Nata a Firenze nel 1988, sono una studentessa iscritta alla magistrale del corso di studi in scienze filosofiche. Mi sono sempre interessata ai temi della politica, ma inizialmente da semplice “spettatrice” (se escludiamo manifestazioni o partecipazioni a social forum), ma da quest’anno ho deciso, entrando a far parte dei GC, di dare un apporto più concreto a idee e battaglie che ritengo urgenti e importanti.
L’intervista è ripresa dal sito www.arciempolesevaldelsa.it e fa parte della campagna del Comitato Arci Empolese Valdelsa “Kurdi! Una Roccia è forte al suo posto”
Luigi D’Alife è il regista di Binxet – Sotto il confine, un documentario totalmente autoprodotto che racconta, attraverso testimonianze e spiegazioni schematiche ma approfondite, la situazione del popolo curdo sulla linea del confine che separa la Siria dalla Turchia. La striscia di terra che si trova sotto il confine si chiama appunto Binxet. Le persone incontrate qui sono persone comuni con alle spalle storie di lotta, di dolore, di resistenza e di amore toccante. Al documentario, frutto di cinque viaggi fatti dal regista in territorio curdo, ha prestato gratuitamente la propria voce Elio Germano. Abbiamo avuto modo di incontrare D’Alife domenica 16 luglio alla festa di Settembre Rosso -associazione affiliata Arci- in occasione della proiezione del suo documentario.
Il MIA – Meeting Internazionale Antirazzista è un importante momento di confronto e formazione, una festa politica che pone un focus sulle migrazioni, sui conflitti nel mondo, sul sistema dell’accoglienza italiano e molto altro. Organizzato da Arci Toscana e tenutosi al parco I Pini di Cecina, quest’anno ormai alla ventitreesima edizione, il meeting comprende 5 giornate tematiche che, come riporta il pieghevole informativo, sono “incentrate, di volta in volta, sugli aspetti più stringenti legati ai temi dell’integrazione e dei diritti, con alcuni focus specifici sulla Siria e sui Paesi in cui Arci Toscana opera con i suoi progetti di solidarietà internazionale”.
Da oltre un mese il fenomeno Blue whale, l’ormai celeberrimo gioco partorito dalla mente di Philipp Budeikin, che sembra abbia spinto molti adolescenti al suicidio, ha posto una nuova problematica sui potenziali rischi in cui ci si può imbattere nel web. La pericolosità del gioco e le sue conseguenze hanno scavalcato persino la delicata questione del cyber bullismo, sebbene anche quest’ultima resti una delle tematiche di discussione che più ha animato il dibattito pubblico relativo ai social network. Blue Whale ha portato alla luce il tema del suicidio – in particolare giovanile – ancora oggi considerato uno degli argomenti tabù della nostra società, tema che non va semplificato né minimizzato ma semmai affrontato nella sua complessità scandagliandone le cause di malessere più profonde.
Giovedì 15 giugno è andato in scena presso il teatro del carcere di Sollicciano "La luna nel pozzo", uno spettacolo di teatro-danza realizzato dall'Associazione Pantagruel tramite il progetto finanziato dal Comune di Firenze "Laboratori al fresco: animazione culturale in favore della popolazione carceraria". L'Associazione Pantagruel da anni si occupa dei diritti dei detenuti, realizzando laboratori, corsi di formazione e creatività - come il laboratorio, avviato nel 2001, "la poesia delle bambole", un percorso pedagogico attraverso la creazione di bambole di stoffa - e continue battaglie per la dignità di chi è chiuso tra le sbarre. Lo spettacolo ha avuto come protagoniste 4 detenute del carcere coadiuvate da due operatrici/attrici dell'Associazione: Elena Cojocaro, Cristea Garofita (detta Erika), Maria Andrea Mistoc (detta Shakira), Maria Colangelo, Manuela Giugni ed Enrica Ignesti.
È stata una serata emozionante quella di lunedì scorso, 22 maggio. Al Circolo Arci “Il Progresso” il cuore della rivoluzione è tornato a battere grazie ai compagni e alle compagne dell’America Latina che ci hanno contagiato con il loro calore, il loro fuoco, la loro passione e con la forza del loro spirito hanno fatto sentire di nuovo viva e quasi tangibile la possibilità di un cambiamento.
L’iniziativa, “L’UE e l’offensiva imperialista” è stata organizzata dal GUE con l’intento di accendere i riflettori sugli attacchi interni ed esterni che l’America Latina sta subendo ma anche della resistenza orgogliosa dei militati e del popolo latino americano che stanno mettendo in atto un processo di profonda trasformazione e re-azione ai tentativi golpisti che tentano di soffocare, con l’appoggio delle “democrazie” occidentali (in particolare quella nordamericana) il processo rivoluzionario, le libertà politiche e sociali e l’autodeterminazione di un popolo che lotta per la sua autonomia politica ed economica contro le dinamiche imperialiste e il dominio selvaggio del neo-liberismo. Durante la serata sono saliti sul palco in un crescendo di emotivo coinvolgimento, ospiti e relatori della sinistra parlamentare europea e latino americana, tra cui l’europarlamentare Eleonora Forenza, Joao Pimenta Lopes, del Partito Comunista portoghese, Estefania Torres di Podemos, europarlamentari del GUE/NGL.
In questi giorni, precisamente dal 5 al 7 maggio, diversi punti importanti del centro di Prato hanno ospitato il Mediterraneo Downtown Festival, un ciclo di iniziative promosso da Cospe onlus, Libera, Comune di Prato e Regione Toscana in collaborazione con Anci. Il Festival, tristemente, si è concentrato sui temi delle rotte dell’immigrazione, del lavoro delle ONG e dei salvataggi in mare, delle frontiere e delle situazioni geopolitiche di paesi che si affacciano sull’area del Mediterraneo, avvalendosi di ospiti nazionali e internazionali, proiezioni di documentari e concerti.
Circoliamo: un progetto per diffondere la cultura della bicicletta
Una giornata in omaggio ai libri e alle biciclette. Ieri, 22 aprile presso il circolo Arci di Ponterotto il Comitato dell'Arci Empolese Valdelsa ha presentato il progetto "Circoliamo", un'iniziativa per diffondere cultura e mobilità sostenibile attraverso l'uso della bicicletta. Infatti in nove circoli Arci del circondario saranno disponibili libri concessi da una decina di case editrici - che li hanno messi a disposizione dei circoli gratuitamente o con prezzi molto popolari - che potranno girare tra gli stessi circoli in maniera libera e totalmente gratuita, senza che ci sia alcun bibliotecario. In altri tre circoli invece (Anselmo, Turbone e Pontorme) sono messe a disposizione sei biciclette (due per circolo) per potersi muovere liberamente e spostarsi tra i vari circoli anche per prendere i libri. Il tutto è stato reso possibile anche grazie al sostegno della Ciclofficina. In occasione del lancio del progetto, non poteva essere più indicata la presentazione del nuovo libro di Emiliano Gucci, "Sui pedali tra i filari. Da Prato al Chianti e ritorno".
Pop Palestine: la resistenza di un popolo attraverso la sua cucina
Una serata all’insegna della Palestina, ieri 15 aprile al Circolo Arci di Brusciana. Una Palestina come non l’abbiamo mai conosciuta, per una volta rappresentata non solo nelle sue ombre e nei suoi drammi ma anche nei suoi colori, nei suoi sapori e nelle sue tradizioni. L’occasione per parlarne un bellissimo libro, “Pop Pelstine” , scritto da Silvia Chiarantini con le meravigliose fotografie di Alessandra Cinquemani, che grazie alla loro straordinaria potenza visiva e comunicativa e al loro stile unico nel loro genere basterebbero da sole a rendere questo libro un oggetto prezioso e di grande impatto, tanto da spopolare anche nel web. Le immagini sono infatti un tripudio, un trionfo di colori, talmente forti che sembra di poter odorare i profumi dei piatti e assaggiarne i sapori. Il libro e le sue bellissime foto sono un atto d’amore a questa terra violata e trafitta da tanta violenza e sofferenza, un invito ad andare in Palestina per coglierne anche le meraviglie, come hanno fatto mole food bogger che si sono innamorate di queste ricette.
Martedì 11 aprile si chiude in bellezza la rassegna di prosa del “Teatro della Arti” di Lastra a Signa con due grandissimi volti del teatro italiano: Glauco Mauri e Roberto Sturno, accompagnati dalle suggestive musiche composte ed eseguite da Giovanni Zappalorto.
La breve favola di Gotthold Ephraim Lessing, “il Canto dell’Usignolo”, diventa lo spunto metaforico e il filo conduttore per dare voce, e canto, a colui che nella sua immensa opera ha scandagliato tutti i sentimenti, tutte le emozioni, tutte le sfaccettature e le miserie umane: William Shakespeare. Dall’amore alla morte, dalla vendetta al perdono, dalla tragicità e brutalità del reale alla delicatezza eterea e fiabesca del sogno, Shakespeare più di ogni altro forse ha dipinto l’essere umano nella sua abissale complessità.
Lo scorso sabato 25 febbraio, Rifondazione Comunista Firenze ha organizzato presso la Sala Firenze Capitale di Palazzo Vecchio, la tavola rotonda “Liberiamo il lavoro”, per discutere e confrontarsi sui quesiti referendari lanciati dalla CGIL. In un momento in cui il dibattito pubblico è monopolizzato dai dissidi interni al centro sinistra, il più grande sindacato italiano rischia di rimanere isolato in questa importante battaglia che vuole riportare al centro il tema del lavoro contro un processo di sempre più aggressiva precarizzazione dei contratti e di smantellamento delle tutele e dei diritti del lavoratore.
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