Domenica, 02 Settembre 2018 00:00

Pillole dal Giappone #253 – La pietà dei privati per i beni culturali

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Pillole dal Giappone #253 – La pietà dei privati per i beni culturali

Il governo supporterà le raccolte fondi private volte a ristrutturare e trasformare in strutture alberghiere o trattorie case di valore storico abbandonate.
La prima raccolta fondi riguarderà un'abitazione di epoca Meiji (1868-1912) attualmente in stato di abbandono a Sasayama (Prefettura di Hyogo). Se il progetto andrà in porto saranno lanciate iniziative simili.
Secondo l'Agenzia per il Turismo sono 1.570.000 le abitazioni costruite prima del 1951 e molte di esse necessitano di lavori che le rendano fruibili. Alcuni contributi possono comunque essere già richiesti dai proprietari al Ministero dell'Agricoltura o all'Agenzia per gli Affari Culturali ma essi sono in genere di modesta entità. La mossa è volta in primo luogo ad attrarre un numero sempre maggiore di turisti stranieri.

Frattanto in previsione delle Olimpiadi del 2020 lo scorso lunedì sono iniziati i test di un tassì a guida automatica. I test, svolti nella città di Tokyo, dureranno fino all'otto settembre e trasporteranno un totale di 96 passeggeri (che hanno comunque pagato 1.500 yen a testa per il privilegio di fare da cavie). Per motivi di sicurezza un guidatore sarà comunque presente all'interno del veicolo. L'iniziativa economica è sviluppata congiuntamente da ZMP, una società edochiana specializzata in tecnologie di guida automatica, e da Hinomaru Kotsu, una grossa società di servizio taxi.
Sempre nel settore automobilistico quattro fornitori di componentistica per Toyota (Denso, Aisin Seiki, Jtekt e Advics) hanno annunciato la possibilità di effettuare ricerche congiunte proprio nella produzione di parti utili alle auto a guida automatica.
“Non è questione di vincere o perdere ma di vivere o morire” ha dichiarato Koji Arima, presidente di Denso.
Lo stesso giorno Toyota ha annunciato l'investimento di 500 milioni di dollari nell'alleanza stretta con Uber nello sviluppo di servizi di mobilità senza conducente.

In campo ambientale il Ministero guidato da Masaharu Nakagawa ha annunciato che richiederà in sede di bilancio preventivo dello Stato per l'anno 2019 circa 5 miliardi di yen da destinare in sussidi alle aziende che operano nel settore delle plastiche biodegradabili. La mossa si situa dopo i suggerimenti forniti da un tavolo consultivo dello stesso dicastero che auspicava decisi interventi al fine di ridurre l'afflusso di plastiche in mare. Dallo scorso anno, inoltre, la Cina ha deciso di non importare più rifiuti plastici dall'estero costringendo le nazioni che lì smaltivano parte dei propri rifiuti a studiare nuove soluzioni.
Le bioplastiche sono il risultato della lavorazione di alcune piante come mais e canna da zucchero e sono state prodotte per la prima volta negli anni '80. A causa dei costi di produzione nettamente maggiori rispetto alle plastiche di sintesi fino ad ora il loro impiego è stato estremamente limitato.

Il Giappone continua intanto ad affrontare le pesanti piogge torrenziali che sembrano non lasciare in pace il Paese. Venerdì scorso sono stati emessi oltre 20.000 ordini di evacuazione nel Giappone centrale ed orientale. Ben 7.965 di questi ordini hanno riguardato la città di Nanao (Ishikawa) a causa della fuoriuscita dagli argini del fiume Kumaki mentre in 13.337 hanno lasciato le loro case a Hodatsushimizu.

In politica interna la corrente capeggiata dal vicepremier Taro Aso ha proposto lo scorso lunedì che la riforma dell'articolo 9 della Costituzione venga celermente approvata e che si tenga il referendum confermativo prima delle prossime elezioni per il rinnovo della Camera dei Consiglieri che si terranno nell'estate del 2019.
Contrario alla mossa il principale, e fino ad ora unico, avversario di Abe alla guida dei liberal-democratici Shigeru Ishiba per il quale “la pubblica opinione deve convincersi in profondità” circa la necessità degli emendamenti alla Carta.
Un avvertimento ad Ishiba a non attaccare il premier al fine di non danneggiare il partito è arrivato in chiusura di settimana da Hiromi Yoshida, capogruppo alla Camera alta del PLD.

Sul fronte degli scandali si allarga a macchia d'olio quello legato alle persone assunte dalla pubblica amministrazione mediante il collocamento mirato per disabili e che risultano sprovvisti dei documenti che ne attestino l'effettiva condizione.
Stando ai dati forniti dal Portavoce dell'esecutivo Yoshihide Suga i dipendenti coinvolti sono 3.460 e prestano la loro opera in 27 tra ministeri ed agenzie nazionali. Si tratta di una percentuale altissima: ben il 50,1% dei 6.900 dipendenti assunti centralmente con le categorie protette.
“Come organi centrali siamo in una posizione nella quale dobbiamo assumere disabili anche per fornire l'esempio al settore privato. Ci scusiamo profondamente per questa situazione” ha dichiarato in conferenza stampa lo scorso 28 agosto il ministro del Lavoro Katsunobu Kato. Come risultato dell'inchiesta interna i 27 enti coinvolti sono scesi dal 2,49% di disabili assunti a poco più dell'uno e ben 17 di essi sono scesi anche sotto questa soglia. Particolarmente grave la situazione all'Agenzia delle Entrate nella quale il numero di dipendenti disabili è sceso allo 0,67%.
Dieci dipendenti privi di certificazioni sono stati trovati anche nella Camera dei Rappresentanti: a renderlo noto la stessa istituzione dopo una verifica interna.

Sempre in tema lavoro il Giappone si appresta ad aprire le porte ad immigrati che svolgono attività impiegatizie. Allo scopo l'ufficio immigrazione del Ministero della Giustizia, dicastero responsabile per la materia, si trasformerà entro il prossimo aprile in un'agenzia nazionale potenziata nel numero di addetti. Richiesti allo scopo dal dicastero circa 3 miliardi di yen che saranno allocati nel prossimo bilancio di previsione.
Gli ultimi dati sulla disponibilità di lavoro resi noti venerdì scorso hanno mostrato per luglio il numero record di 1,63: tradotto vuol dire che ogni 100 persone che cercano lavoro vi sono disponibili 163 posti di lavoro, uno in più rispetto a giugno. Nonostante ciò il tasso di disoccupazione è cresciuto di un decimale: dal 2,4% di giugno al 2,5% di luglio.

Un altro scandalo potrebbe invece scoppiare dopo che il quotidiano Mainichi ha ottenuto un documento interno del Ministero dell'Economia, Industria e Commercio che invita i propri dipendenti a non trascrivere in documenti ufficiali tutte le loro riunioni. Qualora il documento fosse confermato emergerebbe dunque la volontà da parte dell'esecutivo di non lasciare traccia di riunioni che, come accaduto nel caso del Kake Educational, che potrebbero fornire prove in processi inerenti i rapporti poco chiari di numerosi tra ministri e funzionari con il settore privato.
In una successiva conferenza stampa il Ministero ha ammesso l'esistenza dle documento ma affermato che non vi è alcuna violazione di norme sulla trasparenza della pubblica amministrazione.

In politica estera l'agenzia stampa nordcoreana KCNA ha annunciato la grazia e la contestuale espulsione di un cittadino giapponese, Tomoyuki Sugimoto, arrestato perché accusato di spionaggio. L'uomo, giunto nel Paese come turista, avrebbe scattato delle foto a delle installazioni militari. La sua detenzione è durata un mese.
Intanto secondo il quotidiano Washington Post lo scorso luglio in Vietnam si sarebbe tenuta una riunione, all'insaputa degli Stati Uniti, tra Shigeru Kitamura, capo dell'intelligence nipponica e Kim Song Hye, funzionaria responsabile delle politiche della riunificazione della RPDC. Al centro del vertice la questione dei cittadini nipponici rapiti dalla Corea del Nord negli anni '70 e '80.

In economia è partita lunedì la produzione cinese da parte del colosso Nissan della nuova auto elettrica Sylphy Zero Emission. L'autovettura costerà sul mercato cinese 166.000 yuan (25.850 dollari) e potrà beneficiare degli incentivi ecologici promossi da Pechino.
“Svilupperemo una gamma di veicoli elettrici che possano piacere ad ogni segmento di consumatori” ha commentato l'amministratore delegato del gruppo Hiroto Saikawa.
“Fondamentalmente tutti i giganti internazionali hanno tastato il terreno ma non hanno mai lanciato dei loro modelli di punta in Cina – ha affermato Yale Zhang, analista del settore – ma dalla fine di quest'anno le cose cambieranno, il mercato diventerà più competitivo ed i consumatori avranno maggiore scelta”.
Se Nissan aumenta gli investimenti all'estero Toyo Ink li restringe. La società operante nel settore degli inchiostri doveva costruire una propria fabbrica in Turchia destinata alla produzione di resine per inchiostri da utilizzare su prodotti alimentari. La crisi della lira turca con il conseguente aumento dei prezzi per i materiali provenienti dall'estero ha reso però l'operazione meno conveniente del previsto.

A Singapore, Paese che presiede quest'anno i lavori ASEAN, si è tenuto lo scorso 30 agosto il summit dei ministri dell'Economia dei Paesi del gruppo con la partecipazione del ministro responsabile per il Sol Levante Hiroshige Seko. Tema dell'incontro la ricerca di strade migliori per la collaborazione tra le piccole e medie imprese delle economie dell'Asia meridionale e quelle del Giappone.
Tenuto in concomitanza con questa riunione il vertice dei 16 ministri per il commercio che partecipano al quadro del RCEP (Regional Comprehensive Economic Partnership).
“Speriamo di ottenere un punto di svolta nei nostri negoziati” ha dichiarato il ministro per il Commercio singaporiano Chan Chun Sing il quale si è augurato “una sostanziale conclusione” entro l'anno del trattato.
Negli stessi giorni invece Taro Aso si trovava a Pechino per confermare la comune visione dei due Paesi circa la lotta alle tendenze protezionistiche.
Aso, che ha incontrato tra gli altri l'omologo Han Zheng, ha tastato anche il terreno per la visita, prevista in ottobre di Abe nell'Impero di mezzo.
Un incontro separato nella città di Harbin con le controparti cinese, Luo Shugang, e sudcoreana, Do Jong-whan, è stato tenuto anche dal ministro dell'Istruzione Yoshimasa Hayashi.
“Sotto questa formula di incontri le tre parti, sin dal 2007, hanno portato avanti una effettiva collaborazione che rafforza la comprensione, approfondisce la fiducia e promuove l'amicizia” ha dichiarato Luo al temrine dell'incontro.

Sul fronte del credito Grameen Bank per la prima volta dovrebbe sbarcare con il proprio servizio di micro-prestiti nel Sol Levante. Ad annunciarlo Masahiro Kan, docente universitario e direttore esecutivo della sede nipponica della banca.

Per quanto concerne la difesa nell'ultimo documento nazionale sulla sicurezza nazionale diffuso la scorsa settimana dal dicastero guidato da Onodera sembra non tenere in conto il clima di distensione creatosi con l'incontro Kim-Trump e con quello tra lo stesso Kim e l'omologo del Sud Moon.
Nel testo, pubblicato martedì, si cita la RPDC come “minaccia immediata e senza precedenti” e si ritiene che non vi siano “cambiamenti nel nostro valutare la minaccia posta dalle armi nucleari e dai missili della Corea del Nord”.
Preoccupazione è espressa anche per le mosse del potente vicino cinese la cui modernizzazione degli equipaggiamenti “genera forti preoccupazioni per la regione e la comunità internazionale”.
Parole poco gentili anche verso la Russia i cui sistemi antimissile installati in due delle isole Curili vanno “monitorati con attenzione” e verso la Corea del Sud che controllando le isole Dokdo (isole Takeshima per i giapponesi) estenderebbe la sua sovranità su “parti afferenti” invece il Sol Levante.
Arrivata a stretto giro la risposta cinese con la Portavoce degli Esteri Hua Chunying che per quanto concerne i riferimenti alla RPDC ha invitato le nazioni coinvolte ad incoraggiare un clima positivo mentre per il proprio Paese ha rigettato i termini “espansione” ed “ambizione”: “noi non accettiamo parole come queste […] Le accuse rivolte contro la Cina si riferiscono in realtà a normali sviluppi della difesa nazionale e normali attività militari così come normali attività marittime, dunque esprimersi così è totalmente irresponsabile”.
“Il governo della Repubblica di Corea protesta fortemente contro la ripetuta inclusione da parte del governo giapponese di ingiuste rivendicazioni delle Dodko, una parte integrante del territorio della RdC […] e chiede al governo giapponese di ritirare immediatamente queste rivendicazioni. Il governo giapponese dovrebbe astenersi dal compiere ingiuste rivendicazioni sulle Dodko in quanto questa non è la strada che conduce ad un clima orientato al futuro nelle relazioni RdC-Giappone” si legge nel comunicato diffuso dagli Esteri di Seul.

Confermati dal documento lo sviluppo del sistema antimissilistico Aegis (compartecipato dagli Stati Uniti) nonché l'aumento, da 350 a 430, entro quest'anno del numero di militari impiegati nell'unità per la difesa del cyberspazio.
Sul sistema Aegis il 29 agosto c'è stato un incontro, del quale non è stata diffusa nessuna nota, tra il viceministro degli Esteri russo Ryabkov e l'omologo nipponico Takeo Mori.
La Difesa, in linea con queste premesse, ha, lo scorso venerdì, richiesto nel bilancio di previsione che le venissero assegnati per l'anno 2019 5.300 miliardi di yen (circa 47,6 miliardi di dollari) e cioè il 2,1% in più rispetto a quest'anno.
Se Onodera chiama alla crescita delle tensioni gli studenti ambasciatori per la pace hanno manifestato le loro idee in favore dell'abolizione delle armi atomiche lo scorso lunedì nella cornice di un incontro ONU svoltosi presso la sede di Ginevra. L'incontro, organizzato dalla delegazione giapponese, coinvolgeva 60 diplomatici tra i quali Michael Moller, Segretario Generale della Conferenza sul Disarmo.

Ad Okinawa mentre appare sempre più probabile l'inizio di nuove battaglie legali sui lavori di costruzione della nuova base di Henoko (le autorizzazioni alla realizzazione di una discarica sono state ritirate il 31 agosto) è sempre più probabile che l'opposizione candidi nelle incombenti elezioni (si terranno infatti il 30 settembre ed entro il 12 andranno depositate le candidature) il deputato del Partito Liberale Denny Tamaki il quale ha dichiarato lo scorso mercoledì che sarà comunque della partita.
Stando ad un documento audio non reso pubblico alcuni giorni prima di morire Takeshi Onaga avrebbe indicato Tamaki come possibile suo successore.
Tamaki ha ottenuto fino ad ora l'appoggio del proprio partito, del Partito Costituzionale Democratico e del Partito Democratico per il Popolo. Di contro la coalizione locale “Tutta Okinawa” (il nome del raggruppamento che ha appoggiato Onaga) ha di recente perso un pezzo con l'imprenditore Kariyushi che è uscito dalla composita alleanza.

A Fukushima è stato annunciato dall'amministrazione locale il completamento per il marzo 2020 delle abitazioni temporanee per gli evacuati del 2011 che abitavano prima della catastrofe nelle aree nelle quali il divieto di residenza è stato tolto soltanto di recente. Questa ultima tranche di case riguarda nel complesso 3.298 nuclei familiari ex residenti nei comuni di Katsurao, Iiate, Tomioka e Namie.
Ad Osaka, invece, l'Università Kindai di Higashiosaka ed alcune società private hanno messo in piedi un gruppo di ricerca per studiare tecniche di rimozione del trizio dalle acque: uno dei maggiori problemi che ha colpito ad esempio la fiducia dei consumatori verso il pesce nipponico.
Presso il primo reattore della centrale sono attualmente stoccate 800.000 tonnellate di acqua radioattiva finita a contatto con materiale radioattivo e contaminatasi di conseguenza.
Agitazione suscita nel contempo la possibilità che parte di tale acqua possa essere rilasciata in maniera controllata in mare. A suggerire tale misura, ma non è la prima volta che ciò accade, un panel di esperti contro il quale si sono immediatamente schierati i pescatori locali preoccupati che la timida ripresa delle loro attività possa essere definitivamente compromessa da una mossa del genere. Il volume del pescato nell'area è appena il 10% del livello pre-incidente anche se nel 99% dei campioni analizzati il livello di radioattività era entro le soglie limite.
Iniziati invece a Tsuruga (Fukui) i lavori di smantellamento (decisi nel 2016) dell'impianto autofertilizzante di Monju di proprietà dell'Agenzia per l'Energia Atomica del Giappone. Primo passo la rimozione del combustile nucleare. Si stima che per completare l'opera di decommissionamento occorreranno 30 anni: soltanto per completare la rimozione del combustibile i lavori si protrarranno fino al 2022.
Il reattore, capace di lavorare con il MOX (uranio e plutonio insieme) a causa del rilascio di sodio radioattivo ha operato nel corso di tutta la sua vita appena 250 giorni.

Per incentivare l'energia eolica, frattanto, il Ministero dell'Ambiente potrebbe proporre al parlamento di rendere meno stringente la burocrazia riducendo così i tempi per 'installazione di nuove pale. Tra gli obiettivi del governo vi è quello di ottenere entro il 2030 10 milioni di kilowatt da eolico.

Nel campo della sicurezza interna l'Agenzia Nazionale di Polizia ha richiesto che nel prossimo bilancio di previsione dello Stato le siano assegnati altri 144 milioni di yen per sviluppare sistemi di intelligenza artificiale che possano prevedere i crimini. Tra le aree di applicazione delle nuove tecnologie vi sono i riconoscimenti delle automobili ed il tracciamento di movimenti sospetti di denaro.

Nel complesso le richieste per il bilancio di previsione 2019 continua a segnare numeri record: 102.500 miliardi di yen (923 miliardi di dollari). Non è detto che tutte le richieste siano accettate ma la cifra finale non si discosterà molto.
Tra gli aumenti più consistenti, detto quello della Difesa, vi è quello richiesto del Ministero della Sanità e Lavoro (31.900 miliardi e cioè +2,5%), quello del Ministero della Giustizia (quasi 802 miliardi e cioè +2%) e quello del Ministero delle Infrastrutture e Turismo che che ha chiesto 6.910 miliardi (+19%, in gran parte motivato dalle spese per le aree colpite dalle piogge torrenziali di luglio).

In chiusura due notizie di natura storica. La prima è che il comitato ONU sulle discriminazioni di Ginevra ha sposato la tesi della presidenza sudcoreana Moon per quanto concerne l'accordo del 2015 sulle “comfort women” e bocciato in sostanza il testo del 2015 (scritto quando alla presidenza vi era la signora Park) in quanto il documento “non è pienamente orientato alle vittime e le comfort women superstiti non sono state consultate”. Di questione risolta “definitivamente ed in maniera irreversibile” con quell'accordo ha invece parlato la delegazione giapponese.

(con informazioni di asean.org; fmprc.gov.cn; mid.ru; mofa.go.kr; kcna.kp; mod.go.jp; washingtonpost.com; ilsole24ore.commainichi.jp)

Immagine ripresa liberamente da pexels.com

Ultima modifica il Sabato, 01 Settembre 2018 18:25
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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