Nata a metà anni '70 a Bologna, dall'immaginazione di Bifo Berardi e di un «piccolo gruppo in moltiplicazione» di intellettuali appartenenti ai movimenti bolognesi, A/traverso si pone l'ambizioso obiettivo di sovvertire i codici dell'arte e della comunicazione dettati dal Potere, codici che secondo il collettivo bolognese informavano la stessa controinformazione, ridotta a mera “altra faccia della medaglia” di questa lingua del potere oppressiva e opprimente. Collocata “trasversalmente” in quella galassia di difficile definizione che Chiurchiù definisce “ala creativa dell'Autonomia”, le pagine di A/traverso ospitano negli anni, in una veste grafica volutamente disordinata sia riflessioni legate ai temi – più classicamente Autonomi – del rifiuto del lavoro come sfruttamto borghese e della centralità dei desideri e dei bisogni del proletariato giovanile e dei mezzi immediati per soddisfarli nell'ambito delle lotte, sia pezzi di poesia d'avanguardia e di satira, spesso e volentieri irridente i fallimenti del movimento stesso, gli stessi temi che torneranno nell'esperienza, parallela e trasversale al gruppo di A/traverso, delle trasmissioni della radio pirata Radio Alice. Con lo sguardo rivolto a Deleuze e Guattari, stelle polari del gruppo bolognese, sulle pagine di A/traverso si sperimenta liberamente con l'aspetto grafico, con lo stile di scrittura, con la lingua e con la forma-articolo stessa, spezzata, dispersa sulla pagina o alterata “ontologicamente” come nel caso delle notizie programmaticamente fake, create ad arte per dimostrare l'assurdità delle pretese di sincerità del potere mediatico. E proprio in questo campo “artistico” la rivista bolognese subisce, secondo Chiurchiù, uno scacco devastante per il suo progetto originale: A/traverso rimane una variazione sul tema delle avanguardie storiche, il senso disgregante della pratica scrittoria liberata dal potere rimane più nelle menti dei suoi ideatori, e la proposta della rivista rimane essenzialmente “di nicchia”.
Durante e dopo il '77 i toni degli articoli “avanguardisti” di A/traverso si fanno più cupi. L'oceanico convegno dell'autonomia al palazzetto dello sport a Bologna di settembre 1977, che doveva segnare la ricomposizione del movimento, si era invece tradotto in una prova di forza tra l'estremismo dell'Autonomia organizzata e le altre componenti del movimento, soprattutto quelle ascrivibili all'ala creativa. A/traverso, da una salda collocazione nell'autonomia, non era disposta politicamente a veder riassorbita in una mistica della violenza che non fa (come la controinformazione faceva con i codici linguistici) che scimmiottare specularmente la violenza del potere la pluralità delle esperienze di lotta e di liberazione nate in seno al proletariato giovanile. Purtroppo quella del «piccolo gruppo in moltiplicazione» bolognese rimase nella pratica una posizione minoritaria, e gli attacchi contro i «becchini del corpo agonizzante del proletariato giovanile» – i gruppi della sedicente “lotta armata”, lasciano, negli sparuti numeri conclusivi tra fine anni '70 e inizio anni '80, alla constatazione nichilistica del fallimento politico di un'intera generazione, di un mondo ormai spoliticizzato e stretto tra Breznev, Wojtyla, Reagan e l'eroina, che può – e anzi dovrebbe – essere sommerso dall'oblio.
In relativamente poche pagine Chiurchiù riesce a costruire un quadro ricco di dettagli e di piacevole lettura, costruito su un lavoro di ricerca documentaria che – data la pessima qualità della carta economica su cui venivano stampate tante riviste “di movimento”, che ne rende la conservazione quasi impossibile, e la dispersione dei numeri sopravvisuti – ha tutta l'aria di essere stato complesso da molti punti di vista. Non si può, infine, non lodare l'opera di ricostruzione del panorma editoriale antagonista del decennio '68-'77 che Deriveapprodi porta testardamente avanti, restituendo alla storia del presente – e agli storici del futuro – un patrimonio di voci che il Potere avrebbe ben gradito vedere respinto nel nulla.
Luca Chiurchiù, La rivoluzione è finita abbiamo vinto. Storia della rivista «A/traverso»,. Prefazione di Franco Berardi Bifo. Deriveapprodi, 2017, 18 euro