C’è una squadra di cervelli
donata da Alba e da Torelli.
Ci son Vendola e Ferrero,
che ai più non sembra vero,
ci son poi nei territori
Grassi, Sgherri e il Fattori.
Ormai prossima è la meta,
dell’unità, la più completa,
tante son le componenti,
comitati, gruppi, movimenti,
pronti a nuova aggregazione,
però alla sola condizione,
che si vada all’azzeramento
di quanto puzzi di novecento,
di protagonismo delle masse,
rivoluzioni e lotta di classe,
per una sinistra al passo coi tempi
che rifugga questi esempi;
che politicamente sia corretta
anche al limite della burletta.
Un nuovo modo associativo
per il ceto medio riflessivo,
che dia grandi aspettative
alle cittadinanze attive,
una politica di tutto e di niente,
che fornisca felicità alla gente.
Una sinistra che sia perbene,
che parli all’intero ecumene,
che abbia a mentore il buon Francesco
e non più Marx, l’ebreo tedesco,
che veda i borghesi protagonisti,
ma ce ne scampi dai comunisti.