Roberto Capizzi

Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

Importanti presenze internazionali alla conferenza mondiale contro le armi atomiche che si terrà da 2 al 9 agosto ad Hiroshima e Nagasaki, ha infatti confermato la propria partecipazione il regista statunitense Oliver Stone. Sempre sul fronte nucleare il 2 giugno nella capitale nipponica si è tenuta una importante (circa 60.000 partecipanti) manifestazione di protesta contro l'intenzione del governo Abe di riattivare gli impianti nucleari spenti in seguito alla catastrofe del 2011 e di esportare impianti nucleari all'estero: “è assolutamente assurdo che il governo spinga per esportare reattori giapponesi quando l'incidente nucleare di Fukushima non è ancora sotto controllo” ha dichiarato durante il proprio discorso il Presidente del Partito Comunista Giapponese Shii.

Tra le categorie messe in crisi dalla politica di deprezzamento dello yen portata avanti dal governo Abe vi sono anche i produttori di latte i quali hanno subito un pesante aumento del prezzo dei mangimi che sono in buona parte frutto di importazioni. Parallelamente le negoziazioni tra i rappresentanti dei produttori e le grandi aziende che acquistano il latte crudo non hanno ancora determinato un aumento del prezzo di tale prodotto.

Sul Giappone continua a pendere – nonostante le rassicurazioni del governo – la spada di Damocle rappresentata dalla centrale nucleare di Fukushima, è stata la stessa società proprietaria dell'impianto (la TEPCO) a segnalare la fuoriuscita dalle vasche di stoccaggio di 120 tonnellate di acqua altamente radioattiva. Una minaccia, dunque, più che mai attuale ma che non sembra impensierire i nuclearisti convinti del Partito Liberal-Democratico.

Intervista a Giusto Catania, assessore con deleghe in materia di Partecipazione, Decentramento, Migrazioni e Servizi Anagrafici di Palermo

1) Sono passati undici mesi dall'elezione di Leoluca Orlando puoi tracciare un primo bilancio sulle cose fatte e su quelle messe in cantiere dalla giunta?

Abbiamo fatto ripartire una macchina arrugginita: le cose fatte si sono scontrate con l'emergenza di una città che ha vissuto dodici anni di abbandono, di deregulation totale. Le aziende partecipate sono indebitate e la situazione sociale della città è complicata. Comunque abbiamo messo in cantiere tante iniziative per uscire dall'emergenza e cominceremo a raccogliere i frutti prestissimo: dalla raccolta dei rifiuti alle manutenzioni, dal miglioramento dei servizi all'incremento della spesa sociale, dall'emergenza abitazione alla gestione dei spazi. Il bilancio è positivo, intanto perché abbiamo messo in sicurezza una città che stava precipitando verso il fallimento e abbiamo evitato la privatizzazione dei servizi. Tra qualche mese partirà la seconda fase e i risultati saranno evidenti.

Lunedì, 15 Aprile 2013 00:00

Capire i 5 Stelle

Sabato 13 aprile a Bologna si è svolto un seminario organizzato dal Partito della Rifondazione Comunista sul fenomeno che ha sconvolto – con il suo 25% dei voti – il panorama politico nazionale: il Movimento 5 Stelle.

Un momento di studio per un'analisi necessariamente lunga, per capire quanto avvenuto in febbraio e per rilanciare da questa comprensione la sinistra, uscita nelle sue due direttrici – SEL e Rivoluzione Civile – debole alla prova delle urne ed in entrambi i casi prospetticamente minoritaria.

Non cessano di tenere banco gli effetti dell'incidente nucleare di Fukushima, TEPCO sarebbe intenzionata a rilasciare in mare migliaia di tonnellate di acqua contaminata. La quantità d'acqua attualmente stoccata all'interno dell'impianto è di circa 400.000 tonnellate, di queste 270.000 all'interno delle piscine che contenevano - prima della sua rimozione - il cesio.

TEPCO ha in progetto di installare nuovi equipaggiamenti per decontaminare l'acqua prima di rilasciarla in mare, tuttavia non esistono ancora tecnologie in grado di decontaminare l'acqua dal trizio, elemento che in quelle acque sarebbe in quantità 30 volte superiore ai limiti di legge.

Nel contempo centinaia di migliaia di firme sono state apposte in calce ad una petizione per chiedere la chiusura della centrale di Ikata e consegnate al Governatore della Prefettura di Ehime Nakamura.

Non cessano le proteste anche in campo agricolo dopo che il 15 marzo il premier Shinzo Abe ha annunciato la partecipazione ufficiale del Paese alle negoziazioni del trattato di libero commercio trans-Pacifico. Nettissima la contrarietà dei comunisti giapponesi che denunciano le pesanti conseguenze che un tale accordo avrebbe in ambito agricolo, dei servizi medici e del mercato del lavoro indebolendo la sovranità nazionale.

Buone notizie giungono invece dalle aule di tribunale: il 13 marzo la Corte distrettuale di Yamaguchi ha riconosciuto il diritto all'assunzione a tempo pieno a 13 ex lavoratori temporanei dell'azienda automobilistica Mazda. La causa era stata avviata nel 2009 da 15 ex lavoratori temporanei dell'impianto di Hofu nella Prefettura di Yamaguchi a cui non era stato rinnovato il contratto.

La legge stabilisce che nel caso un lavoratore assunto tramite agenzia presti servizio presso la stessa azienda per più di tre anni il datore di lavoro è obbligato a stabilizzarlo con un contratto a tempo pieno.

Stabilizzazione in vista anche per circa 1000 dipendenti universitari dopo l'accordo raggiunto tra i sindacati e l'università di Tokushima che prevede l'assunzione a tempo indeterminato per i lavoratori il cui contratto annuale sia stato rinnovato almeno cinque volte.

(con informazioni di Japan Press Weekly 13-19 mar. 2013)

1) Innanzitutto potresti descriverci com'è nato il Fronte Popolare, da chi è composto e come è riuscito a riunire la sinistra tunisina?

Per rispondere alla prima parte della domanda e cioè le cause e i fondamenti storici sociali che hanno portato alla nascità del Fronte Popolare in Tunisia bisogna porsi almeno, due domande fondamentali:

Il 10 marzo, un giorno prima del secondo anniversario dell'incidente nucleare di Fukushima, si sono tenute in tutto il Giappone manifestazioni per chiedere l'uscita del Paese dalla produzione di energia nucleare. La manifestazione più importante è avvenuta a Tokyo ed ha visto la partecipazione di circa 40.000 persone.

Venerdì, 05 Aprile 2013 00:00

Pillole dal Giappone #8 - Tsunami sul lavoro

Un altro tsunami - questa volta causato dai Liberal-Democratici - in arrivo per i lavoratori giapponesi, il Consiglio per la Promozione delle Riforme Normative (un organo consultivo del governo nato il 23 gennaio su iniziativa del Premier Abe e che vede tra i suoi membri dirigenti di aziende private) ha proposto la revisione di alcune norme in materia di lavoro e prestazioni sanitarie.

Continua a tenere banco la disputa territoriale sino-giapponese per le isole Diaoyutai/Senakaku, tema da tempo attenzionato dal Partito Comunista Giapponese e che è stato affrontato anche durante la riunione del Comitato Centrale del 9 febbraio nella quale il Presidente del Partito Shii ha illustrato i principi per la risoluzione pacifica della contesa: “il conflitto va evitato a tutti i costi” ha rimarcato l'esponente comunista durante la propria relazione.

Shii ha dunque invitato il governo giapponese e quello cinese ad avviare un negoziato escludendo ogni prova di forza ed ogni misura di natura militare ed a chiudere inoltre tutte le dispute di natura economica e non esistenti tra i due Paesi. Shii ha criticato entrambi i governi per le posizioni muscolari espresse fino ad ora.

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