli alimenti freschi, sono scesi dello 0,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. “Il non aumento dell'inflazione è dovuto al fatto che la ripresa economica è molto lenta” ha commentato l'economista Yasuhiro Takahashi.
Ad inizio novembre la Banca Centrale aveva rimandato l'obiettivo auspicato del raggiungimento del 2% del tasso di inflazione per il marzo del 2019, quattro anni dopo la data prevista in origine.
Non si sono fatte attendere, in ambito internazionale, le proteste da parte nipponica per il dispiegamento russo dei sistemi di difesa missilistica Bastion e Bal nelle isole Curili, al centro di una difficile trattativa (ma che che certamente non porterà a mutamenti nella sovranità dell'arcipelago) tra Tokyo e Mosca. Un fatto “disdicevole” per il premier nipponico Abe. “Le quattro isole sono territorio prossimo al nostro Paese. Abbiamo trasmesso per via diplomatica che tale atto non è compatibile con la nostra posizione ed è deplorevole” ha affermato il Primo Ministro intervenendo in Senato.
Da Mosca, nel proprio discorso annuale sullo stato della nazione, il Presidente Putin ha confermato la volontà della Russia a “progredire nelle relazioni con il nostro vicino orientale” e che il Giappone “è impegnato a sviluppare le relazioni economiche con la Russia avviando progetti e programmi congiunti”. In ballo (la loro definizione avverrà a metà dicembre con la visita di Putin in Giappone) vi sono 30 progetti comuni definiti a grandi linee ad inizio novembre durante la visita del ministro dell'Economia, Commercia e Industria di Tokyo, Hiroshige Seko, a Mosca.
In ambito nucleare polemiche si sono registrare a Kagoshima dopo che il governatore della Prefettura, il democratico Satoshi Mitazono, ha inserito nel bilancio di previsione dell'ente i costi per la formazione di un tavolo di consulenti esperti in generazione elettrica da nucleare. Il Governatore aveva vinto le elezioni di luglio appoggiato da un ampio fronte progressista e si era impegnato a fare quanto possibile per spegnere la centrale di Satsumasendai. “Potrò dare un giudizio complessivo su come operare quando i consulenti daranno i loro pareri sulle relazioni della compagnia proprietaria dell'impianto” ha sostenuto Mitazono intervenendo in Assemblea a proposito del progetto dell'azienda di riattivare anche il reattore 1 della centrale. L'Assemblea dovrà votare sulla proposta il 16 dicembre. La Prefettura non ha comunque potere di intervento in materia.
Rimanendo sulle spinose questioni atomiche, un lavoratore residente nella Prefettura di Fukuoka, impiegato in un'azienda subappaltatrice come saldatore ha citato in giudizio TEPCO ritenendola responsabile della propria leucemia. Il quarantaduenne, che si è rivolto alla Corte Distrettuale di Tokyo, ha lavorato nel sito di Fukushima tra il 2011 ed il 2013. Secondo il ricorrente TEPCO non avrebbe preso tutte le misure atte a prevenire la contaminazione da agenti atomici dei lavoratori impegnati sul sito.
Sul fronte istituzionale non c'è accordo in parlamento tra le principali forze politiche circa la legge che dovrebbe consentire l'abdicazione dell'Imperatore Akihito. Il tavolo di esperti nominato dal governo e guidato dal Presidente emerito di Keidanren (la Confindustria nipponica) Takashi Imai si era espresso la scorsa settimana a favore di una modifica di legge che consentisse l'abdicazione soltanto all'attuale Imperatore lasciando invariata la legge per i futuri massimi rappresentanti del Sol Levante.
L'opposizione, fatta eccezione per la destra di Nippon Ishin no Kai (nuovo nome di Osaka Ishin no Kai di Matsui ed Hashimoto, già Partito dell'Innovazione) è favorevole ad una modifica della Legge sulla Casa Imperiale del 1947 che consenta sempre agli Imperatori in carica di poter lasciare il proprio, del tutto cerimoniale, ruolo. “Il percorso di una legge speciale non è quello da seguire” per il vicepresidente del Partito Democratico, Goshi Hosono.
Intanto la Camera dei Rappresentati ha approvato il 29 novembre il disegno di legge che blocca l'indicizzazione delle pensioni. Lo stesso giorno la Camera aveva respinto la mozione di sfiducia contro il ministro del Lavoro Shiozaki e la richiesta di dimissioni del Presidente della Commissione Welfare, Hideki Niwa, dopo che questi aveva contingentato i tempi della discussione per una rapida trasmissione del testo alla plenaria.
La sessione della Dieta è stata inoltre prolungata, nel disperato tentativo di resuscitare il già morto TPP facendo approvare anche dalla Camera alta, di altre due settimane (dunque fino al 14 dicembre). Una decisione “assolutamente assurda” per il Capo della Segreteria comunista Akira Koike. “L'attuale sessione avrebbe dovuto cessare nella data prevista senza l'approvazione dei disegni di legge connessi al TPP ed al taglio delle pensioni” ha proseguito il parlamentare.
Frattanto dopo la manifestazione del 23 novembre contro il dispiegamento dei mezzi osprey da parte dell'esercito statunitense alla base di Yakota (organizzata dai sindacati edochiani e che ha visto la partecipazione di 5.000 persone), una netta posizione contro le servitù militari, questa volta per i siti di Takae ed Henoko ad Okinawa (che dovranno ospitare rispettivamente sei eliporti destinati alle truppe a stelle strisce e la nuova base di Ginowan) è arrivata dall'Associazione di Studi Ambientali. L'organizzazione che rappresenta i ricercatori del settore, ha chiesto, lo scorso 24 novembre, al Ministero dell'Ambiente di tutelare i due siti dal punto di vista ambientale. Nella propria risposta il Ministero, pur riconoscendo l'importanza naturalistica delle due aree ha rimandato la palla nel campo del Ministero della Difesa, responsabile degli accordi con le forze USA.
(con informazioni di Japan Press Weekly 23 – 29 nov. 2016; asahi.com; japantimes.co.jp; the-japan-news.com; tass.com)
Immagine di copertina liberamente ripresa da sputniknews.com