ASSASSIN’S CREED UNITY (XBOX ONE – PS4 – PC)
L’ultima volta che abbiamo parlato di questo gioco è stato a Giugno, per l’evento videoludico più importante del mondo, ovvero l’E3 di Los Angeles. ACU uscirà il 13 novembre ed è naturale aspettarsi qualcosa di bello e interessante da questa ip. La build provata è la demo di qualche mese ma che già fa assaporare il gameplay e l’impatto visivo su schermo.
Nonostante un calo di frame rate dovuto quasi sicuramente dalla data di rilascio della build di gioco, possiamo comunque notare a schermo la bellezza della Parigi rivoluzionaria: guardare l’orizzonte della capitale parigina è mozzafiato e ci lascia ben sperare. Ma la vera rivoluzione nel gioco viene nella giocabilità: rinnovato sistema di parkour, con una discesa controllata premendo e tenendo premuto il tasto predefinito; rinnovamento di coveraggio, dove non solo sarà possibile nascondersi nel fieno come nei capitoli precedente, ma passare in un attimo in un approccio stealth. Da aggiungere, infine, il nuovo sistema di combattimento, dove le meccaniche sono le stesse degli altri AC ma è comunque difficile fronteggiare i nemici senza una dovuta accortezza. L’impressione generale è buona e il gioco promette davvero bene e può sicuramente fare bene alla serie degli assassini.
FAR CRY 4
Il passaggio da Far cry 2 a Far cry 3 è stato eccezionale, meno questo dal 3 al 4. Ma il gioco comunque merita di essere giocato. Divertente nelle fasi caotiche, ancora più divertente nelle fasi in multiplayer cooperativo, Far Cry è ambientato in Nepal, dove il giocatore dovrà battere il nuovo dittatore di quelle terre. La build portata a Milano è quella della liberazione di un fortino. L’approccio viene scelto dal videogiocatore a seconda dell’esigenza o delle capacità dello stesso: con un approccio più furtivo si cercherà di fare meno rumore, con un approccio più caotico a galloppo di un elefante o dall’alto con l’utilizzo di un elicotterino. Graficamente buono e, nonostante la poca originalità e diversità da Far Cry 3, merita comunque attenzione.
BLOODHORNE (PS4)
Avete presente quel giochino dove le bestemmie per le innumerevoli morti durante il gioco si sprecano? Sì, esattamente, Dark Souls. Bene, l’esclusiva PS4 creata dalla stessa casa produttrice, From Software, è un Dark Souls ancora più cupo e più scuro. Le meccaniche di gioco sono pressoché identiche ai Souls, ad esclusione dell’assenza dello scudo per far entrare le armi da fuoco. Godibilissimo, difficile e nonostante le morti, divertentissimo.
THE ORDER 1886 (PS4)
Rimaniamo sempre in strade buie, e per l’esattezza di Londra, città protagonista di The Order 1886. Graficamente eccezionale: il sangue, gli effetti visivi e di luce, le ombre sono magnificamente accurate e la storia merita. Ma in un videogioco a contare è il gameplay e nella build presentata anche qui a Milano non sembra brillare, anzi. Ci troviamo in una situazione a corridoio, pilotata, prevedibile e ripetuta a ripetizione. Se non ci saranno ulteriori novità, il timore è di ritrovarci con un titolo non solido, non rigiocabile ai più. E come per Ryse Son of Rome, sarebbe davvero un gran peccato.
SUNSET OVERDRIVE (XBOX ONE)
Di solito escono centinaio di film sui vampiri, ti stufi di vederlo. Poi, una sera, ti capita di vedere un film di Mel Brooks e le risate sono assicurate. Bene, anche nel mondo videoludico c’è un eccesso: quello degli zombie. Li avrete uccisi a bizzeffe, ma ogni titolo sembra uguale ad un altro. Poi, arriva Sunset Overdrive, un titolo che va sopra le righe, dove gli zombie sono sostituiti da umani che bevendo una bevanda illegale diventano mutanti. Un misto di vecchi giochi di skate, di giochi sugli zombie e tanta ilarità. Graficamente bello da vedere, con uno stile a fumetto (calcato anche da parole onomatopeiche), potrebbe stufare dopo un po’ a causa della ripetività delle azioni. Ma l’effetto parodia è comunque fantastico. Uscirà fra pochi giorni, con l’occasione di un bundle Xbox One bianca e gioco compreso. Sarebbe un approccio divertente entrare nella next gen con questo titolo.
CALL OF DUTY - advanced warfare
Con Kevin Spacey protagonista della campagna single player, il gioco punta a rifarsi dopo la deludente uscita di COD Ghost. E l’effetto visivo è buono, decisamente. Nella build da noi provata infatti è stato possibile partecipare ad una sessione multiplayer, con 2 minuti circa di settaggio del proprio alter ego. Infatti la personalizzazione è un elemento importante che aiuta il giocatore nella fasi concitate della sessione online. Frenetico fino ad arrivare al limite, sistema di shooting solido, forse con qualche arma overpowered. C’è da chiedersi, però, a quanti videogiocatori possa piacere una così tanto elevata personalizzazione e velocità del gioco. Può mettere in difficoltà chi si nasconde, ma sarà comunque possibile trovare posizioni ottime per non essere visti e shootare da lontano.