In ambito di politica internazionale, lo scorso mercoledì, è avvenuto un incontro tra l'ex ambasciatore in Russia del Sol Levante Chikahito Harada ed il viceministro degli Esteri di Mosca, Igor Morgulov, per il prosieguo delle trattative volte a concludere un trattato di pace tra i due Paesi.
L'avvio dei negoziati, volti a chiudere per le due nazioni, dal punto di vista giuridico e diplomatico, la Seconda Guerra Mondiale, era stato deciso nell'incontro tra Abe e Putin al Summit Russia-Giappone svoltosi a Sochi in maggio.
Nel contempo, il nuovo lancio di missili balistici effettuato dalla Corea del Nord, lo scorso 21 giugno, ravviva una tensione fino ad ora mai sopitasi. “Un atto sfrontato ed irresponsabile” ha commentato a caldo il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon.
Mentre si avvicinano, intanto, le elezioni per il rinnovo della Camera alta - banco di prova per la tenuta del governo Abe - quattro partiti dell'opposizione (comunisti, socialdemocratici, democratici e Partito della Vita del Popolo) ed il movimento Alleanza Civica (sigla che raggruppa numerose realtà associative che si oppongono alle politiche militariste di Abe) hanno convenuto, durante un incontro, svoltosi lo scorso 7 giugno, al quale hanno partecipato i quattro segretari ed un rappresentante dell'Alleanza, che la collaborazione tra queste forze non si limiterà alla cancellazione della legislazione bellicista approvata dai conservatori lo scorso anno, ma che proseguirà, oltreché sul terreno elettorale (le elezioni si svolgeranno il 10 luglio), anche sui temi economici.
Sul fronte welfare, lo scorso 2 giugno il governo ha presentato il “Piano per il coinvolgimento dinamico di tutti i cittadini”. Il documento ha come proprio punto cardine il contrasto al decremento della popolazione, piaga che affligge il Sol Levante da diversi decenni. Tra le proposte vi è il contrasto (tramite disegni di legge che saranno presentati allo scopo) delle disparità salariali tra precari (il 40% della forza lavoro nipponica) e lavoratori a tempo indeterminato, la realizzazione del “più grande PIL della storia post-bellica” (così recita la brochure predisposta dal governo) mediante non meglio precisate dichiarazioni di principio (ma tendenzialmente verso deregolamentazioni e maggiori misure liberiste) ed una serie di incentivi per l'apertura di nuovi asili privati.
Proprio su quest'ultimo punto ha espresso la propria preoccupazione Nobuko Jitsukata, vicepresidente dell'Associazione Nazionale delle Organizzazioni di Servizi per l'Infanzia: “le amministrazioni comunali non sono coinvolte nell'attività delle strutture gestite da privati. In tale maniera le norme relative alle strutture, così come le responsabilità delle prestazioni rimangono non chiare. Ciò porta inevitabilmente ad un deterioramento nella qualità dei servizi”.
Negli ultimi dodici anni, negli asili, vi sono stati 174 incidenti mortali, 14 sono avvenuti nel 2015.
Frattanto, non trova pace la Prefettura di Kumamoto, già colpita, in aprile, da alcune devastanti scosse di terremoto. Forti piogge hanno, fino ad ora, provocato sei morti ed ingenti danni. Gli sfollati sono già migliaia, ma il loro numero potrebbe crescere nei prossimi giorni.
(con informazioni di Japan Press Weekly 8 – 14 giu. 2016; japantimes.co.jp; mofa.go.jp; kantei.go.jp)