In una fase iniziale abbiamo tentato di accompagnare alla testata e alle nostre iniziative una cronaca di quello che avveniva nei nostri territori, avviando una sperimentazione in Toscana ormai interrotta da tempo. Raccogliamo qui tutti gli articoli archiviati secondo le categorie di allora, aggiungendo tutto quello che si lega a questa regione e che pubblichiamo ancora.
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“Con la cultura non si mangia”: questa è una frase che si ripete spesso a Firenze, con le vicende dei lavoratori della ex libreria Edison e del Maggio Musicale. Nonostante Renzi abbia intitolato uno dei suoi libri “Stil novo”, nel capoluogo toscano la tendenza sembra quella di preferire un Hard Rock Café nel centro storico, piuttosto che un cinema in crisi.
Il governo Monti ha varato il 6 dicembre 2011 il decreto legge 201, il quale è passato alla cronaca con molti nomi, Manovra Monti, Spending Review, ecc. La manovra prevede che le amministrazioni pubbliche debbano razionalizzare la propria spesa nell’ ordine del 5% di risparmio annuo, una manovra lineare senza tener conto delle condizioni in cui versano le casse delle amministrazioni.
L’accordo siglato dalle OO.SS. di categoria dei trasporti (Filt, Fit, Uilt, Faisa e Ugl) il 27 febbraio u.s., con l’allora Assessore alla mobilità della Regione Toscana Luca Ceccobao, nel confermare gli indirizzi e la validità del precedente accordo del 15 giugno 2012, ancora una volta sposa appieno la volontà di liberalizzare nonché privatizzare il trasporto pubblico locale, ciò nonostante sia ormai lampante il fallimento dell’attuale modello di sistema economico plasmato sul libero mercato, che è apparso ancora più evidente all’indomani del manifestarsi della crisi economica attuale, che ha palesemente dimostrato che l’autoregolazione dei mercati, la competizione sfrenata, nonché le gare, siano un fallimento totale di questo sistema.
La Regione Toscana ha deciso, 24 anni fa, di appaltare i lavori di portineria ad aziende private. Molte pubbliche amministrazioni prendono questa via per abbassare i costi interni e scaricare queste spese come costi variabili. In questo caso però la situazione è anormale. La Regione ha varato nel 2007 la legge 38, la quale prevede per tutte le pubbliche amministrazioni, enti pubblici, ASL ed ESTAV sul territorio toscano l’impossibilità di bandire appalti la cui vincita sia basata sul massimo ribasso.
Il Coordinamento per la difesa della sanità pubblica ha incontrato l’assessore alla sanità Marroni, al quale NON ha consegnato le firme raccolte su due petizioni: No Isee e In difesa della sanità pubblica. Dopo un ora e mezza abbiamo verificato che l’assessore stava continuando a fare la cronistoria degli avvenimenti (leggi, manovre, incontri, vincoli…) informandoci più o meno di tutto quello che avevamo letto sui giornali negli ultimi 15-18 mesi, informandoci altresì delle ricadute future -inevitabili- conseguenti a provvedimenti nazionali.
Una doccia fredda. Proprio questo l’effetto delle parole del Commissario del Maggio Musicale Fiorentino Francesco Bianchi con le quali ha annunciato che la Fondazione corre diritta verso la liquidazione, traguardo che taglierà entro la fine di aprile nel caso non dovessero essere messi in atto cambiamenti radicali.
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