Domenica, 10 Giugno 2018 00:00

Pillole dal Giappone #241 – Tra Corea del Nord e commercio settimana intensa per la diplomazia nipponica

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Il Giappone si mostra cauto sul prossimo vertice tra Stati Uniti e Corea del Nord. A suscitare preoccupazione è l'abbandono, almeno per il momento, da parte USA della locuzione “massima pressione” al fine di ottenere la denuclearizzazione della Penisola coreana. “Non voglio più usare questa affermazione” ha infatti sostenuto Donald Trump lo scorso 1 giugno incontrando l'inviato della RPDC Kim Yong Chol.
Il tema è stato, ovviamente, al centro anche dei lavori dell'Asia Security Summit di Singapore.

Il vertice è stato l'occasione per il ministro della Difesa di Tokyo Itsunori Onodera per un confronto con i colleghi Jim Mattis degli Stati Uniti e Song Young Moo della Corea del Sud. “I tre ministri hanno accolto favorevolmente i risultati dei due recenti summit intercoreani” si legge nel comunicato firmato dai tre. “Giappone, USA e Corea del Sud fondamentalmente sono concordi nel mantenere la pressione” ha sostenuto Onodera parlando con i giornalisti al termine dell'incontro. Nel proprio discorso il ministro edochiano ha comunque sottolineato come i “cambiamenti nella retorica e nel comportamento” della RPDC sono stati il “risultato di una pressione internazionale”.
La stessa linea è stata ribadita dal ministro degli Esteri Taro Kono volato a Washington lo scorso mercoledì per colloqui con Mike Pompeo. Particolare attenzione è posta dal Giappone al tema dei cittadini nipponici rapiti dalla RPDC tra gli anni '70 e '80.
Sulla vicenda il premier Abe incontrando il 7 giugno Donald Trump nella capitale USA (i colloqui sono poi proseguiti il giorno dopo in Canada) ha dichiarato la propria disponibilità ad incontrare Kim Jong Un per affrontare anche questo nodo.

Tornando nel Sol Levante sullo scandalo di Moritomo Gakuen sono state annunciate lo scorso 4 giugno da parte di Aso sanzioni per oltre 20 funzionari del Ministero delle Finanze in merito alla falsificazione dei documenti consegnati in parlamento inerenti la svendita del terreno demaniale. Tra i destinatari delle misure Nobuhisa Sagawa, all'epoca dei fatti Direttore Generale del Ministero, colpito da una sanzione equivalente a tre mesi di stipendio (Sagawa non è più dipendente delle Finanze da marzo).

Getta nel contempo rabbia la decisione della Procura di Osaka di non inquisire nessun funzionario sulla vicenda delle falsificazioni. Un gruppo di cittadini capitanato da Satoshi Daigo, professore emerito dell'Università di Tokyo, ha chiesto al procuratore di fare marcia indietro ed inquisire 38 persone coinvolte a vario titolo nell'affaire.

Il 6 giugno l'ex presidente dell'associazione, Yasunori Kagoike, rilasciato dal carcere lo scorso maggio, ha raccontanto di una riunione svoltasi nel 2014 tra lui e funzionari dell'Ufficio delle Finanze del Kinki nella quale ha utilizzato il nome della moglie del premier per facilitare le procedure dell'acquisto del terreno.

Sullo scandalo del Kake Educational il premier dovrà anche affrontare il fuoco amico proveniente da dentro il Partito Liberal-Democratico. Shinjiro Koizumi, parlamentare nonché figlio dell'ex premier Junichiro, ha chiesto che il partito promuova una commissione d'inchiesta sulla vicenda. Di una commissione interna al PLD ha invece parlato Wataru Takeshita, presidente del comitato politico del partito.

In politica interna è saltata, a due anni esatti dall'entrata in vigore della legge contrastante l'incitamento all'odio, una manifestazione anti-coreana programmata per la scorsa domenica a Kawasaki. Nella città è presente una grande comunità coreana e lo scorso marzo l'amministrazione comunale aveva emanato delle nuove linee guida per contrastare l'odio etnico.

Approvata, frattanto, dalla Dieta la legge che mette ordine sulle terre non reclamate e dalla proprietà incerta e ne dispone l'uso per l'interesse pubblico. La legge entrerà in vigore a giugno del prossimo anno e consentirà ai comuni di dare in concessione queste terre per periodi di massimo dieci anni. Durante questo periodo qualora un cittadino presentasse titoli di proprietà sul suolo dato in concessione potrebbe ritornarne in possesso al termine della stessa, in caso contrario la concessione sarà estesa.

Nel 2016 è stato stimato un ammontare di questi suoli pari a 4,1 milioni di ettari. In genere si tratta di terre di scarso valore (o frazionate tra un numero altissimo di eredi) non portate in successione.

Ad Okinawa dovrebbe partire in agosto la fase più distruttiva per l'ambiente dei lavori della nuova base di Henoko. Per la metà di quel mese dovrebbe infatti iniziare la posa di blocchi di cemento e di tonnellate di sabbia in mare distruggendo parte della barriera corallina. La comunicazione ufficiale al governo della Prefettura (che farà ricorso in tribunale) potrebbe avvenire già la prossima settimana.

Partito intanto il meccanismo di comunicazione tra le forze armate nipponiche e quelle cinesi volto ad evitare incidenti aerei o navali nelle aree reclamate da Pechino o nelle quali comunque vi è una sovrapposizione di mezzi militari di entrambi i Paesi. L'accordo per creare un rapido sistema di informazione era stato siglato lo scorso 9 maggio ed il meccanismo è partito ufficialmente l'otto giugno.

In economia l'evento più importante di questo inizio di giugno è stato certamente il G7 canadese. Lo scorso 2 giugno al summit dei ministri delle Finanze e dei Governatori delle Banche Centrali delle sette maggiori economie è avvenuto, e non è più così raro, un isolamento degli Stati Uniti sulla partita del commercio internazionale. L'aumento dei dazi verso Paesi alleati è stato infatti condannato dai rappresentanti delle altre sei nazioni. “Ho partecipato a molte di queste riunioni ma è un caso raro questa opposizione unanime agli USA” ha detto Taro Aso alla conclusione del vertice.

Il G7 è poi proseguito con l'incontro tra i massimi rappresentanti dei Paesi membri del gruppo nonché del Presidente della Commissione UE Junker e del Consiglio Europeo Tusk. A muovere le acque le dichiarazioni di Donald Trump il quale ha auspicato il rientro della Russia e dunque il ritorno al formato G8. Il Presidente USA e Shinzo Abe hanno colto l'occasione del summit per avviare le basi di colloqui bilaterali sul commercio che dovrebbero iniziare a luglio.

Nel 2017 gli Stati Uniti hanno sommato un deficit commerciale con il Sol Levante pari a 68,8 miliardi di dollari (il terzo deficit dopo quello con la Cina ed il Messico). “Lavoreremo duramente per ridurre il nostro deficit commerciale, che è veramente importante, per rimuovere le barriere alle esportazioni statunitensi e per ottenere una relazione economica leale e mutualmente benefica” aveva dichiarato Trump nell'incontro di Washington avuto con Abe il giorno precedente.

Il vertice è stata anche l'occasione per colloqui tra Abe ed l'omologo canadese Trudeau. I due hanno sottolineato la necessità di una rapida entrata in vigore del nuovo TPP ad 11 (denominato adesso CPTPP).

Riviste al ribasso, il 7 giugno, le prospettive di crescita del Sol Levante da parte della Banca Mondiale. Nel 2018 la crescita dovrebbe attestarsi all'1% segnando un meno 0,3 rispetto alla previsione di gennaio mentre dovrebbe scendere allo 0,8% nel 2019 ed allo 0,5% nel 2020. Nel rapporto dell'organismo si mettono nero su bianco le preoccupazioni per le “minacce del protezionismo che proiettano nere nuvole sulla crescita futura”.

Nello specifico sul Sol Levante il rapporto rileva che “la crescita ha raggiunto l'1,7% nel 2017, sostenuta da condizioni finanziarie favorevoli e da forti esportazioni pur risultando contratta all'inizio di quest'anno. Tuttavia, la disoccupazione sta scendendo a livelli non visti dagli anni '90 mentre il tasso di partecipazione è aumentato principalmente in virtù di una maggiore entrata di donne nella forza lavoro”.

La crescita sarà però contenuta dall'innalzarsi del prezzo del petrolio e di altre commodities nonché dalla probabile contrazione dei consumi prodotta dal prossimo aumento della tassa sui consumi che dovrebbe scattare ad aprile 2019. Il Giappone, infatti, stando ai dati (afferenti al 2016) riportati nel rapporto è stato il quarto consumatore di petrolio (dietro a Stati Uniti, Cina ed India). Per quanto concerne le altre commodities è stato quarto anche nel consumo di alluminio (dietro Cina, Stati Uniti e Germania), rame (dietro gli stessi tre Paesi ma il Giappone è anche terza nazione produttrice dietro Cina e Cile), sesto per quanto concerne lo zinco e quinto per il gas naturale.

Sempre in ambito economico è emersa la volontà di far debuttare veicoli a guida autonoma sulle strade pubbliche entro le Olimpiadi del 2020. L'auspicio è contenuto nella bozza sulle strategie di crescita presentata dal governo lunedì. “Promuoveremo le riforme normative che serviranno come fondamento del cambiamento sociale” ha detto il Primo Ministro intervenendo alla riunione del tavolo consultivo che ha elaborato il testo.

In casa Toshiba Memory dopo l'acquisizione del ramo d'azienda da parte di un consorzio guidato da Bain Capital i nuovi proprietari hanno annunciato, oltre ovviamente al cambio di nome per la società, un'espansione delle attività del gruppo dialogando con Innovation Network Corporation of Japan (uno dei fondi pubblici del Sol Levante) e con la Banca Giapponese per lo Sviluppo. Annunciate dal presidente Yasuo Naruke anche 500 nuove assunzioni. L'acquisizione, costata 18 miliardi di dollari, e conclusa dopo mesi di tira e molla e cause depositate in tribunale, è stata definitivamente formalizzata il primo giugno di quest'anno. Prossima per Toshiba anche la vendita del settore PC (in perdita dal 2013) a Sharp (a sua volta controllata da Hon Hai). Se l'affare andrà in porto circa 2.200 impiegati ed ingegneri passeranno dalla prima alla seconda società. Sharp era uscita dal settore PC nel 2010.

Per quanto concerne la falsificazione sulla qualità delle produzioni operata da Kobe Steel lo scorso 5 giugno la Procura di Tokyo ed il Dipartimento Metropolitano di Polizia hanno acquisito dati direttamente presso l'azienda. Le tre fabbriche coinvolte nello scandalo sono quelle di Inabe, Moka e Shimonoseki. Le falsificazioni sarebbero andate avanti per decenni ed i clienti coinvolti, in Giappone e all'estero, sono stati, soltanto nel periodo tra il 2016 ed il 2017, 688.

Nuove ammissioni di falsificazioni dei dati in casa Subaru. Lo scorso 5 giugno il presidente della società Yasuyuki Yoshinaga scusandosi ha ammesso che Subaru ha utilizzato dati inappropriati per valutare le emissioni ed il consumo di carburante di 927 veicoli. Già nell'ottobre 2017 la società era stata coinvolta in uno scandalo simile che aveva riguardato la fabbrica operante nella Prefettura di Gunma ed il mese successivo aveva richiamato 395.000 veicoli.

Anche nel settore chimico emergono possibili alterazioni di dati. Yuzuru Yamamoto, presidente di Ube Industries ha affermato lo scorso 7 giugno che esiste la probabilità che controlli non appropriati sulla qualità delle produzioni si sarebbero verificati a partire dagli anni '70 ed avrebbero interessato 24 diverse produzioni. Il presidente si è automultato restiutendo alla società lo stipendio di giugno.

Buone nuove per Hitachi che ha ottenuto il via libera dal governo britannico per un negoziato sugli impianti nucleari che la società vuole costruire in Galles. “Confermo che oggi Hitachi ed il governo del Regno Unito hanno deciso di avviare un negoziato in relazione alla proposta di progetto di Wylfa Newydd” si legge in un comunicato del ministro britannico per le Attività Produttive e l'Energia Greg Clark. Il costo totale dell'operazione si aggira intorno ai 23,5 miliardi di dollari e due terzi dovrebbero essere garantiti dal governo di Londra. “Se il progetto di Wylfa dovesse andare avanti dopo il periodo di negoziati esso sarà in grado di fornire circa il 6% del nostro fabbisogno di elettricità fino alla fine del secolo contribuendo a creare migliaia di posti di lavoro nella costruzione dell'impianto e durante il suo esercizio” ha aggiunto Clark.

Nel settore aereo HondaJet ha annunciato il 6 giugno che inizierà a prendere ordini anche in Giappone per i propri aerei di piccole dimensioni. I velivoli, che già hanno riscosso successo in America del Nord, possono volare per 2.661 chilometri senza fare rifornimento e costano 5.250.000 dollari. HondaJet ha iniziato a produrre questi mezzi nel 2012 mentre la prima vendita è stata effettuata nel 2015. Secondo l'Associazione Giapponese per l'Aviazione Commerciale vi sono circa 90 piccoli jet che operano in Giappone contro gli oltre 13.000 degli Stati Uniti.

In settimana la casa madre Honda Motor ha anche raggiunto un accordo con General Motors per lo sviluppo di batterie per veicoli elettrici destinati al mercato USA.

(con informazioni di g7.gc.ca; worldbank.org; iiss.org; gov.uk; whitehouse.gov; asahi.com; mainichi.jp)

 

Immagine ripresa liberamente da tpi.it

Ultima modifica il Sabato, 09 Giugno 2018 16:28
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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