Vista da questo punto di vista, infatti, la posizione del partito di Nichi Vendola a Pisa negli ultimi mesi è stata tutto fuorché facile, tirato inevitabilmente per la giacchetta da una parte (la maggioranza di cui Sel fa parte, Filippeschi in testa) e dall'altra. Un banco di prova su tutti: l'ex-Colorificio Toscano, a difesa del quale il partito si è schierato, ma senza dare il giusto seguito (questa l'accusa) ai comunicati stampa, specie nelle ore dello sgombero e in quelle successive, corredate con parole di fuoco dall'ufficio stampa di Palazzo Gambacorti. Cecchetti e Stampacchia, rappresentanti rispettivamente la continuità e la critica interna, se la sono infine battuta, con un esito dai numeri inequivocabili a favore della prima tendenza.
<<Quando si fa buona politica si ragiona sempre mettendo avanti la dimensione collettiva, e quindi si può essere soddisfatti – è stato il commento a caldo di Stampacchia dopo il congresso. – C'è stata una dialettica assai vivace, che ha coinvolto sui social network anche persone non iscritte o iscritte che non fanno parte della nuova assemblea. Io ho affermato che la candidatura di Cecchetti poteva essere letta come una indicazione di continuità, che il cambio di passo che chiedevamo in Comune ancora non si percepisce, ma il solo fatto che una parte niente affatto trascurabile si sia riconosciuta nelle mie posizioni sta a dire che questa continuità non è automatica, anzi. In una frase sola: occorre fare un partito di autentica sinistra e per questo occorre che siano in molti ad unirsi. Questo è il senso della mia candidatura: Sel si è mostrata una forza politica che discute e fa politica, e fai i conti con le differenti posizioni al suo interno>>.
Quest'altra, invece, la versione di Cecchetti, che abbiamo voluto articolare con qualche domanda.
1) Il nome di Dario Danti a Pisa è legato indissolubilmente alla nascita di Sinistra Ecologia e Libertà. Il suo è il primo nome a scalare la vetta del partito dopo questa figura “fondativa”. La vittoria è schiacciante: 25 delegati contro i 7 di Mauro Stampacchia. Come vive questo passaggio di testimone?
Molto tranquillamente, in realtà. Dario è una figura di spicco della sinistra pisana da molti anni: Segretario Provinciale della Rifondazione di Fausto Bertinotti, leader della componente vendoliana fuoriuscita dal Prc e poi di Coordinatore di Sinistra Ecologia Libertà. Noi però siamo nettamente contrari ai doppi incarichi, per cui, diventato Assessore alla Cultura, ha lasciato la guida del partito. Sel è sempre stata aperta ai giovani, un sondaggio nazionale dà il mio partito al 4%, ma all'11% tra gli under 25. A Pisa è stata fatta una scelta in questa direzione: hanno scelto me come Coordinatore Provinciale, che di anni ne ho 29.
2) In molti, fuori e dentro Sel, la vedono come un'espressione dell'ala “dantiana” e vedono in lei piena e totale continuità col passato. È giusto o ci sono delle cose da cambiare? Quale sarà i suo apporto individuale alla guida di questo partito? Quali le sue priorità?
Se mi devo definire direi che sono “Vendoliano”... Dentro il mio partito non esiste un’ala “dantiana” è un’ala “antidantiana”, una parte governista e una parte movimentista, è una rappresentazione caricaturale che respingo. Dentro Sel si discute, si decide una posizione e la si porta avanti a tutti i livelli: io ho condiviso le scelte che sono state fatte. È chiaro che il mio partito vive oggi la crisi della sinistra italiana, e della politica tutta; si sente forte la mancanza di un partito di sinistra di massa. Sel deve rilanciare la propria autonoma proposta politica, lavorare per il radicamento nei territori, rafforzarsi. In questa direzione cercherò di dare il mio contributo.
3) Il partito in questi anni ha fatto strada. Nato e cresciuto, adesso è al governo della città dopo un lungo dibattito interno. L'idea, in linea con il progetto di Sel e rivendicata a dimensione nazionale, è quella di influenzare “responsabilmente” l'amministrazione su alcuni punti. Ci state riuscendo? Quale bilancio per questi primi mesi?
Penso che 6 mesi siano pochi per dare una risposta a una domanda sul nostro ruolo in città, tanto più che in questa fase stiamo discutendo di un passaggio fondamentale come il Bilancio. Il nostro assessore e i nostri consiglieri hanno già posto con forza alcuni temi di sinistra nel campo della cultura, del sociale e dell’ambiente. Nel lungo periodo sono certo che si vedranno i risultati.
4) Una delle prime questioni che hanno aspettato Sel al varco, insieme a quella dell'appoggio o meno alla giunta Filippeschi, è l'affaire ex-Colorificio. Una versione pressoché identica a questa maggioranza, sul finire della scorsa legislatura, si impegnò a fare tutto il possibile per preservare quell'esperienza. Oggi i rapporti fra Comune e Municipio dei Beni Comuni, dopo lo sgombero, sembrano giunti ad un impasse e la questione è centrale anche nella dialettica interna al suo partito. Che fare?
Il mio partito è sempre stato al fianco del “Municipio dei Beni Comuni” e considera le attività che vi venivano svolte una grande ricchezza per la città. Sul tema abbiamo sempre posto la massima attenzione, dall’incontro con il deputato Nicola Fratoianni e con i nostri amministratori dell’Area Pisana alla partecipazione alla manifestazione del 16 novembre di tutti i livelli del partito. In quell’occasione è venuto Pisa Marco Furfaro della Segreteria Nazionale. Ora abbiamo ottenuto un tavolo di confronto con il Municipio a cui il Sindaco ha delegato Danti e Zambito. Partirà sicuramente e siamo fiduciosi di poter lavorare per una soluzione.
5) Strettamente legata alla questione del Colorificio è anche quella della variante urbanistica dell'area, con conseguenze notevoli sulle aziende limitrofe. L'assessore all'Urbanistica Ylenia Zambito si è appellata più volte alla necessità di una variante al Piano Strutturale dell'Area Pisana: sei comuni in ballo dunque, ma la porta è aperta. Che posizione porterà Sel nell'iter?
Il Piano Strutturale d’Area è in fase di composizione. Investirà i 6 Comuni dell’Area Pisana e le 6 amministrazioni per i prossimi anni e dovrà tenere conto delle esigenze di tutti in maniera sinergica, non separata. Noi nel dibattito e nel lavoro che ci sarà saremo presenti e propositivi; svolgeremo un ruolo importante dato che ricopriamo un ruolo in diverse di queste Giunte. Riguardo poi alla variante, in termini speculativi, richiesta dalla J-Colors per l'area su cui insiste il Colorificio, Sel si è sempre detta contraria da un punto di vista politico e urbanistico; manterrà questa posizione.
6) Sempre in questi giorni i movimenti, in particolar modo quelli legati al sindacato studentesco, hanno ribadito la centralità della questione degli alloggi per gli studenti. Un problema indirettamente legato a quello dell'enorme numero di case sfitte, all'esiguo numero di alloggi dell'università, ma anche alle scelte che l'amministrazione vorrà fare per il suo patrimonio. L'accusa, nota, è quella di svendere e speculare. Non a caso l'ex-hotel di Fossabanda e la residenza in via Francesco Da Buti sono diventati obbiettivi della protesta e delle occupazioni simboliche condannate duramente dal segretario provinciale del Pd Francesco Nocchi. Come si pone Sel di fronte a questo problema?
Ieri il mio partito si è incontrato con Sinistra Per proprio per discutere di questo. Credo che il tema degli alloggi per gli studenti debba essere un tema fondamentale dell’agenda politica cittadina: trovo grave che 1500 aventi diritto non abbiano ricevuto l’assegnazione del posto. Sant’Anna e Normale hanno confermato di non essere interessati all’acquisto di Fossabanda e il Comune non ha ricevuto ad oggi nessuna manifestazione di interesse da parti di russi. Il complesso rimane, quindi, per ora nel piano delle alienazioni. Credo che, assieme al DSU, si possa ragionare sull’utilizzo dell’edificio, anche se temporaneamente per le caratteristiche che ha, in attesa di mettere in funzione Praticelli e San Cataldo. Inoltre perché non porre attenzione anche verso altre strutture pubbliche inutilizzate, che potrebbero aiutare a risolvere una questione che non sarà risolta eventualmente solo con Fossabanda?
7) Questa la linea politica. Poi c'è il partito, i suoi meccanismi, i suoi organi, la “squadra”. Dobbiamo aspettarci qualche novità?
Per questo basterà attendere ancora pochi giorni. Sicuramente un mix di rinnovamento ed esperienza.
8) Pisa non è solo la città. Fra sei mesi molti dei comuni della provincia andranno al voto. Fino ad oggi Sel ha appoggiato il centrosinistra in quasi tutti i territori. C'è però chi chiede una strategia più territoriale: caso per caso, comune per comune. Come si porrà Sel in vista di quell’appuntamento?
Non seguiamo strategie precostituite e il Partito Democratico, come dice Vendola nel suo documento congressuale, non è il nostro destino. Certamente la nostra prospettiva è di portare i nostri valori e le nostre idee nelle coalizioni di centrosinistra: Porta a porta, messa in sicurezza del territorio, rafforzamento dei servizi socio-educativi, sport e cultura accessibili per tutti, più in generale con la lotta alla crisi economica. Questi temi si intrecciano con la riorganizzazione amministrativa dovuta alle fusioni di alcuni Comuni e al superamento delle Provincie e con il drammatico taglio dei trasferimenti agli enti locali stabili dagli ultimi governi. La nostra sfida è di ricostruire il centrosinistra nazionale che ora è diviso a partire dai territori; l’esito non è affatto scontato e non necessariamente sarà uguale in tutti i territori della nostra Provincia.