“Come un bambino sotto l’educazione”
Nomadi, Fiore nero.

Sempre più spesso mi capita di leggere in giro, da parte di persone adulte e vaccinate, nostalgia per l’educazione che si impartiva una volta ai bambini e adolescenti. Fa parte della Sindrome del S.S.M.Q.P. – per i profani: «si stava meglio quando si stava peggio». Il che oggettivamente è una sciocchezza. Se stavi peggio non potevi assolutamente stare meglio. Un dato di fatto. Semplice. Però questi tempi di transizione (una transizione fin troppo lunga) ci fanno vivere in condizioni di assoluta incapacità di analisi e riflessione su cosa stia avvenendo e come reagire.

Pubblicato in Umanistica e sociale

L’aggressione e l’azione minatoria perpetrate (che sono state filmate e poi postate su Youtube) ai danni di un professore di italiano e storia da parte di un gruppo di ragazzi dell’Itc F. Carrara di Lucca ha riaperto un acceso dibattito all’interno dell’istituzione scolastica e non solo. Più che il ruolo della formazione didattica, a risultare centrale nella discussione è il macroscopico tema dell’educazione tout court, preso in esame tenendo conto del delicato quanto fondamentale equilibrio tra l’istituzione-scuola e l’humus familiare e sociale in cui cresce lo studente. Sempre più frequentemente il dualismo tra queste due realtà si concretizza in un incontro/scontro che si focalizza quasi esclusivamente sui risultati di breve periodo – voti, insufficienze, richiami, note etc. – mostrandosi spesso incapace di sviluppare uno sguardo più lungimirante verso l’aspetto formativo ed educativo nella sua globalità che dovrebbe essere il fine ultimo e principale dell’insegnamento e allo stesso tempo della crescita intellettuale e morale dei ragazzi.

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Per farci più servi del nostro padrone – una non necessaria lettera aperta

Caro dottor Serra,

Premetto di non essere un grande fan dei corsivi d’opinione, che complessivamente trovo insoddisfacenti nel loro tentativo di rappresentare le idee di una persona in poche righe – l’informazione trasmessa è limitata, le riflessioni proposte sono giocoforza appiattite. Ho cessato da anni di farmi infastidire da questo tipo di articolo e dagli scivoloni in cui periodicamente incappa chi vi si dedica. Di fronte ad una delle sue ultime Amache (qui), però, non sono riuscito a trattenermi dallo scrivere queste righe, perché quell’Amaca parla di me.

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Giovani, "fancazzisti" o suicidi... tertium non datur?

Il caso di Giada, la ragazza che qualche giorno fa si è suicidata nel giorno in cui avrebbe dovuto discutere la tesi di laurea, ha generato una domanda: davvero non si può imporre ai ragazzi il rispetto di nessuna scadenza o la “presa in carico” di alcun impegno, pena la paura di vederli soccombere?

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Venerdì, 03 Novembre 2017 00:00

Il privato è politico

Il privato è politico

Il privato è politico. Nulla di più semplice, diretto, veloce e rapido per comprendere una verità spesso ignorata: non esiste un “mondo fuori” dove funzionano certe idee, lotte, proteste e uno “dentro” il quale segue leggi particolari legate alla coppia, alla genitorialità, alla famiglia. Tutto si basa sui rapporti di classe e di forza che partendo dalla società, condizionano i legami personali. L’operaio politicizzato di Romanzo Popolare, ne è un esempio: compagno attivo nelle lotte, uomo che si reputa moderno, ma pronto a ristabilire la gerarchia nel rapporto di coppia quando la sua compagna esprime la sua infelicità e infedeltà. Questo è solo un piccolo esempio, ovviamente, ma la realtà ci mette davanti a queste storie ogni giorno. Uomini che usando la loro posizione privilegiata e il loro potere, costringono i sottoposti a umiliazioni e abusi. Siamo portati a ritenere che questo sia un problema che riguarda alcune categorie, che a ben vedere certe donne sanno a che vanno incontro, molto probabilmente sono anche complici se non istigatrici. 

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Mercoledì, 07 Dicembre 2016 00:00

Essere alternativi è (Captain) Fantastic?

Quanto è difficile essere genitori. Quanto è difficile educare ed educarsi. L'attore Matt Ross è passato alla regia con un film intelligente, divertente e riflessivo, dal sapore vintage ma piuttosto ruffiano e in fondo ... normale.

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Cile: nuovi scontri politici sulla riforma dell'istruzione

Alla fine, dopo innumerevoli ritardi e rinvii, la riforma del sistema educativo approda al Congresso cileno. Ora si presenta un iter parlamentare pieno di insidie perché la proposta di legge si porta dietro una innumerevole serie di critiche da parte di tutto il mondo della scuola. E intanto non sono tardate nuove mobilitazioni da parte dei professori e degli studenti che da oltre dieci anni chiedono a gran voce una riforma radicale dell'educazione, in particolare quella superiore, considerata da molti una delle più inique al mondo.

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Mercoledì, 04 Maggio 2016 00:00

Sulla verticalizzazione del governo delle cose

Leonardo Croatto per il numero cartaceo È la libertà che guida il popolo, dicembre 2015

La scuola

Recentemente è stata approvata l'ennesima “riforma” della scuola, su linee leggermente diverse da quanto era circolato nelle bozze che circolavano nei mesi passati. Ci eravamo già occupati, in un articolo pubblicato sul nostro sito web, della versione embrionale di questa “riforma”, partendo proprio dall'abuso del termine “riforma”, che caratterizza ogni atto normativo di importanza anche modesta degli ultimi governi.

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Praticare democrazia (dal basso): un all-in per il diritto allo studio


Gli spazi democratici in Italia si restringono giorno dopo giorno: se da un lato infatti assistiamo a prove di forza (e superbia) di un governo afflitto da conflitti d'interesse endemici e questioni di malagestione della cosa pubblica, dall'altra parte una risposta “popolare” e concertata rimane limitata. Le stagioni referendarie che a brevissimo si apriranno rappresentano però uno spartiacque decisivo per il paese e il suo sviluppo dei prossimi decenni.

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L'importanza della formazione sentimentale nella mia famiglia

Quando al colloquio di selezione per il servizio civile mi domandarono perchè avessi scelto la Fildis risposi che ero una delle prime laureate in famiglia e per tale motivo un'associazione che si impegnava per l'emancipazione femminile attraverso l'istruzione era desiderabile e adatta alle mie esigenze.
Avrei dovuto dire anche che grazie all'esempio di tre donne che ho capito l'importanza dell'educazione alla pace, all'amicizia, alla sorellanza. Quando ero piccola mia nonna Rosa mi chiedeva spesso, oltre alla classica "hai mangiato?", quale fosse il mio andamento scolastico: mi confessò di aver conseguito la terza elementare con fatica avendo voti molto bassi nelle materie scientifiche. La causa era l'antipatia che lei aveva per i numeri, eppure nonostante le difficoltà e le diffidenze, Rosa riusciva a gestire il bilancio famigliare perfettamente.

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