Venerdì, 29 Marzo 2013 00:00

Con il lavoro non si mangia, a Firenze

Guarda il video della manifestazione, clicca qui

“Con la cultura non si mangia”: questa è una frase che si ripete spesso a Firenze, con le vicende dei lavoratori della ex libreria Edison e del Maggio Musicale. Nonostante Renzi abbia intitolato uno dei suoi libri “Stil novo”, nel capoluogo toscano la tendenza sembra quella di preferire un Hard Rock Café nel centro storico, piuttosto che un cinema in crisi.

Pubblicato in Toscana

Una doccia fredda. Proprio questo l’effetto delle parole del Commissario del Maggio Musicale Fiorentino Francesco Bianchi con le quali ha annunciato che la Fondazione corre diritta verso la liquidazione, traguardo che taglierà entro la fine di aprile nel caso non dovessero essere messi in atto cambiamenti radicali.

Pubblicato in Toscana
Venerdì, 08 Febbraio 2013 00:00

La sinistra e il lavoro... a Firenze

Guarda il video realizzato nel corso della serata, clicca qui

Una serata particolare quella organizzata da Cambiare Si Può a Firenze. Coraggiosa, in termini politici. Il capoluogo toscano è quello dove più sono emerse le differenze tra le varie anime che si sono ritrovate alla sinistra di Italia Bene Comune (la coalizione che ha scelto di farsi rappresentare dalla foto di Bersani, Tabacci e Vendola).

Le assemblee provinciali lanciate dall’appello di novembre sono state spazzate via dalle teatrali dinamiche elettorali della politica italiana. Il ritorno di Berlusconi, Monti che “sale”, le primarie di democratici e SEL, l’IMU.... In tutto questo i cocci della sinistra e dei movimenti di resistenza sociale hanno trovato l’ombrello di Ingroia e Rivoluzione Civile (dall’Italia dei Valori a Rifondazione, passando per Libera e esponenti della declamata, trasversalmente, società civile). In tanti sono arrivati ma qualcuno si è sfilato (su tutti Alba e altri promotori della prima ora di Cambiare si può). Le liste si sono chiuse tra polemiche risuonate tra le casse di risonanza dei principali canali di informazione. Questa ormai è storia, scomparsa tra le altisonanti polemiche della campagna elettorale. Le promesse di Berlusconi sono tornate a dettare i contenuti delle dichiarazioni da mandare alle agenzie di stampa.

Pubblicato in Toscana
Venerdì, 25 Gennaio 2013 19:37

CGIL: un piano per il lavoro

Clicca qui per vedere il video intervista realizzato alla presentazione

 

Tutti coloro che lo scorso mercoledì mattina si sono affacciati all’auditorium dell’hotel prenotato dalla CGIL in occasione della presentazione del Piano del Lavoro in Toscana si sono visti consegnare un rapporto sulla situazione del lavoro nella provincia fiorentina. Un rapporto in cui è descritta una situazione drammatica: calano gli avviamenti di impresa e nel caso nuove aziende nascano, queste privilegiano sempre più la stipulazione di rapporti di lavoro precari ed incerti. Contemporaneamente, sono aumentati gli iscritti alle liste di mobilità (del 16,4% rispetto al prima trimestre del 2011) ed il sostegno del sistema creditizio alle imprese si è rivelato insufficiente. E sono proprio queste condizioni in cui imperversano l’economia e il lavoro in Italia, insieme alla consapevolezza del fatto che quella vissuta in questi mesi è una crisi strutturale, che hanno spinto il maggiore sindacato italiano ad elaborare un Piano per il lavoro. Si è scelto di parlare di Piano del lavoro, termine che rimanda direttamente a Giuseppe Di Vittorio, poiché un “patto” non è più sufficiente, data la situazione, e l’esperienza dell’Agenda Monti ancora deve finire di rilevare i suoi effetti nefasti. Un Piano per il lavoro che veda la partecipazione di tutti coloro che credono fermamente nella necessità di un cambiamento radile e del ripudio della strada tracciata dalle politiche di Monti.

Pubblicato in Toscana
Sabato, 19 Gennaio 2013 19:35

Ginori: una sentenza, molti dubbi

La sala che il Circolo ARCI "La Costituzione" ha messo a disposizione per l’iniziativa è piena: i posti a sedere sono esauriti già prima dell’inizio. E il nome della struttura che ha ospitato le tante persone accorse, soprattutto da Sesto Fiorentino, è di certo suggestivo: la nostra, di Costituzione, afferma come prima cosa che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. E proprio di lavoro si è parlato giovedì sera all’iniziativa organizzata da Rifondazione Comunista. Nello specifico, il Consigliere Provinciale PRC Andrea Calò ha coordinato un interessante confronto con Giovanni Nencini, RSU Cobas della Ginori, e Marco Ronchi, procuratore legale dei Cobas. L’argomento, nello specifico, è il più caldo di quelli affrontati a Sesto Fiorentino (e in tutta la Provincia) in questi giorni: l’apparentemente inspiegabile fallimento della Richard Ginori.

Pubblicato in Toscana
Domenica, 16 Dicembre 2012 00:00

Seves, anche lavorare bene non basta

Se alle Acciaierie Lucchini di Piombino l'altoforno potrà riaccendersi fra un mese, alla Seves di Firenze lo spegnimento del forno fusorio rischia di essere definitivo. Sarebbe la fine della produzione, e del lavoro per 106 fra operai e impiegati. I mattoni in vetro-cemento che escono dalla fabbrica di Castello, cuore produttivo dell'intero gruppo industriale, finirebbero nell'album dei ricordi. Nonostante abbiano ancora mercato, e siano considerati come un prodotto di alta qualità. Tutte queste considerazioni sono state riassunte nel grande volantino “Un'eccellenza fiorentina mandata in rovina, storia di un vetro infranto”, affisso ai cancelli dal presidio-picchetto operaio che ha deciso di fare resistenza nonviolenta. Per impedire ai tecnici di spegnere il forno.

Cosa ha messo in difficoltà la Seves? I vertici dell'azienda si giustificano dicendo ai sindacati che c'è una crisi di liquidità. Talmente forte che, secondo alcune voci, da gennaio l'intero gruppo industriale potrebbe essere dato in pegno alle tre principali banche creditrici. I lavoratori denunciano invece la persistente assenza di un piano industriale, e lo spostamento di grandi quantità di merce dallo stabilimento di Firenze verso un altra fabbrica Seves in Repubblica Ceca.

Pubblicato in Toscana
Giovedì, 06 Dicembre 2012 00:00

Gli operai toscani si riprendono Firenze

Migliaia di metalmeccanici della CGIL hanno attraversato ieri Firenze, da Piazza Indipendenza a Piazza Strozzi, in occasione dello sciopero generale indetto dalla FIOM. Una mobilitazione distribuita su due giorni (in contemporanea con il capoluogo toscano piazze a Milano e Ancona, oggi tutte le altre regioni) e convocata contro la decisione di Federmeccanica di siglare un accordo separato con Fim e Uilm per il rinnovo del contratto nazionale di categoria. L'intesa esclude dal tavolo l'organizzazione di Landini (senza che l'accordo – come chiede la FIOM – possa essere votato nelle fabbriche dai quasi 2 milioni di lavoratori interessati) e, di fatto, estende a tutto il settore il “modello Marchionne”.

Come ricordato nell'intervento conclusivo da Giorgio Airaudo, il combinato disposto del patto per la produttività (sottoscritto dal governo con le parti sociali senza la CGIL) e dell'accordo separato dei metalmeccanici produrrà lo svuotamento dei contratti nazionali e la possibilità di derogare su tutti i diritti fondamentali azienda per azienda.

Pubblicato in Toscana
Mercoledì, 05 Dicembre 2012 00:00

Nuova Odissea per la Seves

wLa proprietà della storica azienda fiorentina che produce mattoni in vetro, ha richiesto, in data 20/11/2012, la cassa integrazione ordinaria della durata di 13 settimane a partire dal 10 dicembre, per 97 dei 107 lavoratori dell’impresa con l’intenzione di spegnere il forno il 10 dicembre. Il rischio è che, come teme la RSU della Seves, al termine della cassa integrazione non venga riacceso il forno e quindi non sia assicurato il reintegro dei lavoratori e la ripresa della produzione.

Già alla fine del 2010 e nel 2011 è stata combattuta dai lavoratori una dura lotta per evitare la chiusura e la delocalizzazione dello stabilimento, e sembrava che le cose stessero andando per il verso giusto e adesso sono di nuovo punto e accapo…

In seguito all’interrogazione  immediata agli enti locali (comune e provincia di Firenze, regione Toscana) dei consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi (Rifondazione Comunista) di fare chiarezza su questa faccenda, Dario Nardella (il vice sindaco di Firenze ), Stefano Saccardi (assessore alle politiche del lavoro), Federico Gianasi (presidente del Quartiere 5), insieme a Mauro Fuso (segretario della Camera del Lavoro), hanno incontrato le Rsu della Seves, e sia lavoratori che istituzioni ritengono ”inaccettabile l’ipotesi dello spegnimento del forno”.

Pubblicato in Toscana

Free Joomla! template by L.THEME

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti.