Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.
Milioni di giapponesi, hanno osservato, lo scorso 11 marzo, un minuto di silenzio (alle 14,46), in occasione del quinto anniversario del terribile terremoto che colpì l'Est del Paese, uccidendo oltre 19.000 persone (oltre a 2.500 persone che sono, a tutt'oggi, conteggiate fra i dispersi). Circa 174.000 persone (43.000 di essi dalla Prefettura di Fukushima) sono ancora tra gli sfollati.
Una cerimonia in ricordo delle vittime, alla presenza dell'Imperatore Akihito, si è tenuta presso il Teatro Nazionale di Tokyo. “E' importante che il cuore di ognuno continui ad essere con gli afflitti, in modo che ogni persona in difficoltà, senza alcuna eccezione, possa tornare alla propria vita il prima possibile” ha dichiarato il massimo rappresentante del Sol Levante.
Se c'è una caratteristica che distingue Pierangelo Bertoli da altri cantautori è l'aver messo sé stesso dentro i propri brani. Certe canzoni, e “certi momenti”, non possono essere il frutto, unicamente, di una forte capacità poetica, ma lasciano trasparire qualcosa dell'autore.
Questa stessa caratteristica la si può ritrovare anche in Alberto, figlio di Pierangelo e musicista egli stesso, che ha voluto raccontarsi, oltreché nei propri brani, anche nel libro Come un uomo (Infinito edizioni, 2015, pp. 160, € 14,00), scritto insieme a Gabriele Maestri, collaboratore della cattedra di Diritto costituzionale presso l'Università di Parma, Dottore in Teoria dello Stato a La Sapienza e già noto ai lettori del Becco per tutt'altro ambito (è tra i più noti esperti di simboli dei partiti in Italia).
Sempre più forte il problema del calo demografico nel Sol Levante. Gli ultimi dati, recentemente diffusi, del censimento della popolazione, realizzato lo scorso anno, mostrano come, tra il 2010 ed il 2015, il Giappone abbia perso poco più di 947.000 persone.
Al primo ottobre 2015, la popolazione risulta, quindi, composta da 127.110.047 persone: di questi 61.829.237 uomini e 65.280.810 donne. Le famiglie hanno raggiunto la cifra record di 53.403.226, ma con un record anche nella media dei componenti che è di appena 2,38 per nucleo.
Secondo le Nazioni Unite, il Giappone potrebbe ritrovarsi, qualora proseguisse l'attuale andamento, ad avere 83 milioni di cittadini nel 2100, con circa il 35% di essi ultrasessantacinquenni. Per contrastare il fenomeno, il governo Abe ha creato un apposito ministero, a capo del quale è stato messo Katsunobu Kato.
Altro fenomeno demografico degno di nota, è la sempre maggiore concentrazione degli abitanti nelle grandi aree urbane (il 28,4% si concentra a Tokyo e, complessivamente, il 53,9% nelle nove maggiori aree urbane).
Il calo demografico più importante, -5,7%, ha riguardato la Prefettura di Fukushima, colpita dal devastante terremoto e tsunami del marzo 2011. Cali importanti hanno riguardato anche Iwate (-0,6%) e Miyagi (-3,8%), anch'esse colpite dal disastro naturale.
Sul piano ambientale, il Giappone, si appresta a testare un sito per la cattura e stoccaggio di gas CO2, nell'isola di Hokkaido, nonostante il sito scelto sia a rischio sismico.
Le iniezioni di anidride carbonica, in stagni salini profondi, dovrebbero iniziare ad aprile. Aziende nipponiche, come la Mitsubishi Heavy Industries, sono già state impegnate in progetti simili all'estero.
Critica l'organizzazione ambientalista Kiko Network: "non ci sono garanzie che l'anidride carbonica possa essere immagazzinata in maniera stabile in Giappone, Paese ricco di terremoti ed eruzioni vulcaniche", ha affermato la ricercatrice Kimiko Hirita.
Secondo uno degli ingegneri responsabili del progetto, Tetsuo Kasukawa: "l'anidride carbonica sarà iniettata in maniera tale da non avere impatti geologici".
Un altro progetto test si era tenuto nella Prefettura di Niigata (per un totale di 10.400 tonnellate di anidride carbonica). Ad Hokkaido, a partire da aprile, saranno stoccate, annualmente, tra le 100.000 e le 200.000 tonnellate, in due depositi separati (rispettivamente ad uno e tre chilometri di profondità).
Tre ex dirigenti TEPCO (l'ex presidente della compagnia Tsunehisa Katsumata e i due ex vicepresidenti Sakae Muto e Ichiro Takekuro), sono stati, intanto, indagati, per negligenza professionale causante morti e feriti, presso la Corte Distrettuale di Tokyo, in relazione alla loro condotta circa la centrale di Fukushima. L'accusa, più precisamente, riguarda la mancata previsione di misure di protezione dell'impianto, in caso di tsunami con onde maggiori di 10 metri e conseguente distacco della corrente elettrica.
Una causa simile era stata rigettata dall'Ufficio della Pubblica Accusa di Tokyo, nel 2013. A motivare il rigetto, all'epoca, vi era la scarsa prevedibilità di tali eventi naturali.
Una manifestazione contro la cooperazione nucleare nippo-indiana si è, intanto, tenuta, lo scorso 25 febbraio, a Tokyo. La discussione sulla collaborazione, tra i due giganti asiatici, in un settore così delicato (l'India non ha sottoscritto il Trattato di Non Proliferazione) è partita nel dicembre dello scorso anno, durante la visita che il premier Abe ha tenuto nel Subcontinente.
Sul fronte lavoro, lo scorso 24 febbraio, il sindacato Zenroren, ha pubblicato una ricerca sulle condizioni delle lavoratrici. Tale ricerca è condotta dall'organizzazione sindacale, ogni cinque anni, a partire dal 1992.
I dati resi noti da Zenroren mostrano come il 14,1% delle lavoratrici a tempo pieno ed indeterminato ed il 47,5% delle precarie, non effettuano straordinario. Entrambe le percentuali sono in calo rispetto al 2011. In leggero aumento (al 21,9%) la percentuale di lavoratrici che hanno subito molestie.
Tra le lavoratrici a tempo pieno, il 52,7% (ed oltre il 60% nel settore pubblico) hanno lamentato una quantità di personale insufficiente ai compiti assegnati, sul proprio posto di lavoro. Come risultato di tali carenze, il 35,1% delle rispondenti, ha sottolineato di non aver potuto prendere più di due settimane di congedo per la cura dei figli e della famiglia.
Il 14,9% del totale delle lavoratrici ha dichiarato di aver vissuto comportamenti discriminatori concernenti la gravidanza ed il primo periodo di cura dei figli. Tra le lavoratrici precarie che hanno denunciato tali molestie, il 51,5% ha lamentato di aver ricevuto attacchi verbali ed il 34,8% di essere stata costretta a lasciare il lavoro od a cambiarlo. Oltre il 60% delle lavoratrici intervistate ha manifestato la necessità di introdurre un congedo legato alla responsabilità di cura della famiglia e di estendere quelli previsti per la cura dei figli malati.
“La nostra indagine mostra il tasso di sfinimento di molte lavoratrici. Lavoreremo con forza per creare posti di lavoro nei quali uomini e donne possano operare senza affrontare ansia e stress” ha dichiarato, durante una conferenza stampa presso il Ministero del Lavoro, Yuri Nagao, responsabile della sezione femminile di Zenroren.
Il 26 febbraio, invece, il periodico comunista Akahata, ha pubblicato dati riguardanti i redditi dei lavoratori liberi professionisti. Sulla base della Ricerca sulla Struttura dei Salari del Ministero del Lavoro, Akahata ha calcolato i redditi probabili di tale categoria di lavoratori sull'intera vita lavorativa (45 anni di lavoro a partire da 20 di età). Secondo il calcolo, la media di introiti di un lavoratore freelance (o comunque non contrattualizzato come dipendente) sarebbe inferiore del 45% rispetto ad un lavoratore dipendente a tempo pieno ed indeterminato (127,49 milioni di yen dei primi, durante la vita lavorativa, contro i 232,29 milioni dei secondi).
Le differenze maggiori si registrano nelle imprese che impiegano più di mille lavoratori (con un compenso, per i non dipendenti, inferiore alla metà rispetto ai regular workers), mentre nelle imprese con meno di dieci dipendenti la differenza salariale sarebbe “solamente” del 30%.
(con informazioni di Japan Press Weekly 24 febb. - 1 mar. 2016; theguardian.com; the-japan-news.com; japantimes.co.jp; ajw.asahi.com)
Importante iniziativa unitaria dell'opposizione parlamentare contro la legislazione bellicista approvata dalla maggioranza liberal-democratica lo scorso anno. Il Partito Comunista, il Partito Democratico, il Partito dell'Innovazione, il Partito della Vita del Popolo ed il Partito Socialdemocratico, lo scorso 19 febbraio, hanno, congiuntamente, presentato un disegno di legge per abolire la normativa (complessivamente una nuova legge e dieci modifiche legislative) facilitante l'invio all'estero delle Forze di Autodifesa.
Il successo della tre giorni romana di Cosmopolitica, lancio, quanto mai in ritardo, del percorso che porterà dicembre alla nascita di un partito che riunisca SEL, i fuoriusciti dal PD e - ciò è nelle intenzioni - nuove energie presenti nella società, fa mettere radici ad un processo politico iniziato con la decisione di SEL non avviare il tesseramento per il 2016.
Una scelta generosa, quella del partito di Vendola, compiuta prendendo atto della propria non autosufficienza e di chi non considera l'esiguità dei propri numeri come un attestato di merito ma, al contrario, come un limite da superare.
Il divario tra i salari minimi nelle varie Prefetture indebolisce le economie locali e contribuisce allo spopolamento di alcune aree del Paese, questo il cuore dell'intervento fatto dal deputato comunista Yukihiro Shimazu in sede di commissione Bilancio della Camera bassa, lo scorso 9 febbraio. “Se il governo Abe vuole davvero introdurre misure per realizzare il principio stesso lavoro, stessa paga, dovrebbe innanzitutto stabilire un sistema di salario minimo a livello nazionale” ha sottolineato l'esponente comunista.
Il lancio di un satellite effettuato dalla Corea del Nord ha, come era prevedibile, aumentato la tensione internazionale nell'Asia del Nord-Est. “Un'altra azione provocatoria, che segue il test nucleare del sei gennaio, totalmente inaccettabile” per il ministro degli Esteri di Tokyo Fumio Kishida.
Il 10 febbraio il governo nipponico ha intanto dato il via a nuove sanzioni a carico della Corea del Nord, tra le misure vi è il divieto di ingresso ai cittadini nordcoreani nel Sol Levante e la sospensione di ogni eventuale visita di personale diplomatico nipponico nel Paese.
È interessante notare, tra i sinceri progressisti, ma anche tra i sinceri liberali, una tendenza, nell'immaginare le dinamiche sociali e politiche di Paesi lontani (culturalmente o geograficamente) a costruirsi una, spesso inconsapevole, versione di comodo: rassicurante e confermatoria della propria tesi.
Continua la tensione tra Corea del Nord e Giappone dopo l'annuncio da parte nordcoreana dell'intenzione di lanciare un satellite (od un missile a lunga gittata secondo il Sol Levante, gli Stati Uniti e la Corea del Sud).
Una stretta coordinazione internazionale per evitare il lancio è stata invocata dal premier Abe. Il ministro della Difesa Gen Nakatani ha confermato, durante la conferenza stampa del 2 febbraio, che il suo dipartimento e le Forze di Autodifesa stanno raccogliendo ed analizzando informazioni. Il giorno successivo, è stato emanato, un ordine di distruzione di eventuali missili balistici che dovessero entrare in territorio giapponese, mediante missili intercettori PAC-3.
Periodicamente i mezzi di comunicazione, in particolare alcune trasmissioni televisive parecchio seguite, pongono all'attenzione pubblica casi di suicidio di imprenditori o commercianti per sopraggiunte cartelle esattoriali, o comunque di imprenditori, commercianti o artigiani ancora vivi ma in lotta con il fisco.
La narrazione è sempre la stessa: un imprenditore (presentato come buono) vessato dal fisco, da un lato, mentre dall'altro, lo Stato ed Equitalia che, crudeli e senza cuore, lavorano alacremente per farlo fallire, o addirittura ne causano la morte.
Il racconto presentato così è semplice, lineare, sarebbe mostruoso mettervisi contro. Eppure in tutti questi racconti, che sfruttano a piene mani l'avversione di larga parte del mondo piccolo-imprenditoriale alla tassazione (in qualsiasi forma e misura), manca l'indicazione del comportamento alternativo che avrebbe dovuto assumere lo Stato o l'ente riscossore.
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