Oggetto - A Terzi: illegale il sostegno a gruppi armati in Siria!
CITTADINI ITALIANI AL MINISTRO USCENTE E TECNICO TERZI E AL GOVERNO TECNICO E USCENTE MONTI: È ILLEGALE E IMMORALE ARMARE L'OPPOSIZIONE IN SIRIA. BASTA FOMENTARE LA GUERRA E I GRUPPI JIHADISTI! SI' A UN VERO NEGOZIATO DI PACE SULLA BASE DELLA CONFERENZA DI GINEVRA DEL GIUGNO 2012
Il ministro tecnico e uscente Terzi ha già dichiarato che il 28 febbraio 2013 alla riunione degli «undici paesi più coinvolti nella gestione della crisi siriana» proporrà maggiori aiuti militari («assistenza tecnica, addestramento, formazione») ai gruppi armati dell'opposizione. Ricordiamo al ministro tecnico e uscente che armare l'opposizione armata è anti-umanitario, perché significa
- fomentare la guerra e prolumgare la tragedia in Siria,
- aiutare gruppi responsabili di attentati, massacri di civili, torture ed esecuzioni come ormai affermano perfino i media (anche se il ministro nasconde tutto ciò),
- boicottare ogni spazio negoziale serio sulla base degli accordi di Ginevra del giugno 2012.
Invitiamo, come cittadini italiani, il ministro uscente Terzi e il suo governo tecnico a non prendere decisioni così gravi che impedirebbero qualunque spiraglio negoziale e finirebbero per armare gruppi stragisti. Ricordiamo al governo uscente e al ministro uscente che questo operato non solo fomenta gli scontri ma viola leggi italiane e internazionali. Fra queste la legge italiana 185/1990 sul commercio delle armi.
Ricordiamo al governo uscente e al ministro uscente che l’art. 286 del Codice penale italiano punisce con l’ergastolo “Chiunque commette un fatto diretto a suscitare la guerra civile nel territorio dello Stato”, norma che, per analogia, dovrebbe applicarsi anche a paesi terzi. Ricordiamo al governo uscente e al ministro uscente che non solo la Carta dell'Onu impone ai paesi di perseguire politiche estere di pace anziché fomentare guerre, ma la fornitura di armi e risorse a forze che combattono contro un governo riconosciuto dall'Onu è illegale ed è una grave violazione del diritto internazionale.
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Immagine tratta da www.kqed.org