Lunedì, 25 Novembre 2013 00:00

Il Quinto Stato è la precondizione

Intervista a Roberto Ciccarelli pubblicata all'interno del numero cartaceo 3 de Il Becco (clicca qui per scaricare il pdf).

Ciccarelli è autore del libro Il Quinto Stato (clicca qui) e La furia dei cervelli

1) In un contesto socio economico profondamente mutato rispetto alla cornice novecentesca secondo quali elementi possiamo definire oggi un lavoratore/una lavoratrice?

Noi lo definiamo come il soggetto che compie un'attività operosa. Oggi più che mai il lavoratore non è più identificabile nella persona giuridica che detiene uno status, un contratto. Il lavoratore non è quindi

Pubblicato in Società

 La costruzione del socialismo tra le macerie e i fascismi

Voi sapete che abbiamo avuto in eredità dal passato un paese arretrato dal punto di vista tecnico, un paese povero e rovinato. Un paese rovinato da quattro anni di guerra imperialista, rovinato più ancora da tre anni di guerra civile, un paese con una popolazione semianalfabeta, con un basso livello tecnico, con qualche oasi industriale isolata, sommersa in un mare di piccole aziende contadine: ecco il paese che abbiamo ricevuto in eredità dal passato. Il problema consisteva nel far passare questo paese dal binario del medioevo e delle tenebre al binario dell'industria moderna e dell'agricoltura meccanizzata. Problema importante e difficile, come vedete. La questione si poneva in questi termini: o risolviamo questo problema entro il termine più breve e consolidiamo il socialismo nel nostro paese, o non lo risolviamo, e allora il nostro paese, debole tecnicamente e arretrato dal punto di vista della cultura, perderà la sua indipendenza e si ridurrà a essere una posta del gioco delle potenze imperialiste.
(Stalin, Discorso nel palazzo del Kremlino per la promozione degli allievi dell'accademia dell'esercito rosso; 4 maggio 1935)

Pubblicato in Umanistica e sociale
Martedì, 14 Maggio 2013 00:00

Cacciabombaridieri F35: un caso emblematico

Monopolio economico e del potere tra multinazionali e dominio militare.
Il caso emblematico degli F 35 di Cameri.

Cameri (NO), il cantiere dei nuovi F35 voluto dal neutrale e austero governo Monti è lì, pronto a sfornare nuove macchine di morte in nome del “progresso” e della “crescita economica”. Questo stabilimento incarna bene l'aspetto deumanizzante del nostro modello economico. Infatti, nell'estate scorsa l'austero governo “tecnico” ha deciso un cospicuo intervento pubblico per finanziare la costruzione di caccia-bombardieri - nonostante il periodo di crisi economica gravissima - contraddicendo così le linee guida del pensiero economico austeritario. Il muro del silenzio calato sulla vicenda, nonostante la campagna elettorale, ha dato modo di occultare ai più le connivenze politiche del Pd che consentirono la realizzazione del progetto in totale assenza di opposizione.

Pubblicato in Società
Venerdì, 29 Marzo 2013 00:00

Con il lavoro non si mangia, a Firenze

Guarda il video della manifestazione, clicca qui

“Con la cultura non si mangia”: questa è una frase che si ripete spesso a Firenze, con le vicende dei lavoratori della ex libreria Edison e del Maggio Musicale. Nonostante Renzi abbia intitolato uno dei suoi libri “Stil novo”, nel capoluogo toscano la tendenza sembra quella di preferire un Hard Rock Café nel centro storico, piuttosto che un cinema in crisi.

Pubblicato in Toscana
Venerdì, 25 Gennaio 2013 19:37

CGIL: un piano per il lavoro

Clicca qui per vedere il video intervista realizzato alla presentazione

 

Tutti coloro che lo scorso mercoledì mattina si sono affacciati all’auditorium dell’hotel prenotato dalla CGIL in occasione della presentazione del Piano del Lavoro in Toscana si sono visti consegnare un rapporto sulla situazione del lavoro nella provincia fiorentina. Un rapporto in cui è descritta una situazione drammatica: calano gli avviamenti di impresa e nel caso nuove aziende nascano, queste privilegiano sempre più la stipulazione di rapporti di lavoro precari ed incerti. Contemporaneamente, sono aumentati gli iscritti alle liste di mobilità (del 16,4% rispetto al prima trimestre del 2011) ed il sostegno del sistema creditizio alle imprese si è rivelato insufficiente. E sono proprio queste condizioni in cui imperversano l’economia e il lavoro in Italia, insieme alla consapevolezza del fatto che quella vissuta in questi mesi è una crisi strutturale, che hanno spinto il maggiore sindacato italiano ad elaborare un Piano per il lavoro. Si è scelto di parlare di Piano del lavoro, termine che rimanda direttamente a Giuseppe Di Vittorio, poiché un “patto” non è più sufficiente, data la situazione, e l’esperienza dell’Agenda Monti ancora deve finire di rilevare i suoi effetti nefasti. Un Piano per il lavoro che veda la partecipazione di tutti coloro che credono fermamente nella necessità di un cambiamento radile e del ripudio della strada tracciata dalle politiche di Monti.

Pubblicato in Toscana
Venerdì, 18 Gennaio 2013 00:00

La crisi del cotto e del lavoro edile

Il cotto nasce dall’incontro di quattro elementi: la terra, l’acqua, l’aria e il fuoco. Una magia straordinaria che racconta mani antiche capaci di dar vita alla terra. Impruneta è la città del cotto. Il cotto non è solo tradizione artistica - memoria e cultura, identità di un a terra, ma lavoro e benessere, prestigio per il Chianti nel mondo.

Anni e anni di attività rivolta al settore industriale, con la produzione di piastrelle e laterizi per abitazioni e all’artigianato con manufatti in terracotta artistici realizzati secondo tecniche a mano nel segno della tradizione come orci, usati per conservare l’olio - e tantissimo vasellame, oggetti da arredo, il tutto nato dall’argilla preziosa che si coltiva dalla terra di queste colline. Numerose iniziative culturali hanno puntato nel tempo a valorizzare e far conoscere questo patrimonio di esperienza tramandata da secoli.

Pubblicato in Toscana
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