“Il Collegio di garanzia ha applicato con precisione chirurgica la legge – denunciano i consiglieri regionali - affermando che nel caso di esito positivo il sistema non starebbe più in piedi. Quello che si chiedeva a questo organismo, invece, era un atto a difesa del principio statutario e costituzionale della partecipazione”. Di più: “In questo modo si compie il disegno del Pd: una scelta antidemocratica, arrogante, che pensiamo suicida”.
Non manca un appello alla partecipazione: “Ci rivolgiamo a quel 52% di cittadini toscani rimasti a casa per le elezioni regionali: riprendetevi spazio politico, direttamente. Perché se il vostro era un segnale verso il Pd, sappiate che loro vogliono reprimere ogni partecipazione popolare avversa ai loro disegni. Perfino nella sanità”. I numeri raccontano che nel bilancio previsionale 2016 della Regione, alla Tutela della Salute sono stati tolti 353 milioni rispetto al 2015. Così il sistema toscano si è “riorganizzato”, con le tre maxi Asl, le 25 zone distretto per i servizi socio-sanitari, i tagli ai posti letto e al personale che non avrà turnover. “Una mortificazione – osservano Tommaso Fattori e Paolo Sarti di Toscana a Sinistra – con i privati che coprono gli spazi da cui il pubblico si sta ritirando”.