In una fase iniziale abbiamo tentato di accompagnare alla testata e alle nostre iniziative una cronaca di quello che avveniva nei nostri territori, avviando una sperimentazione in Toscana ormai interrotta da tempo. Raccogliamo qui tutti gli articoli archiviati secondo le categorie di allora, aggiungendo tutto quello che si lega a questa regione e che pubblichiamo ancora.
Immagine liberamente ripresa da wikimedia.org
Se c'è una cosa che mi rende davvero fiera di essere fiorentina è la storia della liberazione della mia città. Non solo il riconoscimento al valore, con tanto di medaglia d'oro, ad una città che si presentata agli Alleati già ripulita da fascisti e tedeschi ma anche la mirabolante storia di quei giorni. Sono in pochi i fiorentini che non la conoscono, questa storia.
Il Becco con questo articolo registra il suo con primo scoop, così che potrà concorrere al Premio Pulitzer! Per chi non lo sapesse: scoop, nel linguaggio giornalistico d’oltreoceano, ma ormai universalmente inteso, è il colpo giornalistico sensazionale, la notizia data in assoluta anteprima precedendo ogni altro organo d’informazione.
Secondo me vivono in un altro mondo, gli amministratori di questa città: sono alieni.
Nello stesso giorno in cui l’assessore alla sanità regionale Marroni (con un tot di demagogia) invita i cittadini a donare il sangue prima di andare in vacanza “perché la malattia non conosce ferie” scopro per caso su un modulo della Azienda sanitaria di Firenze questo avviso “Si segnala agli utenti che la settimana dal 21 al 29 settembre 2013 i presidi ASF saranno chiusi”. Non trovo la stessa notizia sul sito dell’Azienda né su quello della Società della Salute: ma la mancanza di informazione è il danno minore.
Con brand (o marca) si intende “un nome, simbolo, disegno, o una combinazione di tali elementi, con cui si identificano prodotti o servizi di uno o più venditori al fine di differenziarli da altri offerti dalla concorrenza”.
Mai come in questo caso è utile partire dalle definizioni per capire cosa sta accadendo a Firenze. Di ieri è infatti la notizia della nuova idea del sindaco rottamatore: si rivolge direttamente ai disegner dei cinque continenti, dal ragazzino con la passione per la grafica al designer di professione (il tutto alla faccia della valorizzazione delle professionalità), per trovare il nuovo marchio che identifichi la città agli occhi di tutto il mondo. Renzi ha affidato l'organizzazione del concorso ad un'azienda star up dell'ambiente:
Di Francesco Draghi e Andrea Malpezzi
Il nostro è il Paese delle ricorrenze e della retorica. Anche quest’anno, puntuale come il Ferragosto, è arrivata la ricorrente campagna sul degrado cittadino contornata da tutta la più vieta retorica sui bei tempi antichi, atteggiamento da conte Frescobaldi, noto imitatore non professionista di organo a canne e a tempo perso proprietario di azienda agricola, personaggio che a suo tempo ad Alto Gradimento faceva concorrenza al professor Aristogitone e a Patrocloooo.
Un gran parlare di Firenze ultimamente. Sarebbe sciocco negare che la nostra bella città abbia scalato le vette delle cronache nazionali da quando il sindaco rottamatore si è insediato a Palazzo Vecchio, ma è anche vero che di cose ne stanno succedendo.
Il dibattito che vede impegnati molti esponenti della sinistra cittadina, fiorentini o persone che qui lavorano verte attorno ad un punto: quale è la Firenze che vogliamo per il futuro? Cinque anni di amministrazione Renzi ci hanno regalato una città più vuota, triste e freneticamente turistica. Per quanto ci possano essere differenze di vedute, una cosa è certa: le prossime amministrative, previste per maggio 2014, costituiranno un punto di svolta per Firenze.
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