Convinti dell'importanza di questa forma culturale e artistica non rinunciamo a una sezione a lei dedicata!
Immagine liberamente ripresa da pixabay.com
La parabola del fumetto italiano può essere paragonata, con un po' di esagerazione, all'esplosione di un fuoco d'artificio: dal buio ecco apparire un tripudio di luci e colori, che però appena dopo qualche istante si affievolisce per lasciare di nuovo il posto all'oscurità, rischiarata soltanto da deboli scintille.
Il declino dell'editoria, iniziato ben prima dell'attuale crisi economica a cui si è intrecciato, sembra un fenomeno lento ma inarrestabile, e sono pochi i segnali di ripresa incoraggianti.
15 Aprile 2007. Carmela si getta dal settimo piano di un palazzo della periferia di Taranto, dopo anni di una guerra che ha tentato invano di combattere da sola.
Oggi a sei anni dalla sua morte, la sua famiglia continua a lottare perché Carmela possa ottenere giustizia, perché la sua storia rompa finalmente il muro del silenzio e dell’indifferenza.
Intervista a Andrea Ragona, autore di “Rugbyland, viaggio attraverso l’Italia del rugby”, edizioni BeccoGiallo 2013)
La presentazione del libro si terrà il 28 maggio a Firenze, in fondo la locandina con tutte le informazione
Parlare di fumetto, vorrebbe dire sminuire Rugbyland. È un percorso per il Paese, attraverso i racconti dei protagonisti di diverse associazioni sportive che hanno segnato il territorio e la storia di una realtà in continua ascesa.
Gli anni Sessanta sono stati un periodo di grande fermento creativo, tra i più fecondi nella storia del fumetto italiano, in cui la voglia di reagire e di rompere gli schemi si trasferiva con naturalezza dalla società alle pagine dei pocket, albi tascabili capaci di raggiungere tirature da capogiro.
Il 5 marzo scorso ha salutato il 50° anniversario della nascita di Eva Kant, la biondissima compagna di Diabolik creata nel 1963 dalle sorelle Giussani. Eva s’impose immediatamente all’attenzione dei lettori perché molto lontana del classico stereotipo della bella fidanzata dell’eroe di turno che fa da comparsa sullo sfondo.
Nel 1992, il versatile autore satirico statunitense Art Spiegelman (Stoccolma, 15 febbraio 1948) sconvolse il mondo della critica vincendo uno speciale premio Pulitzer, la massima onorificenza giornalistica mondiale, per la sua graphic novel Maus. L’opera fu pubblicata originariamente a puntate tra il 1980 e il 1991 sulla rivista di sperimentazione grafica Raw, diretta da Spiegelman stesso e dalla moglie Françoise, ed è composta in due parti: “Mio padre sanguina storia” e “Qui cominciano i miei guai”, riunite in volume rispettivamente nel 1986 e nel 1991. A partire dal 2000, Einaudi ne ha proposto un’edizione in volume unico, che a oggi rappresenta il mezzo più facile per reperire in Italia il fumetto nella sua interezza, nonostante sia apparso a fascicoli sulla rivista Linus già nei primi anni Ottanta.
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